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Remember Me - review

Una piacevole e inattesa sorpresa di fine generazione.

Remember Me è finito. I titoli di coda sono passati e sul televisore sta andando in loop il filmato di presentazione alternato con la schermata statica del Menu Principale. Prima di azzannare alla gola The Last of Us, il cui disco chiede a gran voce di essere inserito nella console, vogliamo imprimere su un file di testo le nostre considerazioni su un gioco che faticheremo a dimenticare e non certo per il titolo che gli è stato affibbiato.

Realizzato dai ragazzi di Dontnod Entertainment e prodotto da una Capcom stranamente coraggiosa e lungimirante, questo gioco ha saputo sorprenderci in più di un'occasione grazie a una componente narrativa matura, a tratti brutale, ma sempre in grado di toccare argomenti profondi e delicati senza esasperare i toni o cadere nel buonismo a ogni costo.

Remember Me è un gioco dal carattere straripante a dispetto dell'abusato Unreal Engine sfruttato per realizzarne la componente grafica, un racconto capace di coinvolgere i giocatori come pochi altri titoli sono stati in grado di fare nel corso dell'attuale generazione e, fortunatamente, un'esperienza ludica a tutto tondo nonostante gli immancabili (e spesso piuttosto evidenti) difetti che ne caratterizzano alcuni frammenti.

Il lavoro svolto dai ragazzi di Dontnod Entertainment non è perfetto. Tutt'altro. Giocando Remember Me ci si imbatte in alcuni difetti piuttosto comuni dei giochi moderni, dall'eccessiva linearità dell'avventura agli occasionali rallentamenti, passando perfino per qualche piccolo bug qua e là (nulla in grado di rovinare l'esperienza finale, fortunatamente). Tutto questo, tuttavia, non basta ad affossare le indiscutibili qualità che questo titolo è in grado di condividere con chi sceglierà di premiarlo dandogli fiducia.

Lo Spammer è fondamentale per abbattere i mech volanti e per far cadere lo scudo equipaggiato da alcuni soldati.

In un mondo in cui le persone hanno scelto di dimenticare le esperienze dolorose piuttosto che affrontarle per imparare da esse (un po' come sta facendo Capcom con la saga di Resident Evil da qualche anno a questa parte), i ricordi dell'Umanità vengono gestiti da una società chiamata M3morize, detentrice della tecnologia necessaria per il controllo, la manipolazione e l'immagazzinamento delle memorie umane.

La storia di Remember Me inizia con Nilin, la protagonista, nel bel mezzo di una dolorosa procedura di cancellazione della memoria che la lascerà confusa e spaesata ma ancora saldamente attaccata a qualche frammentario ricordo.

"La società M3morize detiene la tecnologia necessaria per il controllo, la manipolazione e l'immagazzinamento delle memorie umane"

Contattata dal misterioso Edge, capo di un gruppo di ribelli chiamati Erroristi e impegnati in una battaglia senza esclusione di colpi contro M3morize, l'avvenente protagonista riesce a fuggire, iniziando di fatto la propria avventura alla ricerca delle memorie perdute.

Pur facendo leva su molti elementi tradizionali delle storie a base di amnesia e perdita di memoria, Remember Me ha dalla sua le incredibili capacità di Nilin che, come si scopre dopo pochi minuti di gioco, è in grado non solo di rubare i ricordi delle persone ma perfino di manipolarli a piacimento.

L'interpretazione futuristica di Parigi creata dai ragazzi di Dontnod Entertainment è davvero ispirata.

Sarà a causa di questa spaventosa abilità che la giovane ragazza è stata arrestata e condannata alla cancellazione dei ricordi? Oppure c'è qualcosa di più grande dietro a tutto questo? Con queste premesse Remember Me spinge il giocatore a esplorare le meravigliose ambientazioni create dagli sviluppatori, i quartieri di una Neo Paris che, con i neon sempre accesi, i frequenti acquazzoni e i robot costantemente impegnati a svolgere ogni genere di lavoro, rimanda in modo evidente alle atmosfere di Blade Runner, Battle Angel Alita o, perché no, dell'indimenticabile Ghost in the Shell.

Quello dell'esplorazione è forse l'elemento meno riuscito di Remember Me, principalmente a causa del desiderio ossessivo dei programmatori di tenere per mano il giocatore e di accompagnarlo attraverso i vicoli malfamati dello Slum 404, le strade dei quartieri più lussuosi, la Bastiglia e tutti gli altri luoghi visitati da Nilin nel corso della storia.

"Remember Me è impossibile perdersi a causa delle indicazioni con cui l'interfaccia evidenzia la via da seguire"

Non solo in Remember Me è impossibile perdersi a causa delle indicazioni con cui l'interfaccia evidenzia la via da seguire, ma quando si cerca di alzare la testa e di prendere iniziativa il gioco punisce il giocatore facendolo ricominciare dall'ultimo checkpoint. Il fatto che siano presenti numerosi collezionabili (Scaramech, Cerotti SAT, Focus Boost e Note Mnesist) da scovare nelle ambientazioni spinge a esplorare con grande attenzione i livelli a dispetto della strada principale segnalata.

A causa di qualche svista di design, però, ci è capitato più volte di cercare di raggiungere zone apparentemente interattive venendo prontamente bacchettati e riportati sulla retta via. Tralasciando questo elemento, che comunque non si rivela mai eccessivamente fastidioso, Remember Me svolge egregiamente il proprio compito sotto ogni altro punto di vista.

Un po' di azione per Nilin in Remember Me.

Sotto certi aspetti la crescita dell'eroina ricorda quella di Samus in Metroid (o in parte quella di Mega Man), visto che Nilin inizia l'avventura completamente spogliata delle proprie capacità antecedenti la cancellazione della memoria, salvo poi ricordarle nel corso del gioco affiancandole ad abilità extra prese in prestito dai boss affrontati o dai personaggi incontrati nel corso del viaggio.

Ecco, quindi, che progredendo con la storia si ottiene un'arma a lunga distanza chiamata Spammer, uno strumento in grado di scagliare pacchetti di dati con cui danneggiare gli avversari, distruggere le strutture più fragili o attivare interruttori. In combattimento lo Spammer non solo è utile per abbattere gli avversari con il brutto vizio di attaccarsi alle pareti per cogliere Nilin di sorpresa, ma è indispensabile contro i Robot e i Mech, immuni agli attacchi fisici.

"Sotto certi aspetti la crescita dell'eroina ricorda quella di Samus in Metroid "

Allo spammer si andrà ad affiancare anche un prezioso strumento utile per scassinare le porte normalmente chiuse, caratterizzato da una dinamica piuttosto interessante che costringe a "rubare" il segnale da un interruttore attivo per spararlo (anche attraverso i vetri) negli interruttori spenti, in modo da avere accesso a zone normalmente precluse.

La crescita di Nilin, naturalmente, non si ferma all'acquisizione di nuovi gadget ma anche (e soprattutto) nel recupero di Pressen e Sensen, elementi indispensabili durante i combattimenti di Remember Me. Nei mesi antecedenti al lancio del gioco Capcom ha citato più volte il sistema di combattimento del titolo Dontnod Entertainment, a cui lo stesso Yoshinori Ono ha collaborato offrendo preziosi consigli.

Qualora doveste trovarvi in difficoltà, il gioco offre ciclicamente degli indizi per la risoluzione dei Memory Remix.

Il risultato di tanto impegno è un sistema semplice, intuitivo e in cui ogni singolo elemento ha importanza. Nilin può contare su un numero ridotto e predefinito di combo (quattro, per essere precisi), che vengono sbloccate andando avanti con l'avventura.

La cosa interessante è che ogni sequenza predefinita di tasti può essere completamente personalizzata scegliendo quali Pressen (le tecniche) associare ai vari pulsanti, ottenendo risultati profondamente diversi.

"I Pressen si dividono in quattro categorie: Potenza, Rigenerazione, Raffreddamento e Catena"

I Pressen, infatti, si dividono in quattro categorie: Potenza, Rigenerazione, Raffreddamento e Catena. I primi servono principalmente a infliggere danni, ad aprire la guardia degli avversari più tenaci e a causare stordimento (abilitando la conseguente possibilità di instant kill); i secondi permettono a Nilin di recuperare una piccola quantità di salute dopo ogni attacco andato a segno; i terzi riducono il tempo di attesa per l'uso dei Sensen (le abilità speciali di cui parleremo a breve); gli ultimi, infine, replicano l'effetto del Pressen precedente, potenziandolo.

Combinando adeguatamente questi elementi si possono ottenere effetti decisamente interessanti, arrivando perfino (nelle fasi finali dell'avventura) a creare "combo monotematiche" da usare nei momenti di difficoltà. Siete a corto di energia e avete urgentemente bisogno di curarvi? Una rapida combo da tre colpi formata solo da Pressen Rigenerazione può garantire una boccata d'aria fresca. Avete l'opportunità per infierire su un soldato stordito? Potenza, potenza nient'altro che potenza, in modo da attivare la possibilità dell'instant kill.

Il sistema di combattimento ricorda quello degli ultimi titoli dedicati a Batman, ma in questo caso dopo aver accerchiato Nilin gli avversari la attaccano in gruppo, anche nel mezzo delle sue combo.

Nelle fasi iniziali tale sistema di combattimento potrebbe risultare semplicistico e poco profondo, ma accumulando abbastanza Punti Padronanza Procedure (PPP) eliminando i nemici (o scovando e sterminando gli Scaramech nascosti nelle ambientazioni) si ottengono presto abbastanza Pressen per iniziare a divertirsi.

Il quadro dei combattimenti viene poi completato dai Sensen, abilità specifiche che Nilin ricorda gradualmente nel corso dell'avventura. Tali abilità sono indispensabili per avere ragione di alcune tipologie di avversari e per essere utilizzate richiedono l'accumulo del Focus (colpendo gli avversari o subendo i loro attacchi) e, una volta sfruttate, un tempo di ricarica più o meno lungo.

"L'abilità dei programmatori è stata di creare un equilibrio perfetto tra le combo a base di Pressen"

L'abilità dei programmatori è stata quella di creare un equilibrio perfetto tra le combo a base di Pressen, la carica del Focus e l'uso dei Sensen, al punto tale da rendere fondamentale lo studio delle combo personalizzate in base alle varie tipologie di avversari che ci si trova ad affrontare.

Per fare un esempio, nelle fasi più avanzate dell'avventura Nilin si imbatte in soldati protetti da un campo di forza capace di danneggiare chiunque lo tocchi, perfino con un'arma a distanza come lo Spammer. Attivando la Mimetizzazione Sensen, tuttavia, Nilin può diventare momentaneamente invisibile per abbattere furtivamente un bersaglio sovraccaricandogli il cervello. Nelle situazioni in cui il gioco manda contro il giocatore tre o quattro di questi soldati affiancati da altri scagnozzi meno problematici, è fondamentale sfruttare i Pressen Raffreddamento mentre si strapazzano i pesci piccoli, in modo da riattivare rapidamente la Rigenerazione per occuparsi delle minacce più importanti.

Il direttore creativo di DonTnod spiega l'importanza della memoria in Remember Me.

Allo stesso modo il DOS Sensen si rivela fondamentale per fronteggiare gli avversari in grado di rendersi invisibili nelle situazioni in cui l'ambiente circostante non viene in aiuto (spesso basta attivare fonti di luce abbastanza forti per risolvere il problema). Il DOS Sensen, infatti, stordisce momentaneamente i nemici nel suo raggio d'azione, lasciando a Nilin qualche secondo prezioso per infliggere il maggior numero possibile di danni.

Il fatto stesso che ogni Sensen abbia un punto di forza contro determinate categorie di avversari ma sia totalmente inutile contro altri, inoltre, dovrebbe rendere evidente l'attenzione al bilanciamento che gli sviluppatori hanno messo in questa componente del loro titolo.

"L'altro cavallo di battaglia di Remember Me sono le sequenze chiamate Memory Remix"

L'altro cavallo di battaglia di Remember Me sono le sequenze chiamate Memory Remix, quattro in tutto, nelle quali Nilin interagisce con i ricordi di alcuni personaggi chiave del gioco per modificarli drasticamente, in modo da ottenere benefici importanti nella sua avventura. Durante queste scene al giocatore viene mostrato il ricordo originale, che poi può essere riavvolto a piacimento per trovare nodi interattivi attraverso i quali cambiare piccoli dettagli.

Apportando la giusta sequenza di modifiche si raggiunge l'obiettivo richiesto all'inizio della prova, ma i finali a cui si può arrivare sono molteplici. Ogni Memory Remix, per esempio, contiene uno o più Bug Mnemonici nei quali il protagonista del ricordo muore, un paradosso capace di mandare letteralmente in pappa il cervello della vittima. Sperimentando un po' è perfino possibile arrivare a un vero e proprio lieto fine, ciò che il proprietario del ricordo avrebbe desiderato vivere in quel preciso istante della propria vita.

Raccogliendo i documenti sparsi per le ambientazioni si scoprono informazioni dettagliate sull'incredibile lore di Remember Me.

L'unico rimpianto verso tali sequenze, oltretutto caratterizzate da un design generale particolarmente azzeccato, è legato al loro numero piuttosto esiguo. Vista la qualità generale dei Memory Remix non ci sarebbe dispiaciuto trovarne qualcuno in più, magari facoltativo e aperto a finali multipli capaci di aprire piccole storie secondarie all'interno dell'avventura di Nilin.

Fortunatamente dopo aver completato Remember Me possiamo rassicurare tutti in merito alla sua longevità, argomento su cui avevamo sollevato qualche dubbio in fase di anteprima. Per portare a termine l'avventura di Nilin a difficoltà Normale, infatti, abbiamo impiegato circa 9 ore, alle quali si andranno ad aggiungere il tempo che impiegheremo a rigiocare i singoli livelli a caccia dei collezionabili e, soprattutto, la partita al livello di difficoltà più elevato. Perché? Semplicemente perché Remember Me ci ha appassionato così tanto da convincerci a dedicargli altro tempo, impresa che non tutti i titoli sono in grado di compiere.

"L'audio del gioco è particolarmente valido sia sul fronte del doppiaggio che della colonna sonora"

Prima di chiudere l'articolo vogliamo dedicare qualche parola al comparto audio del gioco, particolarmente valido sia sul fronte del doppiaggio che della colonna sonora. Sebbene qualche brano della soundtrack ci sia sembrato troppo azzardato, dissonante e cacofonico, gran parte dell'accompagnamento musicale di Remember Me è epico, orecchiabile e "futuristico" al punto giusto.

Anche l'adattamento e il doppiaggio italiani spiccano per la loro qualità, con i personaggi di Nilin, Edge e degli altri punti cardine della storia caratterizzati da voci ben distribuite e da piacevoli prestazioni da parte dei doppiatori. Peccato solo per lo sfruttamento di alcune voci (oltretutto particolarmente riconoscibili) per più di un ruolo.

Le combo possono essere continuate anche dopo una schivata eseguita con successo. I tasti in basso indicano i colpi andati a segno e permettono di non perdere il conto nelle sequenze più lunghe.

Remember Me è una piacevole e inattesa sorpresa di fine generazione che Capcom ha avuto il coraggio di accogliere e produrre. Un'esperienza caratterizzata da una cura maniacale nella creazione del mondo che ne ospita le vicende e ulteriormente impreziosita dal modo coraggioso con cui tratta argomenti adulti e di spessore. Nonostante qualche incertezza di game e level design e un paio di scivoloni tecnici, Remember Me può tranquillamente essere considerato uno degli ultimi "must buy" per PS3 e Xbox 360.

8 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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Remember Me

PS3, Xbox 360, PC

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