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Super Pokémon Rumble - review

I piccoli mostri diventano giocattoli.

Sono anni ormai che sento ridire sempre la solita solfa sui Pokémon. Della serie "sono finiti", "ormai non se li fila più nessuno", "hanno fatto il loro tempo" e così via. Eppure ogni volta che esce un nuovo capitolo, il traguardo dei 4-5 milioni di copie viene sempre raggiunto, in tempi più o meno lunghi.

Io riuscii a tenermi alla larga dalla serie per un po' di anni, finché per dovere lavorativo dovetti cedere al lato oscuro e mi misi a giocare Pokémon Rubino. Che ci crediate o no mi piacque da morire e, pur non avendo provato gli ultimi capitoli, posso capire l'isteria che segue ogni uscita, visto che la qualità della serie principale è andata sempre in crescendo.

Di Pokémon da collezionare ce ne sono un bel po', quasi 600. Il problema è che impegnarsi nella ricerca è praticamente inutile.

Super Pokémon Rumble rappresenta il debutto su 3DS di questa lunghissima serie, anche se non fa parte della line-up principale. Si tratta invece di uno spin-off piuttosto particolare, più votato all'azione come ben sanno coloro che hanno già giocato al Pokémon Rumble uscito su WiiWare.

Non avendo provato quel gioco, mi sono andato a leggere un po' di pareri in giro per la rete e la maggior parte di essi erano tutt'altro che entusiastici... per non dire tutti. Il "complimento" più garbato diceva che era stato tolto tutto quello che rendeva interessante la serie Pokémon, lasciando ai giocatori solo un inutile guscio vuoto.

Visto che io sono sempre stato un sostenitore di coloro che hanno comunque il coraggio di presentare qualcosa di nuovo, anche in serie consolidate e miliardarie come questa, ho ovviamente preferito toccare con mano e ciò che mi sono trovato davanti, con mia sorpresa, è stata una sorta di dungeon crawler con combattimenti che hanno abbandonato i classici turni in favore di uno svolgimento in tempo reale. "Bene", mi sono detto inizialmente essendo un fan del genere, "se a questo hanno anche aggiunto il fattore 'collezione' degli altri Pokémon, potrebbe essere un'idea vincente".

Le versioni giocattolose dei vari mostriciattoli sono piuttosto carine, ma questo è forse l'unico pregio del gioco.

Purtroppo mi sbagliavo. Se gran parte dei dungeon crawler in commercio soffrono del tedioso difetto della ripetitività, Super Pokémon Rumble porta questo concetto su un livello ancora superiore... o inferiore, se preferite.

Le strategie che i fan dei piccoli mostriciattoli collezionabili adorano sono bellamente andate a farsi benedire. Poco importa se con voi avete un Pokémon di Fuoco che normalmente sarebbe abilissimo contro certi tipi di rivali. In questo gioco tutto è stato appiattito in favore di un'immediatezza di gioco e di una facilità di fondo a tratti quasi disarmante.

Per gran parte del tempo ci si muove in scenari piuttosto desolati, combattendo incessantemente continue ondate di Pokémon selvaggi, senza la possibilità di variare qualche parametro degli scontri. Far passare di livello i propri personaggi ha un'utilità molto relativa, se si eccettua la possibilità di imparare alcune tecniche più potenti e funzionali.

Tutto questo si traduce in una mancanza di stimoli per le sfide che si incontrano andando avanti. Possedere una squadra piuttosto che un'altra è un fattore quasi puramente estetico e se a questo aggiungete la mancanza di un vero e proprio multiplayer, la frittata è fatta.

Le uniche opzioni disponibili in tal senso sono un co-op tramite Wi-Fi che aggiunge poco o niente all'esperienza in single player, e la possibilità di sfidare "passivamente" i team altrui StreetPass. Non avrete nessuna (e sottolineo nessuna) possibilità di sfidare amici, parenti e conoscenti online e se non è una mancanza da poco questa, specialmente in un gioco dei Pokémon, non so proprio cosa possa esserlo.

Graficamente il gioco, anche se piuttosto scarno, risulta comunque piacevole ma quasi esclusivamente per merito dei piccoli Pokémon in versione giocattolo. Se questo fosse stato un software in stile Pokédex forse qualche punto in più lo avrebbe meritato, ma purtroppo per lui è un gioco... o almeno dovrebbe esserlo.

Così com'è Super Pokémon Rumble avrebbe forse sfigurato anche se venduto a 10 euro sull'eShop Nintendo. A prezzo pieno nei negozi è quasi un insulto sia ai fan della serie sia alla memoria dei grandissimi titoli del passato remoto e recente. Rispolveriamo dunque le versioni Bianca e Nera e cerchiamo tutti di dimenticare quello che, generosamente, voglio definire un malaugurato incidente di percorso.

4 / 10