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Resistance: Burning Skies - prova

La guerra prosegue su PS Vita.

Nel recente passato abbiamo visto che il passaggio di serie famose nelle mani di team diversi ha prodotto risultati a dir poco altalenanti. Da una parte abbiamo esempi eccellenti come i God of War per PSP sviluppati da Ready at Dawn, ma al tempo stesso tutti abbiamo in memoria almeno una mezza dozzina di esempi negativi in questo senso.

Per questa ragione è probabile che i fan di Resistance si augurino che la loro saga non rientri in quest'ultima categoria dopo il passaggio nelle mani di Nihilistic Software per questa prima uscita "portatile". Il curriculum di questa software house è decisamente variegato e a ottime prove come quella di Conan (2007) e Zombie Apocalypse (2009), fanno da controcanto "prestazioni" anonime come quelle di Marvel Nemesis: Rise of the Imperfects (2005) e PlayStation Move Heroes (2011).

La storia del gioco si svolge all'inizio degli anni '50 e l'atmosfera che si respira è proprio quella di quel periodo... alieni a parte, ovviamente.

Fortunatamente posso azzardare una previsione moderatamente ottimistica, avendo avuto la possibilità di testare in anteprima il gioco grazie a un codice preview che Sony ci ha inviato nei giorni scorsi. Il potenziale di Resistance: Burning Skies è infatti notevole e all'altezza dei capitoli che l'hanno preceduto in questa famosa saga.

Molto interessante, anche se non propriamente originale, l'idea di rendere protagonista del gioco non il classico soldato dei corpi speciali o l'agente speciale di chissà quale organizzazione segreta. La star del gioco infatti è Tom Riley, un vigile del fuoco che si trova suo malgrado a combattere contro l'esercito Chimera che ha appena invaso gli Stati Uniti. Quello che sembrava uno dei tanti salvataggi da un incendio, si trasforma ben presto in una lotta per la sopravvivenza e, soprattutto, nel tentativo da parte di Riley di mettere in salvo la sua famiglia.

Il primo impatto con il gameplay vero e proprio è un po' spiazzante, ma in senso positivo. Quando inizierete Burning Skies vi sembrerà un gioco come tanti... ma una differenza c'è e neanche tanto piccola: si tratta infatti del primo FPS sviluppato per una console portatile che utilizza due stick analogici come principale sistema di controllo.

Vediamo il multiplayer di Resistance: Burning Skies in questo video.

"La sensazione di trovarsi di fronte ad una produzione per una console casalinga è forte"

La sensazione di trovarsi di fronte ad una produzione per una console casalinga è forte, almeno quanto quella che abbiamo tutti provato recentemente giocando Uncharted. Golden Abyss. Grafica e sonoro di questa qualità erano impensabili fino a qualche anno fa su un dispositivo così piccolo e il fatto che tutto fili liscio e senza alcun tentennamento, rende il lavoro svolto dal team ancora più apprezzabile.

A prendere confidenza con i comandi non si impiega più di qualche minuto e le meccaniche che si portano avanti per tutto il resto del gioco vengono spiegate in un veloce tutorial camuffato da prima missione. Anche il sistema di coperture risulta comodo da utilizzare e la precisione negli scontri a fuoco è a dir poco confortante.

L'armamentario a disposizione, come da tradizione per la serie Resistance, è decisamente impressionante e sfizioso.

Anche il ritmo è piuttosto sostenuto, fin dai primi momenti di gioco, sebbene non sia lecito aspettarsi particolari novità a livello di sceneggiatura a parte il canonico "noi vs. tutti i cattivi che minacciano il pianeta".

In realtà qualche piccolo dubbio sulla qualità finale del gioco c'è e riguarda più che altro gli elementi che sfruttano le caratteristiche peculiari di PlayStation Vita, in particolare i controlli touch. Il sottoscritto è sempre stato un fervido sostenitore del "non è necessario utilizzarli per forza" e in effetti, nei livelli che ho potuto provare, l'unica cosa un po' indigesta è stata la necessità di toccare di tanto in tanto lo schermo per effettuare delle azioni.

Finché si tratta di toccare una porta per aprirla, nessun problema, ma alcune armi richiedono il "tocco" per poter essere utilizzate al meglio. Una, in particolare, funziona in questo modo: si deve toccare un nemico per agganciarlo al mirino laser dell'arma che poi proietterà autonomamente tutti i proiettili sparati verso il bersaglio.

"Qualche dubbio lo destano i controlli touch che paiono inseriti a forza nel gameplay."

Tale operazione non è problematica in caso si affrontino al massimo un paio di avversari ma, quando la situazione si fa un po' più calda, lasciare i comandi manuali per "taggare" i nemici di turno non è l'operazione più comoda e sicura del mondo.

Il trailer di Resistance: Burning Skies.

Il gioco ha anche una forte componente multiplayer, che non poteva certo mancare, rappresentata da numerose modalità competitive per 8 giocatori, che si daranno battaglia su 6 mappe ambientate nelle principali location del single-player. Per ora le uniche modalità annunciate sono Deathmatch, Team Deathmatch e Survival, che purtroppo non abbiamo potuto testare per mancanza del pass online nel codice ricevuto.

Ovviamente multiplayer, problemi ed eventuali sorprese saranno analizzati più approfonditamente in sede di recensione, ma da quello che si è visto finora Resistance: Burning Skies sembra avere le potenzialità per non far rimpiangere i suoi predecessori e, soprattutto, per sdoganare i veri FPS anche sulle console portatili.

Resistance: Burning Skies sarà disponibile per PlayStation 3 il 30 maggio.