The Elder Scrolls V: Skyrim
Bethesda e la ricerca dell'RPG perfetto.
Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati a completarlo al 100%, vi invitiamo a consultare la nostra soluzione completa di The Elder Scrolls V: Skyrim!
Sono ormai passati cinque anni dall'arrivo di The Elder Scrolls IV: Oblivion e l'attesa dei fan si è fatta spasmodica.
Chi negli ultimi tempi non aveva apprezzato la svolta fantascientifica presa dalla casa americana con Fallout 3, la vagonata di DLC e il relativamente recente New Vegas, deve aver masticato amaro nell'attesa di un gradito ritorno a spade, magia e lunghe cavalcate a cavallo tra ambientazioni degne della miglior scenografia tolkeniana.
Ecco quindi che ogni informazione su The Elder Scrolls V: Skyrim assume un'importanza notevole, in attesa di mettere le mani sulla versione completa che arriverà tra poco meno di tre mesi.
La prima impressione è che poco sia cambiato nel menu, completissimo, di creazione del personaggio, dove si possono scegliere decine e decine di diverse opportunità di personalizzazione. L´unica grande novitá di rilievo sta nell'impossibilità di scegliere sin dalla schermata di creazione le skill.
Una volta conclusa la creazione del proprio personaggio, la propria avventura inizia in una caverna buia e umida. La cima di un cucuzzolo ha subito attirato la nostra attenzione per la bellezza dell'ambientazione e la difficoltà del percorso, e non ci è voluto molto prima di passare all'azione. L'incontro con un gruppo di bandidos a guardia di un accampamento ha segnato infatti il primo impatto con il sistema di combattimento, e una tempesta di palle di fuoco si è alternata a una scarica di fendenti con l'ascia.
Una volta conclusa la battaglia notiamo vicino a un'ansa di un fiume una torre abbattuta. La curiosità ci porta a entrarci, anche se sappiamo che il pericolo sarà dietro l´angolo. Un poco rassicurante scheletro incatenato a una colonna (con una borsa sgualcita a suoi piedi) ci dà il benvenuto. Nella sua borsa c'è un diario, che ci racconta della sua fine: era un pescatore che, cercando di pescare in una zona "diversa" dal solito é incappato in alcuni non precisati nemici. I nemici di cui parla sono dei Necromanti, come scopriremo successivamente.
Il feeling è indubbiamente quello degli ultimi Oblivion, in cui l'alternanza tra la magia per tenere lontani i malfattori e l'uso delle armi bianche o dello scudo, sono una buona conferma di come il combattimento sia il solito mix tra tattica e riflessi che tanto ha fatto le fortune della serie. Quello che è cambiato rispetto al passato è l'introduzione delle mosse finali (decapitazioni, smembramenti e altre delicatezze assortite) apprezzabili durante i combattimenti successivi e che avremo modo di analizzare più in profondità in sede di recensione.
Una volta addentratici più in profondità nel dungeon (e dopo aver ucciso tanti nemici), scopriamo che ci sono moltissime materie prime da raccogliere. Una volta ottenuto un piccone, possiamo recuperare da alcune vene del ferro preziosissimo per forgiare nuove armature; una volta creati nuovi oggetti, la relativa skill aumenterà di conseguenza. Inoltre ad ogni livello raggiunto potremo spendere preziosi skill point nella forgiatura e scoprire nuovi tipi di armature (armature del Drago, Daedra, Ebony e chi più ne ha più ne metta).
Una gradita sorpresa é il sistema di enchanting: oltre a potere incantare ogni tipo di oggetto, sarà possibile anche disincantare gli oggetti inutili. Quante volte é successo di dover distruggere un oggetto con ottime statistiche ma ad esempio per maghi (e noi siamo dei guerrieri)? Ecco come Bethesda ha risolto il problema: un elmo con "protezione da fuoco e 100 HP" viene disincantato e si imparerà automaticamente un incantesimo che permetterà di incantare un altro oggetto con "protezione da fuoco e 100 HP". Una soluzione molto interessante! È poi immancabile la solita alchemy, con pozioni scoperte per caso ed effetti collaterali inaspettati.
Ovviamente, al termine di ogni scontro è prevista la consueta spogliazione di rito degli avversari, che ben presto si è rivelata vana: molto prima di arrivare sulla cima del monte è stato necessario fermarsi a causa dell'eccessivo peso trasportato. Ah, l'ingordigia per la rivendita di spade e armature usate!