Sorcery - preview
E come per magia, finalmente è riapparso...
Ricordate di Sorcery? È stato uno dei primi titoli presentati per il PlayStation Move ma poi, chissà come mai, è scomparso dai radar, lasciandoci con un nuovo controller in mano e un palmo di naso. Dov'è finito il gioco che prometteva di farci lanciare magie come un vero mago, ma in pigiama e nella comodità del nostro accogliente soggiorno?
Dopo il suo glorioso annuncio Sorcery è scomparso, almeno fino all'inizio del 2012, quando finalmente Sony ha iniziato nuovamente a parlare di questo gioco, spingendolo come baluardo di una nuova ondata di promettenti titoli in esclusiva per Move e in arrivo nei prossimi bollenti mesi. Capito? Complice la caldissima accoglienza del pubblico Sony non ha voluto rischiare, posticipando Sorcery solo per renderlo migliore.
Migliore, ma non diverso. Rispetto al suo filmato di debutto Sorcery è più rifinito ma la formula (magica?) rimane la stessa. Il giocatore sarà sempre al comando di Finn, apprendista mago pronto a cacciarsi nei guai, mentre per una serie di rocamboleschi motivi si ritroverà a combattere una ricca varietà di mostruose creature ed entità soprannaturali.
E questo, per chi starà dall'altra parte dello schermo, vorrà dire un PlayStation Move da usare esattamente come una bacchetta magica. E se qualcuno, guardandovi, vi prenderà in giro, potrete sempre minacciarlo con qualche maleficio!
"I controlli di Sorcery sono studiati per essere il più intuitivi possibile"
I controlli di Sorcery sono votati alla semplicità. Ogni azione è eseguita con movimenti studiati per essere il più intuitivi possibile e anche durante gli scontri più intensi, tra fulmini e saette, il gioco ci tenderà una mano con un qualche sprazzo di mira assistita, in modo da non lasciarci mai soli in preda alla frustrazione.
Come altri titoli sviluppati per questo sistema di controllo anche Sorcery si affida di sovente ad azioni contestuali, come riparare un ponte girando con grazia il Move o far levitare l'ostacolo di turno sollevando la bacchetta immaginaria, ma non troveremo mai alcuna richiesta davvero complessa o poco chiara. Sorcery sotto questo punto di vista ha un andamento dolce.
Ma l'azione di gioco potrebbe mostrare i suoi limiti molto presto. Il fatto è che Sorcery è impostato essenzialmente in "stanze" da combattimento: si procede fino al proprio spazio utile e fino a quando non si spazzano via tutti i pericoli beh, semplicemente non si può andare avanti. Ma con una buona alternanza tra fasi esplorative e combattimenti la cosa potrebbe non essere un problema.
"Dove Sorcery è cambiato radicalmente è nello stile grafico"
Ci preoccupa di più la frequenza in cui viene richiesto di agire sulla nostra bacchetta magica, ovvero il controller. In Sorcery si combatte spesso, inoltre tra uno scontro e l'altro il giocatore è spinto a sbatacchiare in giro oggetti di ogni tipo, alla ricerca di monete da spendere alla bottega di uno strano quanto divertente nano, e in pratica non si sta mai fermi.
Nel cuore dell'azione il giocatore potrà fare affidamento a diversi attacchi elementali che potranno essere combinati con gli elementi dello scenario per effetti ancora più devastanti. Il piccolo colpo arcano di cui Flinn è munito all'inizio può, per esempio, trasformarsi in una ben più minacciosa palla di fuoco se sparato attraverso una fiamma. Usare a proprio vantaggio lo scenario è una delle chiavi per poter avere la meglio sui nemici, quindi occhio!
Nel caso una creatura sbavucchiante si avvicini troppo, Flinn potrà difendersi con uno scudo magico (tenendo premuto L2) o rotolare via dal pericolo. E non preoccupatevi per la telecamera, Sorcery farà tutto da solo, svolgendo un lavoro egregio e lasciandovi liberi di concentrarvi su quello che davvero importa, ossia la vostra sopravvivenza.
Dove Sorcery è cambiato radicalmente è nello stile grafico. Alla sua prima uscita pubblica Sorcery richiamava il mondo della Rowling, in modo chiaro e netto. Oggi lo stesso gioco sembra più ispirato alle fiabe di Dickens, riportando alla memoria l'Albione di Fable e alcuni tratti di Overlord, e il mix appare senza dubbio accattivante e riuscito.
Troveremo infatti campagne dai mille colori e cripte fluorescenti, strambe città e imponenti montagne, abbastanza per farci sognare di mille e più eccitanti avventure. E malgrado non ci sia concessa grande libertà di esplorazione, in Sorcery troveranno spazio puzzle e tesori nascosti, abbastanza per renderci alquanto fiduciosi.
"Sorcery sfrutta molto bene le potenzialità del PlayStation Move"
Sorcery sfrutta molto bene le potenzialità del PlayStation Move, dimostrando con le sue meccaniche avanzate tutto ciò che non è possibile fare con il Kinect, ma anche la scarsa precisione dell'oramai vetusto Wiimote. Le prime ore di gioco sono senza dubbio piacevoli, rinfrescanti, ma è nel lungo periodo che Sorcery deve dimostrare di essere davvero un buon gioco.
Sarà comunque interessante scoprire se un titolo del genere riuscirà a risollevare l'immagine del PlayStation Move, periferica che ancora fatica ad entrare nel cuore dei videogiocatori... e chissà, forse proprio perché manca ancora un titolo come questo.