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Sing Party - review

Il Gioca Jouer in salsa Nintendo.

Con l'uscita di una nuova console poteva forse mancare il classico karaoke con cui mettersi alla prova assieme agli amici? Probabilmente sì, soprattutto considerando il drammatico crollo del mercato dei giochi musicali a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.

Dopo che Rock Band e Guitar Hero hanno inserito il canto nel loro gameplay, i titoli basati unicamente sulle performance canore sono stati completamente oscurati, assistendo impotenti mentre i loro rivali gli rubavano la scena e gran parte del pubblico.

I fan più hardcore del karaoke tradizionale, tuttavia, hanno continuato a dare il proprio consenso a titoli come SingStar, Karaoke Revolution e via dicendo. All'interno di questa piccola nicchia di pubblico, i possessori di un Wii U troveranno in Sing Party l'unica opzione a loro disposizione. Sfortunatamente però il titolo Nintendo non si è rivelato all'altezza degli altri nomi in circolazione, soprattutto a causa della pochezza di contenuti e di alcune infelici scelte di design.

Trattandosi di un titolo per Wii U, era logico aspettarsi da Sing Party un'esperienza profondamente basata sull'utilizzo del GamePad, caratteristica distintiva della nuova console Nintendo. In effetti il tablet può essere utilizzato per compiere una serie di azioni più o meno utili, ma il fatto che molte delle modalità ignorino la presenza dell'innovativo sistema di controllo lascia a dir poco spiazzati.

In mancanza dei video ufficiali delle canzoni sullo schermo vengono mostrate sequenze naturali o geometriche dal taglio minimalista.

Tra le modalità presenti nel disco, infatti, l'unica in cui il GamePad viene adeguatamente integrato nel gameplay di Sing Party è quella chiamata Team Mode, dove due squadre si affrontano in sfide canore cercando di offuscare le prestazioni dei rivali.

"Le prove vanno dal classico assolo, alla modalità Coro fino ad arrivare alla Sing Party"

In pratica si sceglie una canzone (o si lascia l'onore agli avversari, per aggiungere un pizzico di pepe alla sfida), e si dà il massimo nelle prove proposte dal gioco, che vanno dal classico assolo (con uno dei membri del team che si esibisce in solitudine) alla modalità Coro (dove tutta la squadra canta contemporaneamente alla ricerca del punteggio più alto), fino ad arrivare all'evento in cui il microfono deve essere passato a un compagno dopo una manciata di battute.

Queste modalità rappresentano il massimo che si può ottenere da Sing Party, visto che solo in queste occasioni lo schermo del GamePad viene sfruttato come monitor aggiuntivo su cui leggere i testi dei brani.

Nel Team Mode, in pratica, Sing Party si comporta esattamente come i karaoke originali ospitati da locali di ogni genere in ogni angolo del globo (ma soprattutto in Giappone), dove più che alla prestazione canora viene data importanza all'intera esibizione dedicata al pubblico in sala.

Gli avatar proposti dal gioco sono decisamente anonimi.

Grazie a questo espediente, infatti, l'esecutore del brano non è costretto a guardare il televisore disinteressandosi a ciò che gli accade intorno, ma può concentrare la propria attenzione sugli spettatori, aggiungendo all'interpretazione canora anche la componente più passionale e divertente legata alla gestualità e alla presenza scenica.

"L'esecutore del brano non è costretto a guardare il televisore disinteressandosi a ciò che gli accade intorno"

Inspiegabilmente, però, questa interessante caratteristica non viene utilizzata nelle restanti modalità presenti nel disco, che non a caso si rivelano essere meno interessanti di quella appena descritta.

I giocatori più conservatori possono infatti optare per la semplice e basilare Sing Mode, praticamente identica a quanto proposto da qualsiasi altro gioco di canto in circolazione. Dopo aver scelto se cantare da soli o in duetto con un amico, si seleziona un brano e si fa il possibile per ottenere il punteggio più alto, assicurandosi di seguire l'indicatore su schermo.

Il punteggio viene calcolato in base all'attinenza con il pitch del brano (o più semplicemente all'intonazione del cantante), alla potenza vocale e alla qualità dei cambi di volume e di intensità nella propria esecuzione. La cosa assurda è che, a differenza di quanto accade nella maggior parte dei giochi musicali, in Sing Party non sono presenti livelli di difficoltà. Ogni giocatore, sia che si tratti di un principiante che di un esperto, viene valutato con il medesimo metro di giudizio.

Justin Bieber sta ai giochi musicali come i DLC stanno ai titoli tripla A.

Nella modalità Sing Mode il GamePad viene usato semplicemente per navigare in scioltezza i menu, per ritoccare il bilanciamento dei volumi, o per aggiungere effetti e percussioni alla propria performance.

"La modalità Sing Partyè è una specie di Gioca Jouer in salsa Nintendo, dove il GamePad passa di mano in mano"

La terza ed ultima modalità è chiamata Sing Party e, come suggerisce il nome, è stata pensata per permettere a un gran numero di giocatori di divertirsi contemporaneamente con il gioco. Giocando a questa modalità la TV si trasforma in una sorta di palcoscenico dove avatar di dubbia bellezza ballano e si agitano come dei forsennati, suggerendo agli spettatori una serie di passi di danza in cui esibirsi.

In sostanza è una specie di Gioca Jouer in salsa Nintendo, dove il GamePad passa di mano in mano permettendo ai fortunati che lo ricevono di leggere i testi dei brani selezionati. Sorvolando sulla tristezza dello spettacolo messo in scena durante i Sing Party, il rischio che il GamePad sfugga a qualcuno passando di mano in mano è altissimo, per la gioia del proprietario della console.

Sul fronte della colonna sonora Sing Party offre 50 canzoni selezionate in modo da soddisfare una forbice di utenti piuttosto ampia. Tralasciando l'ormai inevitabile Justib Bieber, il disco offre brani di artisti come i Queen, i Jackson 5 e James Brown, passando per nomi come Lady Gaga, Rihanna e i Village People.

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In assenza del ben più corposo e convincente Rock Band 3, Sing Party è l'unica opzione possibile per i possessori del Wii U appassionati di canto. Un numero ridotto di contenuti e modalità unito ad alcune scelte di gameplay non certo impeccabili, tuttavia, non permettono a questo titolo di raggiungere la sufficienza.

5 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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Sing Party

Nintendo Wii U

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