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Risen 2: Dark Waters - hands on

Abbiamo sviscerato le prime ore dell'atteso GDR Piranha Bytes.

I giochi di ruolo di stampo occidentale stanno vivendo una seconda (e forse terza) giovinezza, avendo ritrovato i favori del pubblico e della critica, sempre molto attenta a ogni novità presentata sul mercato.

Dopo un periodo che ha visto arrivare, in ordine sparso, Dragon Age: Origins, Fallout: New Vegas, The Witcher 2, The Eder Scrolls V: Skyrim e Kingdoms of Amalur: Reckoning, qualcuno poteva pensare che le acque si sarebbero calmate. Le cose in realtà sono ben diverse: Diablo III e Mass Effect 3 sono infatti quasi pronti a raggiungere i negozi, e milioni di giocatori in tutto il mondo non vedono l'ora di perdersi nei loro incredibili mondi.

Molti dei prodotti di maggior successo evidenziano una sorta di deriva action del genere, sempre più pronto a ibridare le sue meccaniche con altre tipologie videoludiche, come per esempio con sparatutto in terza persona (e Mass Effect ne è un esempio) o con gli hack 'n' slash (come Reckoning o The Witcher 2).

Il mondo di Risen 2: Dark Waters strizza l'occhio a I Pirati dei Caraibi.

Un altro elemento cardine dei moderni giochi di ruolo è la narrazione, sempre più distanti dagli abusati cliché fantasy del cappa e spada, per cercare di essere la più cinematografica possibile, attraverso eventi scriptati di grande effetto scenico, dialoghi serrati e momenti di forte impatto emotivo, con difficili scelte da prendere che danno il via a imprevedibili e drammatiche conseguenze.

Un genere dunque in forte evoluzione, che però vede al suo interno diverse correnti di pensiero, con attori pronti a smarcarsi dalla massa per cercare di trovare la propria nicchia di mercato non potendo competere direttamente con i budget hollywoodiani di molti concorrenti. E a volte, per smarcarsi dalla massa, occorre rimanere ben ancorati alle proprie origini.

È il caso dei Piranha Bytes, sviluppatore tedesco celebre principalmente per aver dato alla luce Gothic nel 2001. Persi i diritti della serie, i ragazzi di Essen hanno deciso di sfruttare il loro background per creare nel 2009 Risen, un prodotto capace di affascinare centinaia di migliaia di giocatori PC e Xbox 360, grazie alla profonda struttura ruolistica.

Il 24 aprile, a distanza di circa tre anni dal primo capitolo, arriverà nei negozi Risen 2: Dark Waters questa volta per PC, PS3 e Xbox 360. Grazie a Deep Silver abbiamo avuto modo di provare un codice preliminare del gioco, utile per assaporare le prime fasi della storia.

I combattimenti, rigorosamente in tempo reale, diventeranno presto impegnativi.

"Vi risveglierete nei panni trasandati dell'Eroe Senzanome, rifugiatosi a Caldera dopo il fallimento della sua missione"

Vi risveglierete nei panni trasandati dell'Eroe Senzanome, rifugiatosi a Caldera dopo il fallimento della sua missione. La cittadella dell'Inquisizione è, infatti, l'ultimo bastione dell'umanità di fronte al ritorno dei Titani, spaventose entità risvegliatesi nel precedente capitolo. La situazione è a ogni ora più drammatica: un Kraken sta assediando le acque di fronte alla fortezza, bloccandone la sola via di accesso. L'unica persona in grado di fronteggiare la minaccia, voi, affoga nell'alcool consapevole della futilità di ogni azione per resistere all'incombente minaccia.

Risen 2: Dark Waters inizia, similmente al primo capitolo, con un naufragio, ma questa volta non sarete voi a raggiungere la costa privi di sensi, quanto una nave vittima del mostro marino. Sbronzi, sporchi e disillusi sarete inviati da Carlos, una vecchia conoscenza, ad aiutare gli eventuali sopravvissuti. Recuperata una sciabola dalla vostra stanza, dovrete avviarvi verso la spiaggia dove troverete Patty, l'unica sopravvissuta al disastro, impegnata a respingere l'attacco di mostri verdi piuttosto viscidi e aggressivi.

Questo darà modo di saggiare il sistema di combattimento, piuttosto semplice, basato, perlomeno inizialmente, sul tempismo. Poche sono le mosse a disposizione, tra le quali l'affondo, la parata e il salto, gestite con i due tasti del mouse e la barra spaziatrice.

La video anteprime di Risen 2: Dark Waters di Eurogamer.it.

"Il sistema di combattimento, piuttosto semplice, inizialmente è basato sul tempismo"

Vi sarà anche una barra delle abilità, da riempire avanzando nel gioco con le nuove capacità imparate. I combattimenti saranno rigorosamente in tempo reale e richiederanno una discreta abilità per sconfiggere i nemici più coriacei. Non vi sono particolari vantaggi a giocare con la combinazione mouse e tastiera o col gamepad, anche perché con entrambe le configurazioni si avranno alcuni problemi col lock-on dei nemici, troppo lasco per seguire gli avversari più mobili e contemporaneamente poco agile per consentire un veloce cambio di obiettivo.

Se presto i combattimenti saranno piuttosto duri, con i mostri iniziali il vostro repertorio sarà più che sufficiente per una facile vittoria e in pochi attimi Patty sarà salva. Anche la ragazza è una nostra conoscenza, giunta a Caldera per convincerci a darle una mano nella sua missione. In questo modo avrete arruolato il primo membro della ciurma, che vi seguirà fedelmente lungo le vostre esplorazioni, dando una mano durante i combattimenti più complessi e attivando opzioni di dialogo nascoste. I veri problemi inizieranno quando vi dovrete separare da lei...

Piranha Bytes ha abbandonato le lugubri atmosfere di Risen in favore di ambienti lussureggianti.

Tornati a Caldera, verrete convocati da Carlos, che conviene con la piratessa sulla necessità di fermare il mostro. Come? Semplicemente andando a Tacarigua per cercare un formidabile artefatto in mano ai pirati, ovviamente in grado di sconfiggere il mostro. Raccolti i pochi averi, già dopo una manciata di minuti sarete pronti per salpare verso la nuova avventura.

Uno degli elementi di maggior pregio di Risen 2: Dark Waters è l'estrema libertà che gli sviluppatori mettono nelle mani del giocatore. Questa a volte potrebbe spiazzare l'osservatore meno attento, ma sarà capace di premiare coloro in grado di gettarsi a capofitto nell'ultima avventura dei Piranha Bytes. Sin dai primi istanti di gioco, infatti, sarà possibile cominciare a familiarizzare col sistema di crescita del personaggio e con la struttura delle quest. Seguendo alla lettera le istruzioni date da Carlos, arriverete a Tacarigua in pochi minuti, mentre, esplorando ogni minimo anfratto della fortezza avrete modo di imparare utili abilità, oltre che ottenere qualche prezioso oggetto per iniziare l'avventura.

"Il protagonista, a dispetto della gran parte dei giochi di ruolo, non sarà caratterizzato da una classe specifica o da livelli di esperienza"

Il protagonista, a dispetto della gran parte dei giochi di ruolo, non sarà caratterizzato da una classe specifica o da livelli di esperienza, lasciando quindi al giocatore la facoltà di plasmarlo secondo le esigenze. I due fattori principali da tenere in considerazione sono la Gloria, ottenibile durante i combattimenti e le quest, e il denaro. La Gloria sarà fondamentale per migliorare uno dei talenti dell'Eroe, mentre il denaro andrà speso presso i maestri che vi insegneranno nuove abilità.

Vodoo, inquisizione e pirati si mescoleranno in maniera alquanto originale.

Senza il giusto mentore non saremo in grado di compiere nessuna azione avanzata, precludendoci intere parti di gioco. A Caldera, per esempio, con 500 monete un detenuto ci insegnerà a camminare furtivamente, capacità che potremo usare per entrare nei magazzini del porto e rubare gli oggetti preziosi qui contenuti.

I ragazzi di Piranha Bytes non cercano di nascondere una delle migliori caratteristiche del gioco, ovvero quella di concatenare un sistema di azioni/ricompense realmente efficace e di facile comprensione grazie alla stretta correlazione tra cause e conseguenze. Anche nel rapporto con gli altri personaggi non giocanti noteremo questo elemento: migliorando le nostre capacità oratorie avremo nuove opzioni di dialogo a disposizione, che ci faciliteranno la vita in alcune missioni o ci daranno accesso a ulteriori ricompense altrimenti precluse. Attaccare un altro personaggio attirerà contro di voi le ire delle guardie; provocatelo e fate in modo che sia lui a tirar fuori per primo la spada e potrete combattere senza temere ritorsioni.

Avanzando nel gioco si scopriranno diverse attività da imparare e modi con i quali spezzare il ritmo dell'avventura. Presso i fuochi, per esempio, sarà possibile cuocere il cibo per migliorare le sue statistiche di rigenerazione dell'energia, presso un armaiolo sarà possibile provare a colpire qualche bersaglio, mentre il fabbro ci insegnerà a forgiare le armi. Per recuperare qualche moneta d'oro potrete svolgere dei lavori saltuari, darvi alla nobile arte del furto o provare a scovare tesori in giro per il mondo, sconfiggendo le orde di mostri che lo popolano.

Gli sviluppatori ci spiegano le fazioni all'interno del gioco.

"Ogni azione verrà ricompensata con la Gloria, in modo tale che già dopo pochi minuti potrete osservare l'Eroe acquisire maggior sicurezza e abilità"

Ogni azione verrà ricompensata con la Gloria, in modo tale che già dopo pochi minuti potrete osservare l'Eroe acquisire maggior sicurezza e abilità, alcune piuttosto classiche come il contrattacco, altre meno convenzionali, come addestrare degli animali a compiere azioni specifiche.

Coloro che hanno provato e amato Risen ritroveranno in Risen 2: Dark Waters la stessa profondità e gli elementi ruolistici che hanno potuto sperimentare nel precedente capitolo, senza che questi siano stati sacrificati sull'altare del dio accessibilità. Similmente al primo capitolo, i ragazzi di Piranha Bytes non fanno nulla, o quasi, per aiutare il giocatore a familiarizzare con le meccaniche e orientarsi nel mondo di gioco.

Il bestiario che ci troveremo ad affrontare sarà alquanto vario.

Tutte le informazioni necessarie al completamento di una quest saranno fornite attraverso i dialoghi: perdetevi l'avviso di non andare a nord perché c'è un mostro enorme e feroce e vi troverete a breve a dover ricaricare il salvataggio. Similmente anche orientarsi sarà un problema: non avrete alcuna mappa dell'area, se non fino a quando non ne acquisterete una dal governatore dell'area, e anche questa sarà consultabile solo in una schermata statica. Se non vi farete scoraggiare da questi scogli, scoprirete che l'altra faccia della medaglia è una forte immersività e un senso di appartenenza al luogo.

Gli sviluppatori tedeschi non sono però insensibili alle lusinghe del grande pubblico e per provare a catturare l'attenzione dei giocatori hanno provato a usare la carta dei pirati. Abbandonate le lugubri e monotone atmosfere del primo capitolo, Risen 2: Dark Waters è ambiento in un lussureggiante universo nel quale pirati, voodoo e inquisizione convivono. Il mix strizza l'occhio all'immaginario Disney de I Pirati dei Caraibi e nel complesso funziona, perlomeno per dare un tocco di varietà e originalità alle ambientazioni grazie a vestiti colorati, gambe di legno, grog e Jolly Roger.

Il motore di gioco utilizzato è in grado di restituire ambienti molto dettagliati e anche piuttosto ispirati, ricchi di effetti particellari e con una discreta texturizzazione delle superfici. Sfortunatamente il codice a nostra disposizione, anche su computer performanti, ha mostrato evidenti effetti di popup, soprattutto nella renderizzazione di alcune piante, che cresceranno vistosamente proprio sotto i vostri occhi.

La grafica di Risen 2 restituisce risultati più che soddisfacenti. peccato per alcune incertezze nelle animazioni e nelle ombre...

"Anche le ombre appaiono piuttosto problematiche, con diversi problemi nel calcolo delle luci"

Anche le ombre appaiono piuttosto problematiche, con diversi problemi nel calcolo delle luci che spesso impazziscono. Un altro elemento non particolarmente riuscito agli sviluppatori è il comparto delle animazioni, problema evidente soprattutto nella gestualità durante i dialoghi. Questo però consente al prodotto Piranha Bytes di essere molto scalabile e di girare anche su computer portatili o poco recenti.

Dal punto di vista sonoro il lavoro svolto è davvero encomiabile, con ottime musiche e buoni dialoghi, completamente doppiati in Inglese. Uno degli achievement da sbloccare chiede di completare 250 quest, quindi la longevità non dovrebbe essere tra i problemi che emergeranno in sede di recensione e vedendo la quantità di elementi che emergono esplorando ogni anfratto del gioco, probabilmente quello non sarà nemmeno il numero totale.

Risen 2: Dark Waters si conferma essere un prodotto pensato principalmente per gli amanti dei giochi di ruolo più "puri", stanchi di meccaniche troppo action e di un'accessibilità a volte eccessiva delle diverse quest. Il pregio principale del prodotto dei Piranha Bytes è infatti quello di saper premiare la costanza e la dedizione dei giocatori, con un impianto profondo e ben bilanciato. Gli utenti occasionali probabilmente si scontreranno contro l'apparente osticità del gameplay, ma basterà davvero poco per entrare nel vivo dell'avventura e trovare un prodotto solido e divertente.

Risen 2: Dark Waters sarà disponibile per PC, Xbox 360 e PlayStation 3 il 24 aprile.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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Risen 2: Dark Waters

PS3, Xbox 360, PC

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