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The Darkness II - preview

Scopriamo cos'è Vendetta, la nuova campagna in coop.

The Darkness II non è un numero due solo nel titolo, sono due anche le principali novità che porta con sé. La prima è un nuovo sviluppatore, visto che la palla è passata dai mai troppo sottovalutati Starbreeze Studios ai Digital Extremes, e la seconda è il colore.

Sì, avete letto bene: il colore è un elemento così poco presente negli shooter contemporanei che ci si rende conto della sua mancanza solo dopo averlo ritrovato. Digital Extremes ha infatti deciso sfruttare le origini fumettistiche di The Darkness, riempiendo lo schermo con lampi di colore rossi, blu e verdi, che rendono il tutto molto meno lugubre di quanto potrebbe essere.

Se guardate bene noterete un velo di cel-shading sui poligoni, e se guardate ancora meglio riconoscerete tracce del delizioso stile grafico che ha fatto la fortuna di Borderlands. A vedere The Darkness II in movimento è quasi impossibile non sentire la voglia di provarlo, e ciò rende il colore la vera arma segreta del gioco.

Potete giocare la modalità Vendetta anche da soli, per la gioia di tutti i forever alone tra di voi.
I nemici non sono particolarmente svegli ma ce ne sono tanti e tutti armati pesantemente.

A dire il vero il single player includerebbe altre interessanti idee come il quad-wielding (il dual wield sembrava troppo poco per un tizio che usa serpenti di pura oscurità come armi), e la partecipazione di Nolan North (che fra poco ce lo ritroviamo pure a fare il rumore di Pac-Man), ma di questo parleremo un altro giorno, perché oggi sul tavolo c'è l'altra faccia di The Darkness II: il multiplayer.

In particolare parleremo di Vendetta, una campagna cooperativa per quattro giocatori che si svolge in parallelo rispetto alla storia vissuta da Jackie Estacado. Purtroppo in Vendetta non potrete contare sul quad-wielding, ma almeno avrete la possibilità di scegliere tra quattro classi differenti, ossia specialista in armi da fuoco, corpo a corpo, tank e curatore (poteva essere altrimenti?) e quattro armi speciali, tutte basate sui poteri di Darkness.

Le classi tuttavia non sono così palesi ma sono astutamente nascoste dietro il paravento di personaggi più stereotipati di un texano vestito da cowboy. Jimmy Wilson, uno scozzese che mostra fiero un cimitero di birre medie sulla panza, è il tank. A guardarlo così, accetta e kalashnikov a parte, sembra più il classico tipo a cui non rompere le scatole in un pub se vuole giocare a freccette al posto vostro, che non uno in grado di sconfiggere le tenebre, ma questo passa il convento.

"Vendetta è una campagna cooperativa per quattro giocatori che si svolge in parallelo rispetto alla storia di Jackie Estacado."

Shoshanna invece è una componente delle forze speciali israeliane, che ha sacrificato la sua femminilità in favore di un fucile a pompa particolarmente potente e di tutto ciò che è in grado di sparare un proiettile. Inugami è un samurai, anche se si fa fatica riconoscerlo con quella camicia rubata a un negozio di rivestimenti per divani (brutti), e ovviamente ha la sua bella katana di ordinanza, con cui affettare tutto ciò che gli si para di fronte. Infine, ecco JP Dumond, uno stregone voodoo veramente ben vestito, per il quale l'ispirazione dei Digital Extreme è abbastanza palese.

Al di là dei quattro stili di gioco differenti, ogni classe è in grado di affrontare qualunque situazione sia da vicino che da lontano. Tutti i personaggi possono scegliere se sparare con l'arma da fuoco in dotazione, usando il grilletto sinistro per mirare, o se lasciar perdere l'accuratezza e impugnare una mini-UZI in una mano e il proprio potere speciale nell'altra.

L'ascia di Jimmy Wilson è senza dubbio uno dei pezzi più interessanti del repertorio, visto che può essere lanciata con una semplice pressione del grilletto e richiamata con lo stesso tasto, come fosse un boomerang a comando. Questo vuol dire che se mancate il bersaglio all'andata, potrete comunque colpirlo al ritorno, avvicinandolo nel frattempo al raggio d'azione della vostra arma da fuoco.

Anche la spada di Inugami non è male, visto che è può essere usata sia in affondo che in sciabolata, e spesso ogni sua apparizione termina con qualche arto che vola per aria. E poi una katana è pur sempre una katana…

L'asta voodoo di Dumond, che ha tutta l'aria di una specie di grosso lecca-lecca a forma di teschio, è in grado di far levitare i nemici anche dietro i ripari, lasciandoli sospesi per aria alla vostra mercé, mentre il fucile a pompa di Shoshanna, chiamato "Braccio della notte", è semplicemente degno del mai abbastanza lodato "boomstick" di Ash, ed è in grado di far volare per aria i nemici con la sua devastante potenza.

Con la katana, quanto a carisma, non si sbaglia mai.
Nonostante l'abbondare di armi da fuoco, una bastonata sulla schiena dà sempre una certa soddisfazione.

"Ogni personaggio ha il suo talent tree dove spendere le Darkness Essence raccolte da ogni uccisione."

Ogni personaggio ha il suo classico "talent tree", dove potrete spendere le "Darkness Essence" che raccogliete da ogni uccisione, in cui troverete i familiari potenziamenti di rito a cui ormai siamo abituati, più danni, più armatura eccetera. Grazie a questa misteriosa essenza oscura potrete anche potenziare la mossa speciale di ogni personaggio, che gli garantirà per un breve lasso di tempo poteri devastanti.

Dumond può evocare un vortice che risucchierà i nemici, Inugami può bloccarli temporaneamente per eliminarli con tutta calma, Soshanna può sparare col suo temibile shotgun senza ricaricare, e Jimmy Wilson può evocare un Darkling che lo aiuti nel fare male a chi gli sta intorno.

Ovviamente le uccisioni non daranno tutte lo stesso numero di essenze, e verrà premiato chi tra di voi saprà essere particolarmente brutale o preciso in base allo stile di gioco che preferite. Quindi un headshot varrà molto di più di una semplice uccisione, e lo stesso vale per un'esecuzione corpo a corpo.

È un sistema che premia giustamente chi si prende qualche rischio e che supera intelligentemente uno dei principali rischi del gioco, ossia il fatto che l'azione frenetica e l'abitudine all'utilizzo delle armi standard fanno dimenticare i poteri speciali portando gli utenti a giocarlo come uno shooter qualunque, e vanificando dunque il lavoro dei Digital Extremes.

"Sotto la Vendetta si nasconde la solita modalità Orda, ma non c'è assolutamente niente di male in questo."

Le missioni sono brevi e toste, e di solito si basano sul riempire di nemici uno spazio abbastanza ampio, tipo un parcheggio o uno sfasciacarrozze, e sullo sbloccare l'area successiva solo dopo che ogni avversario è stato ridotto a poltiglia. Potrete anche giocare da soli ma dovrete per forza fare affidamento sui vostri amici se volete uscire vivi dalle arene più difficili, quando la semplice marmaglia lascia spazio alle creature delle tenebre che possono strapparvi le armi di mano con un semplice colpo di tentacolo. In tal caso un po' di gioco di squadra si rivelerà fondamentale…

The Darkness II svela la modalità coop in questo video.

Ogni tanto il gameplay viene variato con l'introduzione di un semplice compito da eseguire, come l'attivazione di macchinario e la sua successiva difesa, e c'è perfino una sorta di storia che scorre lungo i vari capitoli, anche se, superate le prime partite, si tratterà semplicemente di trovare tre amici per massacrare il maggior numero di nemici possibile finché non vi si chiudono gli occhi.

A voler essere pignoli, sotto sotto si nasconde la solita modalità Orda, ma non c'è assolutamente niente di male in questo. The Darkness III probabilmente non ridefinirà la vostra idea di coop, ma quando si tratta di combattimenti demoniaci affiancati da un minimo di teamwork, sembra proprio in grado di dire la sua. E poi ci sono tutti quei bellissimi colori...