Sheep Up! - review
"Non tutte le pecore sono per il lupo".
Il mio primo incontro con i ragazzi di Bad Seed Entertainment risale alla fine dello scorso anno, quando lo sviluppo di Sheep Up! era nel pieno del proprio corso e la fatidica release date pareva ancora una lontana chimera.
Un video di una manciata di minuti, qualche screenshot e quattro chiacchiere con il lead programme sul design e sulle meccaniche del gioco, riuscirono rapidamente a punzecchiare la mia curiosità, insinuandomi nella mente un dubbio amletico: cosa avranno mai in comune una pecorella e uno scatolone di cartone?
A distanza di alcuni mesi il simpatico ovino protagonista di Sheep Up! raggiunge i meandri digitali di App Store, pronto a farsi strada a piccoli balzi in un oceano pieno di pesci grazie alla sua immediatezza e alla freschezza del suo gameplay.
Difficile infatti trovare un titolo più intuitivo, diretto e "a portata di tutti" di quello sviluppato dagli italianissimi Bad Seed. Prendete una candida pecorella e rinchiudetela all'interno di venti dannatissimi scatoloni, zeppi delle insidie più impensabili: sfruttando le sue invidiabili doti ginniche e il solo tilt control dell'iDevice, il vostro compito sarà accompagnarla indenne sino alla cima della suddetta pira di scatole, liberandola dalla cupa prigionia.
Sheep Up! fa parte di quei puzzle game semplici da giocare, essendo interamente a portata di accelerometro, ma drammaticamente difficili da padroneggiare, grazie ad una curva di difficoltà calibrata sapientemente e capace di mostrare, soprattutto nella seconda metà, il lato più perfido.
Non lasciatevi dunque trarre in inganno dal morbido protagonista, dalla colonna sonora estremamente divertente o da quell'atmosfera spassosa che si respira già all'avvio della partita: raggiungere la libertà non sarà affatto una passeggiata di salute.
"Dovremo indirizzare i saltelli della pecorella da una piattaforma all'altra dello scatolone"
Piegando in modo appropriato l'iPhone o l'iPad, dovremo indirizzare i saltelli della sfortunata amica da una piattaforma all'altra dello scatolone corrente, cercando di non precipitare nel vuoto e di evitare i numerosi impacci disseminati lungo il percorso. Un'operazione sicuramente più facile a dirsi che a farsi, considerando la mole di ostacoli, minigame e pericoli che il team di sviluppo ha ben pensato di inserire.
Ciascun livello è costituito da un numero variabile di piani a cui accedere sequenzialmente una volta sbloccato un apposito trampolino. Per attivare tale piattaforma speciale le azioni da compiere sono le più disparate: impossessarsi di un'apposita chiave, suonare nella sequenza corretta alcune piattaforme musicali nascoste o "colorare" opportunamente specifici tasselli rimbalzandovi sopra più volte sino ad ottenere la corretta combinazione cromatica. Il tutto tenendo a mente l'ordine di esecuzione corretto, che verrà mostrato una sola volta e per pochi secondi all'inizio dello stage.
Detta così, la sfida proposta da Sheep Up! potrebbe sembrare troppo semplice per degli hardcore gamer rodati da eoni di duro lavoro. Niente di più sbagliato. Non bastasse la combinazione degli elementi appena descritti e l'incredibile forza d'attrazione che il vuoto esercita sull'animalesco eroe, il nostro progredire è scandito dalla comparsa di diavolerie sempre peggiori, che riescono abilmente a rompere le uova nel paniere e a far calare il numero di "vite" a disposizione.
"Il nostro progredire è scandito dalla comparsa di diavolerie sempre peggiori"
Immancabili piattaforme mobili si alternano ad altre "fragili", destinate a crollare dopo essere state toccate; altre ancora sono quasi completamente invisibili, se non per un piccolo "segno" a fianco della parete che ne rivela la presenza. Il tutto, inutile dirlo, pattugliato da improbabili mostriciattoli da eliminare in perfetto "stile Mario Bros", che si muovono - e ogni tanto sparano verso la nostra direzione - rendendo difficoltosa la scelta del momento più "opportuno" per agire.
Non dovesse sembrarvi ancora abbastanza, gli ultimi livelli - dal look così futuristico e minimal da ricordare Tron Legacy - introducono meccanismi ancora più sottili e diabolici, come il ricorso a interi scenari visibili per pochi secondi e destinati poi a scomparire del tutto o i temibili portali.
Questi ultimi, in particolare, richiedono al giocatore un ulteriore surplus di riflessi, visto che in parecchie occasioni catapulteranno la pecora sopra un desolato baratro, lasciandogli pochi istanti per correggerne la caduta sino alla piattaforma più vicina.
Quanto detto sinora può essere affrontato in due modalità di gioco, Normale ed Esperto: la seconda, nella fattispecie, presenta un ulteriore aumento della bastardaggine nelle meccaniche (piattaforme che si muovono più velocemente, crollano appena toccate o restano visibili soltanto per attimi, nemici più rapidi, minigame sonori/cromatici più complessi) e, cosa peggiore, l'assenza di un checkpoint nello scatolone: una volta esaurite le vite, dunque, toccherà cominciare il livello corrente da capo.
"Nonostante la difficoltà, tuttavia, Sheep Up! difficilmente induce frustrazione nel giocatore"
Nonostante la difficoltà, tuttavia, Sheep Up! difficilmente induce frustrazione nel giocatore, destinato il più delle volte a cadere vittima di quell' "ancora una e poi smetto" grazie anche a un comparto grafico coloratissimo, curato e vario, e a una colonna sonora ispirata ed esilarante. L'impianto tecnologico del titolo raggiunge livelli davvero notevoli tanto sullo schermo limitato di un iPhone 3GS quanto sul più capiente iPad 2, dove l'App mostra il proprio meglio.
Sheep Up! rappresenta dunque il classico titolo da App Store, dalla giocabilità istantanea ed estremamente accattivante che ben si presta a sessioni di gioco mordi e fuggi. Il coefficiente di difficoltà, più abbordabile in modalità normale, garantisce una sfida stimolante e piacevole per ogni tipologia di giocatore, il cui progresso verrà premiato dai numerosi achievement in game.
Alla folle cifra di 79 centesimi è impossibile non consigliarlo a tutti i possessori di un iDevice. Quando si parla di un prodotto indipendente e 100% made in Italy, si sa, si cerca sempre di chiudere un occhio e di promuovere il duro lavoro svolto da dei giovani ragazzi volenterosi. Ma quando ci si trova di fronte a qualcosa di davvero meritevole il campanilismo non c'entra, e questo è proprio il caso di Sheep Up!.