Spec Ops: The Line - prova
In missione speciale tra le torride dune di Dubai...
Dopo essere sparito nelle sabbie di Dubai per alcuni mesi, Spec Ops: The Line è quasi pronto a raggiungere i negozi, più precisamente il prossimo 29 giugno. Grazie a 2K e Cidiverte, il distributore italiano del titolo, abbiamo avuto modo di provare un corposo codice preview, che ci ha consentito di giocare i primi dieci capitoli della modalità campagna. Il buono stato di avanzamento dei lavori era testimoniato dal punto di vista tecnico da un'ottima fluidità e dalla completa localizzazione in Italiano.
Con Spec Ops: The Line l'intento degli sviluppatori è di offrire un'interpretazione degli sparatutto un po' diversa da quella canonica, da una parte per non scontrarsi frontalmente con i massimi esponenti del genere, che fanno dell'azione testosteronica il proprio marchio di fabbrica, dall'altra per provare finalmente a presentare la guerra sotto un profilo diverso e più realistico, fatto di forti emozioni e indicibili drammi.
Se l'obiettivo è stato raggiunto, lo si potrà stabilire solo in sede di recensione; per il momento possiamo testimoniare la presenza di alcune scene davvero forti che vi costringeranno a prendere decisioni che costeranno diverse vite umane.
Una delle peculiarità di Spec Ops: The Line è infatti quella di presentare piccoli bivi narrativi in grado di differenziare fortemente il sapore e il valore di alcune scelte, senza per questo andare a intaccare lo sviluppo della trama. Il giocatore verrà gettato in una Dubai post-apocalittica, devastata da una serie di misteriose tempeste di sabbia che hanno decimato la popolazione e affossato la modernissima e ricca metropoli mediorientale.
Il compito della nostra piccola squadra di recupero non è tanto quello di salvare gli eventuali superstiti, quando di scoprire cosa sia successo a John Conrad e al 33° battaglione, il reparto militare che gli USA hanno inviato in loco per aiutare la popolazione.
Dopo essere arrivati a Dubai, i soldati hanno fatto perdere progressivamente le loro tracce fino a qualche settimana prima del nostro arrivo, quando un misterioso messaggio di Conrad è stato intercettato dai sistemi di comunicazione americani.
Ovviamente le cose si riveleranno più complesse di quanto preventivato, con conseguenze che per certi versi potrebbero ricordare Apocalypse Now, solo che al posto dell'umido Vietnam abbiamo il cocente sole del deserto di Dubai.
"Diversamente da quanto poteva sembrare durante le prime uscite, la sabbia non rivestirà un ruolo centrale "
Diversamente da quanto poteva sembrare durante le prime uscite, la sabbia non rivestirà un ruolo centrale nelle dinamiche di gioco. Certo sarà presente e in alcune situazioni, invero piuttosto scriptate, nelle quali dovremo rompere delle vetrate per sommergere gli avversari sotto la terra, ma per il resto avremo tra le mani uno shooter piuttosto convenzionale.
Il gruppo di salvataggio sarà composto da Walker, il protagonista, Lugo e Adams, le due spalle che lo accompagneranno lungo praticamente tutta l'avventura contribuendo, attraverso le loro linee di dialogo, a sottolineare o sdrammatizzare gli eventi appena vissuti. Molte delle scelte che dovremo prendere, infatti, saranno sostenute da un soldato o dall'altro, andando a plasmare, o meglio rovinare, i rapporti interni della squadra.
Oltre che sotto il profilo narrativo, i due compagni saranno utili durante gli scontri, soprattutto grazie all'ottima I.A. di cui sono dotati, che li rende piuttosto efficaci e utili. Sarà oltretutto possibile impartire loro dei semplici comandi, grazie ai quali chiedere di concentrare il fuoco su di un determinato avversario o di utilizzare flashbang per stordirlo e colpirlo con maggiore calma. La struttura del gameplay è imperniata intorno alla capacità di Walker di ripararsi dietro muri o coperture di fortuna, poiché basteranno pochi colpi per metterci K.O.
"La gestione delle coperture è piuttosto funzionale, con Walker che si muoverà con agilità tra di esse"
La gestione delle coperture è piuttosto funzionale, con Walker che si muoverà con agilità tra di esse. Non mancheranno ovviamente sequenze nelle quali dovremo impossessarci di postazioni fisse o a bordo di un qualche tipo di veicolo, tanto per variare un po' il ritmo di gioco, a volte un po' castrato da livelli piuttosto lineari che non consentono grande libertà di azione. Questo è riscontrabile anche nel comportamento dei nemici, piuttosto aggressivi ma limitati nei loro movimenti dalle poche alternative che hanno per avanzare.
Tali elementi sono riscontrabili soprattutto nelle fasi iniziali del gioco, poi la trama s'infittisce grazie a scene piuttosto forti e d'impatto, che hanno il merito di tenere incollati il giocatore allo schermo, allo scopo di scoprire cosa succederà in seguito.
Nonostante la cura riposta nella modalità storia, la versione finale di Spec Ops: The Line dovrebbe contenere anche diverse opzioni multigiocatore. Nessun dettaglio specifico ci è stato rivelato, ma l'importanza di questa componente potrebbe essere manifestata dalla volontà di premiare tutti coloro che prenoteranno il gioco con un codice per avere equipaggiamento ed esperienza aggiuntiva nelle prime settimane di commercializzazione.
Dal punto di vista tecnico, come abbiamo già sottolineato, abbiamo apprezzato la stabilità del motore grafico, già piuttosto fluido e solido. Un altro elemento di rilievo è dato dalla gestione delle luci, utilizzate per cercare di restituire la sensazione di essere sotto il sole cocente e accecante del deserto. I colori caldi saranno dunque molto accesi e la vista sarà particolarmente nitida, soprattutto quando gli imponenti grattacieli dell'emirato arabo si staglieranno sullo sfondo.
Ottime anche alcune scelte di design, con livelli pieni zeppi di strani simboli e scarabocchi in grado di sottolineare la follia che ha preso piede nelle strade di Dubai in seguito al disastro. Piuttosto lineare il level design: l'unico elemento in grado di spingere il giocatore a esplorare ogni anfratto è il desiderio di scovare alcuni utilissimi documenti, in grado di spiegare con accuratezza cosa è successo nelle settimane intercorse tra l'arrivo del 33° e la nostra missione.
"Eccellente il doppiaggio in Italiano, ben sincronizzato col labiale e perfettamente inserito nel contesto"
Eccellente anche il doppiaggio in Italiano, discretamente sincronizzato col labiale e perfettamente inserito nel contesto del gioco, grazie a livelli quasi sempre perfetti in grado di lasciare il giusto spazio alla colonna sonora, che utilizza alcuni pezzi rock classici per dare corpo ed epicità agli scontri.
Nulla si sa invece in merito alla longevità. I dieci capitoli giocati ci hanno tenuto impegnati per circa tre ore, momento nel quale abbiamo scoperto chi dovrebbe essere il vero nemico da affrontare.
Dopo un inizio un po' lento, Spec Ops: The Line ci ha conquistato grazie a una trama piuttosto ben congeniata, imperniata intorno a momenti forti nei quali le conseguenze delle nostre azioni ci vengono letteralmente sbattute in faccia.
Se gli sviluppatori saranno in grado di catalizzare questi momenti nella maniera corretta e se la longevità sarà sufficiente, potremo trovarci di fronte a un buon titolo col quale passare la torrida estate, con l'aria condizionata rigorosamente spenta per migliorare l'immedesimazione con l'epopea di Walker tra le sabbie di Dubai.
Specs Ops: The Line sarà disponibile dal 29 giugno per Xbox 360, PlayStation 3 e PC.