Star Trek - preview
Mass Trek: Spock e Shepard vogliono salvare l'universo!
La serie di Star Trek, nonostante l'eccezionale zoccolo duro di fan sulla quale può contare, incomprensibilmente non ha mai ricevuto le attenzioni riservate all'altro colosso della fantascienza, ossia Star Wars. Tanto per fare un esempio, in occasione dell'eccellente remake uscito qualche anno fa al cinema non sono stati prodotti tie-in che sfruttassero il forte traino della pellicola.
In molti penseranno che questo sia stato solo un bene, vista la qualità media di queste operazioni, ma forse i tanti fan dell'Enterprise avrebbero gradito un videogioco che consentisse loro di impersonare i loro eroi. Non tutto è però perduto.
Quasi in contemporanea col secondo capitolo della nuova serie cinematografica sviluppata da J.J. Abrams, Namco Bandai ha realizzato un videogioco che cerca di racchiudere lo spirito originario di Star Trek, attraverso una cura maniacale per i dettagli, soprattutto per quanto riguarda il linguaggio dei vari protagonisti, il bestiario, gli scenari e i costumi.
Tutto ciò è possibile grazie a una collaborazione molto stretta tra i Digital Extremes e coloro che stanno realizzando il film, ma soprattutto per via dell'assenza di scadenze e pressioni che questo genere di videogiochi solitamente ha.
Ciò ha dato agli sviluppatori la possibilità di chiedere consiglio sia ai designer delle creature, per creare nemici che fossero il più possibile coerenti con quelli mostrati in tutti questi anni di trasmissioni, sia a Zachary Quinto e Chris Pine, gli attori che interpretano Spock e Kirk, per comprendere al meglio come questi due personaggi avrebbero reagito a determinate situazioni.
Tutti questi privilegi sarebbero valsi a nulla senza il tempo concesso da Namco Bandai agli sviluppatori, in modo da applicare correttamente i vari suggerimenti. Ascoltando il parere degli esperti, i Digital Extremes sono riusciti a ricostruire alla perfezione l'universo della serie, tanto che uno dei maggiori complimenti che hanno ricevuto è stato quello di aver creato una sorta di nuovo film.
Tralasciando per qualche secondo le 'coccole' scambiate tra la produzione hollywoodiana e gli sviluppatori canadesi, possiamo dire come a una prima occhiata vi sia un'altra grande fonte di ispirazione per tutto il gioco: Mass Effect.
Dall'action/GDR di BioWare, Star Trek ha carpito la visuale in terza persona piuttosto ravvicinata, come anche le animazioni della corsa o l'utilizzo delle coperture dinamiche. Anche lo stile asettico e pulito delle varie ambientazioni è in comune, ma in questo caso è molto ci sarebbe da discutere se sia Mass Effect ad aver preso ispirazione dalla storica serie televisiva o il tie-in di Namco Bandai dalla serie EA.
"I Digital Extremes sono riusciti a ricostruire alla perfezione l'universo della serie"
L'elemento nel quale i due prodotti differiscono è l'approccio: da una parte vi sono, per quanto diluiti, elementi ruolistici ben definiti, oltre che una forte propensione alle meccaniche in singolo giocatore, mentre dall'altra vi è un prodotto studiato per una cooperativa dalla vocazione chiaramente action.
La cooperazione tra i due protagonisti è talmente importante in Star Trek che gli sviluppatori hanno creato un sistema in grado di consentire il drop-in/drop-out automatico di un secondo giocatore all'interno della partita, con l'intelligenza artificiale che subentrerà automaticamente nel caso in cui uno dei due giocatori dovesse abbandonare la partita.
"Possiamo dire come a una prima occhiata vi sia un'altra grande fonte di ispirazione per tutto il gioco: Mass Effect"
La forza della serie, e di conseguenza del videogioco, è infatti la convivenza di due personaggi estremamente diversi tra di loro, ma che in qualche modo hanno trovato come convivere, divenendo una vera e propria forza della natura. Il capitano Kirk è infatti una sorta di cowboy spaziale, molto propenso all'azione e al confronto diretto, mentre Spock è una persona molto metodica e logica, in grado di risolvere i problemi più complessi senza scomporsi.
Gli sviluppatori non potevano dunque non differenziare i due personaggi anche dal punto di vista del gameplay, con Kirk più resistente e abile a maneggiare le bocche da fuoco, mentre Spock è in grado di usare marchingegni fondamentali per analizzare i livelli e trovare la soluzione a determinati puzzle che incontrerete durante il vostro cammino.
Una differenza non solo funzionale ma anche estetica: muovendosi furtivamente per i livelli noteremo che Spock metterà fuori combattimento gli avversari addormentandoli silenziosamente, mentre Kirk li soffocherà. Il risultato sarà il medesimo ma in questo modo si metterà in evidenza la finezza del vulcaniano, soprattutto se confrontata con l'efficiente brutalità dell'umano.
Il gameplay imbastito dagli sviluppatori sembra essere un mix tra fasi dall'elevato tasso d'adrenalina, fatte di sparatorie contro avversari più o meno imponenti, fughe a perdifiato e fasi platform e altre più ragionate dove occorrerà esplorare i livelli alla ricerca di qualche indizio, infiltrarsi tra le linee nemiche o semplicemente far avanzare la trama.
Questa dovrebbe essere incentrata sulle nefaste conseguenze di alcuni esperimenti vulcaniani per far progredire più rapidamente la ricostruzione del loro pianeta. Tali tentativi apriranno una sorta di piano temporale dal quale fuoriuscirà un nuovo, pericolosissimo nemico. Toccherà ovviamente a Spock e Kirk entrare in azione per sventare il pericolo.
Per loro fortuna i protagonisti avranno a propria disposizione tutta la tecnologia che i tanti fan della serie hanno imparato ad amare, oltre che la potenza dell'Enterprise e l'abilità del suo equipaggio. Questi saranno fondamentali per riuscire ad affrontare una razza aliena all'avanguardia, in grado di teletrasportarsi per brevi tratti e piombarvi alle spalle.
Fortunatamente utilizzando in maniera astuta le tante copertura presenti nei livelli sarà possibile ripararsi dai loro colpi, oltre che aggirarli per scovare il loro punto debole. In alcune occasioni i due giocatori dovranno collaborare per creare dei ripari dietro i quali il compagno potrà nascondersi, in modo da avanzare in tutta sicurezza verso l'obiettivo.
"L'Evolution Engine è lo stesso motore grafico utilizzato dagli sviluppatori per The Darkness II"
Dal punto di vista tecnico l'Evolution Engine, lo stesso motore grafico utilizzato dagli sviluppatori per The Darkness II, sembra fare bella mostra di sé. I protagonisti sono grandi e particolareggiati, mentre le ambientazioni, nonostante una certa linearità dei livelli, appaiono dettagliate e piuttosto attinenti alle atmosfere del film.
Lo stile asettico e futuristico di Star Trek ha aiutato gli sviluppatori a raggiungere facilmente una resa grafica ottimale, non essendo necessarie texture particolarmente complesse o architetture ardite per mantenersi fedeli alla licenza. Dal punto di vista sonoro invece il videogioco potrà contare sulle musiche, le voci e i volti del film, per una completa immedesimazione dei fan con i loro eroi visti al cinema.
Grazie ad un approccio diverso Digital Extremes e Namco Bandai sembrano voler offrire ai fan della serie di Gene Roddenberry un gioco all'altezza delle loro aspettative, capace di coniugare un gameplay valido con una licenza forte come quella di Star Trek.
Dovremo però attendere ancora qualche mese prima di poter mettere le mani su di una versione dimostrativa, essendo il prodotto di Namco Bandai previsto per i primi mesi del 2013.