Saints Row: The Third
THQ tra azione ed esagerazione.
Mano a mano che vi sbarazzerete dei lottatori e che sottrarrete le strade al Sindacato, la vostra popolarità in città aumenterà. Ciò però vi richiamerà attenzioni extra da parte dei malavitosi (che vorranno provare a togliervi ciò che vi siete guadagnati) e della Polizia (che ovviamente non vedrà di buon occhio la vostra scesa). Tali contrattempi verranno però parzialmente mitigati dai vostri guadagni giornalieri, che saliranno sempre più magari per merito di tutti quegli immobili che potrete acquistare coi ricavi delle vostre scorribande.
Una parentesi la meritano le catene di negozi a vostra disposizione. Nel mio tour ho potuto annotare Let's Pretend (un negozio di costumi), Rusty's Needles (chi non vorrebbe un tatuaggio in un posto con questo nome?), Planet Saints (perché anche i Santi hanno il loro marchio), Rim Jobs (avete presente Pimp My Ride?) e Friendly Fire (il giusto nome per un negozio di armi).
L'ultima delle attività che ho potuto provare è stata la Insurance Fraud (truffa assicurativa), che se non vado errato era presente già nel primo Saints Row. In questo caso dovremo trovare un incrocio decisamente trafficato, possibilmente dove le macchine arrivino ad alta velocità, e farci investire buttandoci sotto di esse fino a totalizzare un prefissato numero di dollari di premio assicurativo. Una volta investiti aumenteremo la nostra adrenalina, con la quale potremo gestire una sorta di after-touch che ricorda quello delle vetture di Burnout negli incidenti stradali, al fine di totalizzare investimenti a catena ancora più remunerativi.
Già questo potrebbe fare capire di quale pasta sia fatto Saints Row: The Third, ma in realtà ci sono altre novità che THQ ha in serbo per noi (speriamo almeno le localizzino!): la prima prende il nome di Images As Designed, che ci permetterà di modificare i nostri attributi nei modi più disparati, permettendoci di andare in giro come dei modelli di Calvin Klein così come delle pornodive. L'IAD, infatti, altro non è se non una clinica di chirurgia estetica, grazie alla quale trasformarci a colpi di bisturi, silicone e liposuzione.
Potremo poi personalizzare anche i passi di danza del nostro personaggio e le sue mosse per provocare gli avversari, tutte cose che ci torneranno utili con la Initiation Station, che ci permetterà di confrontare online le mostruosità che abbiamo scelto come alter ego con quelle dei nostri amici.
Concludendo, al di là di alcune mancanze tecniche che abbiamo riscontrato, quali estemporanei problemi di streaming e di pop-up peraltro indicati dagli stessi sviluppatori in via di risoluzione, l'esperienza con Saints Row: The Third si è rivelata piacevole e divertente, ma non troppo profonda.
Ci sono tante cose da fare e l'azione è decisamente più spettacolare rispetto all'ultima uscita di Rockstar, ma la sensazione è che THQ stia giocando pericolosamente sul confine che separa un gioco iperbolico da una pagliacciata. Se e come i Volition riusciranno a tenerci incollati alla sedia senza provocare con le loro esagerazioni effetti controproducenti, è dunque una cosa che avremo modo di scoprire a metà novembre.
È comunque curioso notare come, ironicamente, un prodotto così importante, dal quale dipenderà forse il destino di THQ, sia di tutti i giochi presenti nella sua line-up quello che vuole prendersi il meno possibile sul serio .
Saints Row: The Third sarà disponibile il 15 novembre per Xbox 360, PlayStation 3 e PC..