Syndicate - hands-on
Come ristrutturare un'azienda a colpi di fucile.
Il pregiudizio è una brutta bestia, perché spesso ti impedisce di goderti ciò che hai intorno senza stare a pensarci troppo su.
Noi della vecchia scuola siamo pieni di pregiudizi: i giochi prima erano meglio, ma che schifo questo, ma che schifo quello, non ci sono più le storie di un tempo e così via…
Spesso abbiamo ragione ma dobbiamo anche saper ammettere quando manteniamo le nostre posizioni intransigenti per puro capriccio, solo perché ciò che abbiamo di fronte non è come vogliamo noi.
Syndicate, ad esempio, non era ciò che io volevo, ma è rapidamente diventato qualcosa di cui avrò bisogno. Procediamo però con ordine.
Il gioco originale mi capitò tra le mani con tempismo perfetto. Era un periodo in cui ero particolarmente preso dalle tematiche Cyberpunk, iniziavano a piacermi i cappotti lunghi di pelle e, come tutti gli adolescenti, volevo distruggere la società che mi circondava. Praticamente è stato come posare una bottiglia di tequila su un tavolo di sedicenni americane sbronze.
È stato uno dei giochi più belli della mia adolescenza: lo stile dei personaggi, l'ultraviolenza, le armi, l'atmosfera, il gameplay… non c'era niente che non mi piacesse, era semplicemente perfetto.
Potete quindi immaginare con che spirito ho appreso la notizia che era in cantiere un remake di Syndicate e che, inaudito, sarebbe stato un FPS. Sono convinto che certi inquisitori spagnoli del 1400 abbiano avuto reazioni più misurate di fronte alle donne che possedevano gatti neri.
Arrivato a Londra per la presentazione, mi sono seduto alla mia postazione, ho preso il pad in mano e ho avviato il gioco, pronto a sottolineare ogni difetto con una filippica sui bei tempi andati e sul generale appiattimento dello scenario videoludico moderno. Circa venti minuti dopo, finita la demo, sono andato subito da uno sviluppatore per estorcergli la data di rilascio definitiva.
La storia è sempre quella: in un futuro in cui sono le multinazionali a decidere i confini degli Stati, chiunque voglia partecipare alla vita civile deve dotarsi di un chip, mettendo la propria vita in mano ad aziende senza il minimo scrupolo.
Per controllare il maggior numero di persone e, di fatto, il mondo, le corporazioni sono pronte a tutto, e questo "tutto" siete voi, con le vostre armi, le vostre giacche in pelle e i vostri potenziamenti. Perfette macchine per lo sterminio prive di rimorsi e ripensamenti, e ovviamente lavorate ancora per la Eurocorp.