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SSX - review

Perfezione sfiorata... di un soffio.

Agli albori del ciclo vitale della PlayStation 2, quando ancora non facevo questo lavoro, uno dei miei giochi preferiti era proprio SSX. Vuoi per la grafica, ai tempi spettacolare, vuoi per un gameplay frenetico e divertente, il titolo targato EA mi regalò pomeriggi all'insegna dell'adrenalina, conquistandomi più di tanti altri titoli sportivi dell'epoca.

Ora, a distanza di 12 anni dalla prima apparizione del brand sul mercato, eccomi di nuovo qui con un nuovo SSX nella mia console. Di anni ne sono passati parecchi, e il mercato di questa particolare categoria videoludico-sportiva si è evoluto parecchio, perciò è giusto porsi una sola, semplice domanda: la qualità che ha sempre contraddistinto il franchise, sarà rimasta invariata?

Il titolo si basa su una semplice premessa narrativa, incentrata sulla Squadra SSX, un gruppo di folli snowboarder desiderosi di conquistare il successo mondiale attraverso le loro prestazioni sportive, ma il team ha un temibile rivale: Griff, un tempo membro della stessa squadra.

Il titolo permette di personalizzare, anche esteticamente, i vari atleti.

Considerandosi più abile degli altri, il ragazzo in questione ha pensato bene di mettersi in proprio e lanciare ai suoi ormai ex-compagni una sfida per decretare chi sia il miglior atleta del mondo.

E indovinate un po' dove si svolgerà questa sfida che, ovviamente, vi vedrà protagonisti? Ma è ovvio, su nove pericolosissime discese, denominate appunto "Deadly Discents" (ovvero discese della morte), che metteranno alla prova il vostro sangue freddo e le vostre abilità più di quanto possiate prevedere.

Il titolo, che propone oltre 150 eventi, ci proietta nel vivo di pendii tanto complessi quanto pericolosi in diverse parti del mondo: si passa dalla Siberia alla Patagonia, per arrivare poi all'Antartico o alle Alpi, finendo nel frattempo nel cuore di un vulcano (sì avete capito bene), e il fatto che ogni location si distingua profondamente dalle altre in quanto a conformazione territoriale, rende l'intera esperienza molto varia oltre che appetibile agli occhi di chiunque. Appassionati e non.

"Il titolo propone oltre 150 eventi in nove differenti location"

Gli Eventi Globali possono essere personalizzati nel dettaglio, garantendo così grande libertà.

Le tipologie di gara sono anch'esse molto varie e permettono di dedicarsi a diverse attività; in aggiunta alle classiche gare di velocità, in cui a vincere sarà il primo a tagliare il traguardo, o intensi uno contro uno, SSX propone anche sfide di abilità, incentrate sulla raccolta di punti attraverso l'esecuzione dei vari trick, o fughe per la sopravvivenza, in cui il nostro obiettivo sarà solo sopravvivere.

Com'è facile intuire c'è dunque molta carne al fuoco per qualsiasi amante del genere e in questo senso una delle caratteristiche fondamentali per garantire sempre nuovi stimoli è senz'altro il particolare sistema di progressione, volto ad esaltare le già evidenti differenze tra i vari snowboarder - visto che ognuno presenta tecniche ed abilità differenti dagli altri.

Ogni gara completata con successo permette infatti di acquisire punti esperienza e denaro, i quali sbloccano a loro volta abilità aggiuntive e, cosa ancor più importante, nuovi equipaggiamenti che possano migliorare le prestazioni dell'atleta di turno.

Godiamoci insieme alcuni dei migliori trick di SSX.

"SSX offre diverse possibilità di personalizzazioni, estetiche e non"

Oltre alle classiche tavole da snowboard, è infatti possibile rivolgere la propria attenzione su accessori, come la tuta alare, o affidarsi a vere e proprie armature che possano ridurre eventuali danni subiti nel corso delle discese... e credetemi, di quest'ultime ne avrete davvero bisogno.

Il titolo tende infatti ad esaltare la sostanziale fragilità del corpo umano, e sebbene questo rappresenti spesso un limite in quanto a divertimento, è innegabile come tutto assuma un contorno più profondo e realistico. In passato eventuali fuoripista non avevano alcuna reale ripercussione sulle gare da affrontare, ma in questo caso una condotta estrema potrebbe condurvi a innumerevoli sconfitte.

Per ovviare alle possibili difficoltà che potrebbero derivare dall'implementazioni di simili dinamiche, gli sviluppatori hanno comunque inserito la funzione rewind, grazie alla quale potrete rimediare ad eventuali errori tramite la semplice pressione del bumper sinistro, perciò nel caso in cui siate sempre stati spericolati, potrete continuare ad esserlo anche questa volta.

La colonna sonora è davvero splendida oltre che adeguatissima alla realtà sportiva proposta.

Il gameplay è, come da tradizione, molto semplice e accessibile ma al tempo stesso dannatamente difficile da padroneggiare al meglio. In questa nuova iterazione del brand gli sviluppatori ci hanno messo a disposizione tre diversi approcci per l'esecuzione dei trick: la prima, molto classica, ruota intorno all'utilizzo dei pulsanti frontali, la seconda si basa esclusivamente sullo stick analogico destro, e la terza, ideale per i fan di vecchia data, ripropone le stesse meccaniche dei primissimi capitoli della serie. Insomma, c'è davvero l'imbarazzo della scelta.

"Il gameplay è molto semplice ma al tempo stesso dannatamente difficile da padroneggiare"

Joypad alla mano l'esperienza mi è parsa davvero splendida. Le dinamiche di controllo degli atleti sono coinvolgenti e gratificanti, e indipendentemente dal tipo di controlli scelti è impossibile non rendersi conto di quanto tutto sia fluido e davvero spettacolare.

Eseguire i trick è infatti una passeggiata, e sebbene il concatenamento di più mosse possa rivelarsi a tratti difficile, il divertimento è comunque assicurato, anche e soprattutto grazie all'indicatore tricky che, una volta riempito, permette di eseguire mosse sempre più spettacolari.

SSX introduce dei collazionabili creati da noi utenti, le Geotag. Lasciatele dove preferite e vedete se qualcuno sarà in grado di prenderle!

Le tute alari garantiscono inoltre interessanti variabili ma, anche nel caso in cui decidiate di non usarle con regolarità, i tantissimi trick disponibili, così come le mosse distintive dei vari atleti e i tanti elementi contestuali con cui interagire (rotaie, tubi, aerei, elicotteri e chi più ne ha più ne metta) saranno senz'altro sufficienti per regalarvi parecchie soddisfazioni.

Una delle feature più interessanti del prodotto, forse addirittura la più interessante in assoluto, è senza dubbio la RiderNet, una sorta di Autolog in chiave sportiva che vi permetterà di interagire con i vostri amici in tantissimi modi; potrete scoprire i loro successi, affrontarli attraverso le sfide che il sistema interno vi proporrà giorno dopo giorno, o semplicemente confrontare i vostri risultati coi loro per stabilire chi sia il migliore. Insomma, mai come in questo caso la vostra esperienza nel mondo in SSX assumerà una connotazione globale, che vi stuzzicherà molto più di quanto non abbiano fatto i precedenti capitoli del brand.

L'unica nota negativa, restando sempre in ambito di online, è purtroppo la mancanza di un multiplayer tradizionale, sostituito da una serie di Eventi Globali volti a mettere in competizione tutti i membri della community; sebbene tali eventi siano senz'altro determinanti per accrescere la longevità complessiva del prodotto, è infatti impossibile non rammaricarsi per l'impossibilità di affrontare in maniera diretta altri giocatori.

"La RiderNet, una sorta di Autolog in chiave sportiva, vi permetterà di interagire con i vostri amici in tantissimi modi"

Osserviamo il Geo-Tagging nel dettaglio.

Nonostante questo sistema riduca notevolmente i tempi di attesa, tutto ciò con cui avrete a che fare saranno infatti proiezioni di altri utenti che, seppur visibili in tempo reale sui tracciati, non potranno interagire con voi in alcun modo. Niente spallate e sgambetti, dunque... almeno per questa volta.

In definitiva SSX si dimostra dunque un reboot davvero notevole, capace di ridefinire un genere che negli ultimi anni ha regalato ai fan più delusioni che gioie. La qualità del singleplayer è infatti innegabile, così come quella dello stupefacente comparto tecnico, del frenetico gameplay e soprattutto della RiderNet; proprio alla luce di tali pregi era però lecito aspettarsi qualcosina in più per ciò che concerne l'esperienza online. Fortunatamente tutto ciò non pregiudica in alcun modo il valore complessivo dell'esperienza, ma in questo caso il perfect score è stato sfiorato davvero di un soffio.

9 / 10
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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SSX

PS3, Xbox 360, PS2

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