Saints Row: The Third
Il nostro verdetto sugli eccessi di THQ.
Con questo non voglio certo dire che l'avventura non sia godibile in singolo, anzi tutt'altro, ma la presenza di un amico permetterà ad eventuali amanti del cazzeggio duro e puro di continuare a perseverare in questa popolarissima filosofia di vita.
La campagna principale vi terrà comunque impegnati per parecchio tempo indipendentemente da come deciderete di giocarla e questo non solo a fronte di un gran numero di missioni principali, ma anche e soprattutto grazie ad attività secondarie.
In aggiunta a dinamiche già ben note ai fan della serie, come la possibilità di assoldare un numero sempre maggiore di membri della gang, il titolo offre infatti innumerevoli distrazioni con cui accrescere il proprio conto bancario o la propria reputazioni o con cui semplicemente divertirsi: potrete dedicarvi alla compravendita di immobili, che vi garantirà prevedibili benefici economici, o cercare di truffare le assicurazioni con incidenti simulati. E come dimenticare le folli gare di sopravvivenza del Professor Genki?
Per ciò che concerne le noti dolenti, Saints Row: The Third non riserva nulla che non fosse ampiamente prevedibile già in fase di pre-release. Il modello di guida, uno dei principali difetti di SR2, mostra ancora evidenti limiti specie in quanto a fisica dei veicoli e l'IA, sia essa di amici o nemici, è purtroppo tutt'altro che perfetta.
In molti casi cercheranno di spararvi incuranti di eventuali barriere, punteranno un vostro compagno pur avendovi a due centimetri di distanza o, più semplicemente, se ne staranno in bella vista pronti ad essere crivellati di proiettili senza ben sfruttare l'ambientazione per ripararsi. Gli unici personaggi con comportamenti dinamici sono infatti i poliziotti muniti di scudo antisommossa, in grado di muoversi addirittura in formazione nel tentativo di raggiungervi per spaccarvi la faccia.
Dopo ore e ore di gioco ho tuttavia avuto la chiara impressione che questo aspetto sia stato deliberatamente trascurato dal team di sviluppo, poiché in un certo senso i limiti dell'IA si rivelano funzionali ai fini della spettacolarità dell'azione. In molti frangenti, ritrovandomi di fronte a decine e decine di nemici, devo infatti ammettere che eliminarli, magari con una bella granata nel mucchio, sarebbe stato molto meno gratificante se fossero stati capaci di sfruttare le coperture o disperdersi per attirare i miei colpi verso più direzioni. Al di là di tali considerazioni, comunque, credo che maggiori "capacità cognitive" avrebbero senz'altro giovato alla qualità complessiva dell'esperienza.
Da segnalare infine l'assenza di qualsivoglia modalità multiplayer, comparto abbandonato in blocco per assicurare una co-op di buon livello, e la presenza della Whored Mode, una modalità sfida molto particolare in cui il vostro unico obiettivo sarà sopravvivere, eliminando i nemici presenti nel minor tempo possibile. La struttura della modalità in questione è infatti molto semplice e suddivisa ad ondate a difficoltà crescente: ogni ondata presenta una particolare tipologia di nemici, e tali nemici vanno eliminati sfruttando specifici armamenti.
All'inizio, ad esempio, dovrete eliminare un gruppo di prostitute usando l'immancabile arma fallica, ma con il passare dei minuti le cose si faranno molto più interessanti: ve la vedrete con orde di zombie nani assetati di sangue e birre umane, da eliminare, sotto gli effetti dell'alcol, utilizzando un bazooka. Insomma, anche in questo caso i problemi mentali del team di sviluppo hanno dato buoni frutti... peccato che i problemi dell'IA rendano i nemici pericolosi più per la loro quantità che per le loro effettive qualità.
In definitiva Saints Row: The Third si dimostra un prodotto fondamentalmente divertente, in grado di assicurare diverse ore di divertimento a chiunque dovesse decidere di immergersi nel folle mondo dei Saints. Ok, certe situazioni sono talmente estreme da risultare quasi comiche e alcuni frangenti sfociano nel ridicolo, ma se quel che cercate è azione pura senza compromessi, Saints Row: The Third difficilmente vi deluderà.
"Saints Row: The Third è un gioco divertente, in grado di assicurare diverse ore di divertimento."
Alcuni non apprezzeranno il taglio dato all'esperienza ludica, questo è certo, ma chiunque fosse in cerca di un'esperienza di gioco "leggera", scanzonata e irriverente, troverà nel titolo Volition un piacevole diversivo con cui distogliere l'attenzione da esperienze videoludiche più serie e complesse.
Sotto il profilo puramente ludico, il titolo THQ non passa di certo inosservato e nonostante i contenuti proposti siano in parte discutibili e a tratti eccessivi, l'avventura permetterà a tutti coloro che sapranno avvicinarcisi con il giusto approccio di sfogare la propria creatività, sia essa malsana o meno, senza particolari limitazioni.
Non siamo sicuramente di fronte ad un capolavoro, e guardando al futuro sembra chiaro che Volition dovrà inventarsi qualcosa di davvero innovativo per stupirci ancora con Saints Row 4, ma questo non è certo il momento di pensare a ciò che verrà...
È il momento di godersi il presente, un presente forse fin troppo estremo per risultare appetibile al grande pubblico, ma comunque meritevole dell'attenzione di chiunque sia disposto a goderselo senza giudicarlo.