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Sonic & All-Stars Racing Transformed - review

Testa a testa con Mario Kart.

Mario e Sonic sono sempre stati legati a filo doppio, due rivali dal grandissimo appeal che, volenti o nolenti, sempre più spesso si sono scontrati nell'immaginario collettivo. Due icone del platform che hanno fatto la storia e che devono, l'uno all'altro, un debito di gratitudine enorme. Il primo, forse, senza concorrenza non sarebbe stato lo stesso che conosciamo; il secondo, invece, senza Mario non sarebbe neanche esistito. Non è un segreto che Sonic, fu creato proprio per contrastare lo strapotere di Nintendo, con una mascotte che fungesse tanto da punta di diamante della scuderia SEGA quanto da suo portavoce, in un tempo in cui la console war si combatteva a colpi di piattaforme 2D.

Non stupisce quindi che, ancora oggi, entrambi continuino ad affacciarsi sulla scena videoludica con la stessa passione del passato, anzi, fa piacere veder tornare alla ribalta dei personaggi tanto amati. Ciò vale in particolar modo per Sonic che, dopo una serie di titoli non proprio eccelsi, è riapparso più forte che mai con lo splendido Generations. Ora quindi è il turno per il porcospino blu di sfidare il rivale a colpi di acceleratore, con un titolo multipiattaforma che, di sicuro, riuscirà a sorprendervi.

Sonic & All-Stars Racing Transformed è infatti un racing game arcade dalle grandi potenzialità che, nonostante schemi di gioco più che rodati, riesce ad essere fresco e divertente. Complice anche una buona realizzazione tecnica, il titolo si propone come un equivalente multipiattaforma di Mario Kart, ma prende ben presto le distanze dal suo rivale puntando su una più sfaccettata modalità carriera e su un gameplay multiplayer più pacato. Una scelta volta a non sfidare lo strapotere del collega su console come 3DS e Wii, il cui pubblico è per definizione poco propenso a dare spazio ai concorrenti dei titoli di Nintendo.

Le sfide di volo e quelle di derapata sono divertenti ma non sono le uniche che affronterete. Ci sono anche sfide all'ultimo turbo e tracciati in cui dovrete dribblare il traffico in autostrada.

Scelte di marketing a parte, il gioco appare fin da subito divertente, semplice e giocabile! Una volta scelto uno dei 20 e passa personaggi disponibili ed essersi cimentati in uno dei vari eventi, ci si rende subito conto che il titolo, pur non prendendo eccessivamente le distanze dagli esponenti del genere, punta a dare una raffigurazione originale e sfaccettata del suo genere di riferimento. Ma andiamo con ordine…

"Il gioco appare fin da subito divertente, semplice e giocabile"

La prima modalità che vi capiterà di provare, probabilmente, sarà la modalità Carriera, un semplice agglomerato di gare utili a sbloccare tracciati e personaggi, ma che racchiude un cuore decisamente più profondo. Fin dalla prima corsa appare ovvio l'impegno profuso dagli sviluppatori nella costruzione dei tracciati, tutti mirati a sfruttare la peculiarità delle varie vetture. Come accadeva già in Mario Kart, infatti, potrete contare su diversi assetti, a seconda del tipo di tracciato che vi troverete ad affrontare. Durante la gara la vostra vettura si trasformerà da auto ad aeromobile a motoscafo, garantendo alle corse una maggiore varietà.

Di volta in volta sarà quindi possibile decidere di affrontare una diversa strada, percorrendo una diversa porzione della pista ed esplorando varie scorciatoie, utili ad avere la meglio sugli avversari. Una meccanica che, unita al sottile cambiamento nella fisica dei veicoli tra una trasformazione e l'altra, garantisce una certa rigiocabilità agli oltre 25 percorsi disponibili. Se ciò non bastasse, alcuni tracciati hanno la capacità di cambiare conformazione durante la corsa, aggiungendo ulteriore pepe alle competizioni.

I personaggi sono tutti ben bilanciati e, nel caso lo desideriate, andando avanti nel gioco potrete comunque ottenere dei modificatori per adeguarli al vostro stile di guida.

Ad esempio vi troverete a guidare all'interno di palazzi in procinto di crollare che, arrivati al terzo giro, avranno ormai ceduto al peso dei bolidi, costringendo i giocatori a una sezione di gara aerea, magari mentre si evitano gli ultimi pezzi della pericolante struttura. Non si tratta di una vera e propria novità, tanto più che le stesse meccaniche sono apparse anche in titoli sicuramente datati come Spy Hunter, ma l'effetto finale è decisamente positivo. Peccato solo per la scelta di rallentare un po' troppo il ritmo delle gare, in modo tale da consentire ai giocatori di seguire meglio l'azione. Una decisione comprensibile ma che all'atto pratico si traduce in una perdita di brio delle gare, meno incentrate su lotte frenetiche all'ultimo power-up e più sul mantenimento della propria posizione in classifica.

"I vari power-up, pur ricalcando gli stilemi del genere, non sono affatto originali"

Una perdita considerevole del gameplay, soprattutto se si considera che i vari power-up, pur ricalcando gli stilemi del genere, non sono affatto originali. Si va dai soliti proiettili da sparare agli avversari, agli ostacoli da lasciare sulla pista, passando per turbo e potenziamenti vari, senza però lo stile di tanti altri titoli. Pur avendo l'intero immaginario SEGA da sfruttare, gli sviluppatori hanno optato per dei potenziamenti piuttosto standard, come pesci palla, muri di api e simili, quando coi soli nemici di Sonic si sarebbero potuti creare una serie infinita di armi e ostacoli.

Un altro problema piuttosto serio del gioco è rappresentato dai personaggi, scelti tra le più importanti produzioni di SEGA del passato. Pur potendo contare su guest star d'eccezione come Ralph Spaccatutto (dall'omonimo cartoon Disney in uscita), il parco piloti non è dei migliori. Il problema risiede più che altro nella fama di alcuni personaggi presso il grande pubblico.

In Sonic non manca nulla, partenza a razzo, turbo e boost post derapata, tutto come da canone.

Se è vero che Sonic è un personaggio più che riconoscibile, non tutti i giocatori si ricorderanno di Beat di Jet Set Radio, di B.D. Joe di Crazy Taxi e di Ulala di Space 5. Certo, i veri appassionati li riconosceranno e saranno più che contenti di poterli impersonare in questa cornice, ma il grande pubblico rimarrà sicuramente perplesso. A fronte di questo, c'è però la felice decisione di non includere comprimari ancor meno conosciuti del mondo di Sonic, che avrebbero rovinato di sicuro l'impatto del gioco.

"Il comparto multiplayer, online e a schermo condiviso, rappresenta uno dei versanti più importanti del titolo"

Senza dubbio è migliore il comparto multiplayer, online e a schermo condiviso, che supporta fino a un massimo di 10 giocatori. Forte di una lunga serie di modalità, rappresenta uno dei versanti più importanti del titolo, consentendovi di cimentarvi non solo in vere e proprie gare ma anche in minigiochi di varia natura, battaglie a squadra, testa a testa e molto altro. Così come la modalità carriera si impreziosisce di numerose gare speciali (derapata, volo tra gli anelli, eliminazioni) lo stesso vale per il multiplayer, che offre comunque ore e ore di divertimento. Proprio qui, però, la scarsa cura rivolta verso i power-up si fa sentire e una volta che vi ritroverete a sfidare avversari umani, inizierete a sentire la mancanza della frenesia dei vari Mario Kart e delle varie sfide all'ultima tartaruga, di cui era quasi impossibile indovinare l'esito.

Che dire quindi di questo Sonic & All-Stars Racing Transformed? Che ci piace molto, che dopo tanti titoli di surf, tennis e discutibili spin-off, finalmente possiamo dire di aver giocato un Sonic colorato e divertente come solo lui sa essere. Ci si ritrova infatti dinnanzi a un titolo curato, sia tecnicamente che graficamente, ma che non riesce a disfarsi di piccoli, fastidiosi problemi. Le già citate scelte relative ai power-up ne son un esempio, come lo sono la realizzazione di alcuni modelli poligonali dei personaggi oppure la longevità del titolo che, senza contare il multiplayer, si finisce in poco più di 3-4 ore.

Il trailer di lancio di Sonic & All-Stars Racing Transformed.

Per la scelta dei personaggi e dei tracciati, tutti ispirati ai vecchi, vecchissimi classici SEGA, il titolo si indirizza ai giocatori più appassionati, lasciando perdere quei casual gamer che però appaiono il target primario una volta provato il gameplay del gioco. Ne consegue una perdita d'identità che titoli come Mario Kart non subiscono. Ciò nonostante, per Sonic, siamo pronti a passarci sopra.

7 / 10