Tekken 3D Prime Edition - review
Solo per i fan irriducibili.
La saga di Tekken è abituata a darsi da fare sulle console portatili. Anni fa le danze vennero aperte da Tekken Advance per GBA, un esperimento azzardato che cercava di portare almeno parte del gameplay tipico della serie su una console palesemente in difficoltà nella gestione di un titolo di quel genere.
Poi fu la volta dei capitoli usciti su PSP, questa volta decisamente più in linea con le aspettative dei fan e, non a caso, responsabili di aver ottenuto risultati di vendite piuttosto incoraggianti. Considerando che su 3DS già altre case produttrici avevano portato i propri cavalli di battaglia tra i giochi di combattimento (Capcom con Street Fighter, Arc System Works con Blazblue e, soprattutto, Tecmo con Dead or Alive), l'arrivo di Tekken 3D Prime Edition sulla piccola console Nintendo trova già una nutrita concorrenza da affrontare a pugni stretti.
Fortunatamente quando si tratta di menare le mani la saga del Pugno di Ferro non si tira certo indietro, visto che in anni di storia è riuscita a mettere insieme una schiera di fan impressionante e, soprattutto, un gameplay universalmente apprezzato e caratterizzato da un bilanciamento, seppur non perfetto, almeno decente.
Mentre gli appassionati di tutto il mondo attendono con trepidazione l'uscita della versione per le console casalinghe di Tekken Tag Tournament 2, Katsuhiro Harada ha dedicato i propri sforzi alla realizzazione di questo 3D Prime Edition, caratterizzato da una giocabilità eccezionale ma incomprensibilmente limitato da alcune scelte difficili da digerire.
Ma andiamo con ordine ed esaminiamo con calma ogni singolo elemento di questa cartuccia per 3DS. La prima cosa che salta all'occhio quando si avvia il software è la possibilità di scegliere se giocare al picchiaduro o se passare un paio d'ore godendosi il film in computer grafica Tekken Blood Vengeance, la cui versione integrale è stata compressa e inserita nella cartuccia del 3DS con il doppiaggio in Inglese e i sottotitoli in Italiano.
"In questo modo è possibile vedere il lungometraggio interamente in 3D senza occhiali"
La cosa più interessante di questa operazione è che, in questo modo, è possibile vedere il lungometraggio interamente in 3D senza occhiali, dettaglio sicuramente piacevole per tutti coloro che non hanno ancora mai avuto modo di vedere un film in questo modo, né al cinema né tanto meno a casa.
Il modo usato per proporre la pellicola appare immediatamente curato e ben studiato, visto che lo schermo superiore viene utilizzato interamente per la riproduzione del film, mentre quello inferiore mette a disposizione i comandi basilari per il controllo della proiezione. L'unico neo dell'intera realizzazione è la compressione eccessiva, che in alcune sequenze specifiche (quelle più scure, in particolare) penalizza la qualità dell'immagine.
Esaurito il discorso su Blood Vengeance, arriva il momento di concentrarsi sul gioco vero e proprio, una sorta di costola di Tekken 6 con alcuni elementi presi da Tekken Tag Tournament 2. La massiccia rosa di lottatori, infatti, presenta tutti i combattenti visti nell'ultimo capitolo del gioco uscito su PS3 e Xbox 360, con l'unica differenza rappresentata dalla versione giovane di Heihachi Mishima, realizzata appositamente per TTT2.
Con una rosa di lottatori così nutrita e ben differenziata è praticamente impossibile non trovare un personaggio adatto al proprio palato. I giocatori alle prime armi potranno passare ore nella modalità allenamento a studiare le lunghe liste di tecniche a disposizione di ogni combattente, in modo da capire quale sia quello più in linea con il proprio stile di gioco. La cosa interessante della modalità Allenamento è che è possibile impostarla sia con i ring aperti che con quelli delimitati dalle pareti, in modo da prendere confidenza anche con le combo con il wall bounce.
"Con una rosa di lottatori così nutrita è impossibile non trovare un personaggio adatto al proprio palato"
Una volta individuato il proprio personaggio, quindi, cosa si può fare? Generalmente si passa qualche ora affrontando le modalità offline contro l'IA. La saga di Tekken da questo punto di vista è sempre stata molto generosa tra massicce modalità Arcade con introduzioni e finali per ogni lottatore, Tekken Bowl, varianti simili a (brutti) picchiaduro a scorrimento e via dicendo, ma sfortunatamente su Nintendo 3DS non c'è nulla di tutto questo.
Coloro che volessero fare qualche partita senza dover necessariamente sfidare un amico o incrociare i pugni con uno sconosciuto online, possono contare unicamente sulla modalità Sopravvivenza Speciale (dove con la medesima barra di energia è necessario abbattere un numero sempre crescente di avversari, fino a un massimo di 100), oppure dedicarsi alla Battaglia Rapida, dove si affrontano IA di vario livello per accumulare punti esperienza e salire di grado.
Un po' pochino per una saga che ha sempre coccolato i giocatori anche sul fronte del single player offline!
Qualcuno potrebbe obiettare che i picchiaduro nascono per essere giocati nelle intense sfide con avversari sempre più forti. Giusta osservazione, ma non per questo un prodotto dovrebbe trascurare del tutto la componente single player, soprattutto su una console portatile. D'altra parte non si ha sempre a disposizione un amico da sfidare direttamente o un hot-spot wi-fi con cui andare online!
Parlando di multiplayer, comunque, va sottolineato che le partite in locale con gli amici vanno via che è un piacere, grazie anche alla buona distribuzione del sistema di controllo attraverso la console. D'altra parte Tekken si è sempre basato sull'uso di quattro tasti, due per i pugni e due per i calci, quindi si adatta ottimamente alla configurazione della console portatile Nintendo.
"Parlando di multiplayer, le partite in locale con gli amici vanno via che è un piacere"
Visto che usando i tasti frontali è storicamente difficile eseguire alcune combinazioni specifiche, comunque, prendendo spunto da quanto fatto da Ono con Super Street Fighter IV per 3DS, Harada ha pensato di sfruttare il touch screen inferiore per permettere di programmare quattro tasti virtuali con una qualsiasi delle tecniche presenti nella move list dei vari personaggi.
Questo ammortizza in parte la scomodità per l'esecuzione di alcune tecniche specifiche, ma per eseguire regolarmente in partita alcune delle combo più complesse sono comunque necessarie una buona dose di pratica e tanta pazienza.
La qualità delle sfide multiplayer varia molto tra quelle in locale e quelle via internet. Se affrontare un amico nella stessa stanza è infatti un'esperienza fluida, piacevole e altamente coinvolgente, vista la qualità del picchiaduro di base, lo stesso non si può dire degli scontri online, tristemente rovinati dalla presenza di fenomeni di lag particolarmente evidenti.
In un gioco dove la precisione degli input dei giocatori e la capacità di reagire prontamente ai repentini cambi di altezza degli attacchi portati a segno sono fondamentali, dover giocare costantemente con un evidente ritardo nella risposta ai comandi non è certo divertente. Il che è un vero peccato, soprattutto considerando la buona qualità media generale dell'online di Super Street Fighter IV e di Dead or Alive Ultimate.
In un gioco tecnicamente superbo ma caratterizzato da un'inspiegabile povertà di modalità e di opzioni per il single player (a quanto abbiamo detto si aggiungono un semplice editor per modificare il colore dei costumi dei personaggi e la possibilità di collezionare una vasta gamma di carte che ripercorrono la storia della saga attraverso una serie di illustrazioni), la presenza di un online non all'altezza si rivela essere un difetto impossibile da ignorare.
È un vero peccato, comunque, visto che le qualità del gameplay di Tekken 3D Prime Edition non si discutono. Se amate alla follia la serie e volete un episodio portatile splendidamente realizzato con cui sfidare un amico ovunque vi troviate, questo è il gioco che fa per voi, visto che per il multiplayer ad hoc è davvero buono. Se al contrario puntate alle sfide online o siete alla ricerca di un picchiaduro con un single player corposo, il torneo del Pugno di Ferro non è la risposta alle vostre domande.