Street Fighter X Tekken PS Vita - review
La versione migliore, ma...
Street Fighter X Tekken è stato un grosso passo falso per Capcom. Nonostante inizialmente il gioco sembrasse interessante e ricco di idee tutte da esplorare, a mesi di distanza dalla sua uscita sono ormai ben poche le persone che continuano a dedicarsi a questo ambizioso crossover, vuoi per l'intollerabile comportamento mostrato da Capcom nei confronti dei giocatori, vuoi per l'effettiva presenza di problemi capaci di minare nel profondo l'intero gameplay.
Sfortunatamente si tratta di elementi che, prima di essere individuati, hanno richiesto mesi di prove, di tentativi e di approcci sempre diversi ai combattimenti di questo picchiaduro, ma alla fine è evidente quanto Street Fighter X Tekken abbia bisogno di un serio intervento da parte degli sviluppatori per trasformarsi nell'esperienza coinvolgente che tutti desideriamo.
Intervento che, a quanto pare, arriverà nei prossimi mesi tramite una patch gratuita che andrà a stravolgere diversi elementi del gioco, nel tentativo di soddisfare le richieste della community aumentando così il livello qualitativo globale.
Sfortunatamente la versione per PlayStation Vita di Street Fighter X Tekken soffre degli stessi identici problemi già visti sulle altre piattaforme, con l'aggravante dell'impossibilità di affidarsi a un arcade stick, vista la natura portatile dell'esperienza.
Avviando questa conversione per la piccola console Sony, quindi, ci si trova immediatamente di fronte a un menu ben noto a coloro che hanno già provato Street Fighter X Tekken, dove non si notano differenze particolari rispetto a quanto visto altrove.
Le modifiche apportate da Capcom a questa versione di SfxT, infatti, riguardano principalmente elementi secondari, che vengono scovati un pezzo alla volta man mano che si naviga attraverso le numerose voci messe a disposizione dai programmatori.
Selezionando la voce Arcade, alla classica modalità caratterizzata dalle sequenze introduttive e conclusive dei personaggi si affianca il Kumite Esplosivo, che offre una serie interminabile di combattimenti contro squadre controllate dalla CPU. In sostanza si tratta di una modalità infinita, che permette di giocare brainless usando i propri personaggi preferiti.
"Le modifiche apportate da Capcom a questa versione riguardano principalmente elementi secondari"
La cosa interessante di questa modalità è la possibilità di incontrare, tra le squadre rivali, anche quelle dei giocatori sfidati nelle partite online, di cui la console tiene traccia in modo da arricchire costantemente la rosa di avversari da far salire sul ring virtuale. Ovviamente tutto ciò che rimane dei giocatori sono i personaggi selezionati, i costumi, ed eventuali personalizzazioni come le gemme, il titolo e il commento, ma il resto viene sempre lasciato in mano all'Intelligenza Artificiale.
Dopo aver giocato tanti picchiaduro nel corso degli anni, però, è impossibile non notare nel Kumite Esplosivo la significativa assenza di stimoli per continuare a combattere. Oltre ad accumulare vittorie, infatti, giocando a questa modalità non si sblocca praticamente nulla. Sarebbe stato interessante se Capcom avesse inserito nuovi costumi o, più semplicemente, nuove colorazioni da conquistare sul ring per personalizzare i propri beniamini.
Un'altra novità è la modalità Foto, che permette di sfruttare la fotocamera anteriore della console per scattare foto con la tecnologia della Realtà Aumentata, inserendo i personaggi selezionati all'interno degli scatti.
L'altra aggiunta della versione Vita è quella che permette di raccogliere e collezionare i Monumenti dei KO effettuati online. Ogni volta che si vince una partita su internet, infatti, il gioco salva una miniatura poligonale del personaggio sconfitto, opportunamente rappresentato in una posa disperata.
"L'altra aggiunta della versione Vita è quella che permette di raccogliere e collezionare i Monumenti dei KO effettuati online"
L'idea di permettere la creazione di una collezione di trofei con le smorfie dei rivali sconfitti è divertente e funzionale al gioco, spingendo ad andare spesso a controllare il proprio bottino per ricordare le vittorie più gratificanti.
Oltre a quelle appena descritte, Street Fighter X Tekken per Vita non offre altre novità. Il sistema di combattimento è il medesimo delle versioni per le console maggiori, con tre tasti per i pugni e tre per i calci da alternare nell'esecuzione di tecniche di vario genere.
Il gameplay è in parte simile a quello di Street Fighter IV, ma con una gestione peggiore delle hitbox, una tendenza a premiare il controllo dello spazio a terra e un evidente sbilanciamento tra i membri della fazione Capcom e quella Namco Bandai. I personaggi di Tekken, in questo gioco, sono penalizzati da antiair meno efficaci rispetto a quelli a disposizione di Ryu e compagni, oltre a dover faticare il triplo per poter causare gli stessi danni che i personaggi Capcom possono provocare con tre mosse in croce.
Non essendo state apportate modifiche di alcun tipo (in virtù del cross play tra la versione Vita e quella PS3), anche su Vita si assiste a un disarmante eccesso di Time Over, all'abuso di alcune combinazioni di gemme particolarmente sbilanciate e alle deludenti prestazioni di un netcode ancora ballerino.
"Giocando online ci siamo imbattuti in partite appesantite da un lag particolarmente evidente"
Giocando online (sempre contro avversari su PlayStation 3, come testimoniava l'apposita icona accanto ai nomi degli sfidanti) ci siamo imbattuti in partite appesantite da un lag particolarmente evidente. Anche se il risultato finale è indubbiamente migliorato rispetto a quello delle prime settimane di vita del gioco su PS3 e Xbox 360, giocare online è ancora problematico, soprattutto per i giocatori che cercano di mettere in pratica le combo imparate con tanta fatica. Un discorso diverso deve essere fatto per le partite ad hoc, sempre piacevolmente fluide.
Per ovviare all'assenza di un Arcade Stick, il sistema di controllo è stato arricchito di una serie di nuove soluzioni studiate attorno all'hardware Sony. Tre zone del Touchpad posteriore della console sono adibite al ruolo di pulsanti virtuali aggiuntivi, che vi sconsigliamo caldamente di utilizzare a causa della loro fastidiosa tendenza ad attivarsi nei momenti meno opportuni dopo essere stati appena sfiorati nel furore della battaglia.
Sul Touch Screen frontale, invece, possono essere distribuiti quattro tasti virtuali facilmente raggiungibili con il pollice della mano destra. Personalmente abbiamo scelto di usare solo due di questi tasti aggiuntivi, con le shorcut per i tre pugni o i tre calci simultanei. Fortunatamente, rispetto a quanto accadeva con Super Street Fighter IV per 3DS, ai tasti virtuali non si possono associare mosse speciali, dettaglio che previene l'abuso di tecniche poco ortodosse.
"Sono presenti i 12 personaggi bloccati nelle versioni per le console casalinghe, ma i costumi e i colori aggiuntivi devono essere acquistati a parte"
Dopo aver illustrato le caratteristiche del gioco è arrivato il momento di toccare il dolente tasto dei DLC. In Street Fighter X Tekken per Vita sono effettivamente presenti i 12 personaggi bloccati nelle versioni per le console casalinghe, ma i costumi e i colori aggiuntivi devono comunque essere acquistati a parte.
Parlando dei colori, in particolare, Capcom ha adottato una formula molto simile a quella dei Free-to-Play, con la piccola differenza che Street Fighter X Tekken è tutt'altro che Free. Quando si accede al menu per la personalizzazione dei colori, infatti, nell'elenco di destra sono presenti tutte le varianti distribuite da Capcom, con quelle gratuite (principalmente il bianco e il nero) più in alto e quelle a pagamento a seguire, marchiate con una piccola icona a forma di carrello della spesa.
In questo modo è comunque possibile sperimentare tutti i colori sul proprio personaggio, ma al momento del salvataggio un gentile messaggio avverte di passare alla cassa per pagare il conto. Triste.
Al momento, quindi, Street Fighter X Tekken non è il picchiaduro che tutti vorrebbero sulla propria console portatile. Nonostante l'ottima realizzazione tecnica e il numero impressionante di combattenti a disposizione, dal punto di vista del gameplay nudo e crudo il titolo Capcom perde contro qualsiasi altro picchiaduro a incontri disponibile su Vita, che sia esso Mortal Kombat, BlazBlue o Guilty Gear per PSP (acquistabile per una manciata di euro).
Forse le cose cambieranno con l'aggiornamento alla versione 2013, ma allo stato attuale ci troviamo di fronte a un gioco semplicemente buono. Di sicuro questa è la miglior versione in circolazione come rapporto qualità/prezzo, ma a causa dei numerosi problemi segnalati non riesce a battere l'agguerrita concorrenza su Vita.