The Elder Scrolls V: Skyrim - Dawnguard - review
Bethesda ci fa diventare i signori della notte.
L'avvento di The Elder Scrolls V: Skyrim ha scombussolato la scorsa stagione videoludica: oltre al successo incredibile, il gioco di ruolo Bethesda ha recluso milioni di giocatori e giocatrici di tutto il mondo in terre sconfinate e affascinanti, dalle quali hanno potuto liberarsi solo dopo decine e decine d'ore di gameplay.
Se in inverno avventurarsi tra le terre più settentrionali del continente di Cyrodiil poteva essere particolarmente suggestivo, non possiamo non notare che la calura estiva tenda a smorzare l'effetto scenico di Dawnguard, la prima espansione di Skyrim a raggiungere gli store virtuali, dopo tutta una serie d'interessanti patch in grado sia di sistemare molti dei problemi emersi attraversando in lungo e in largo questo sconfinato continente, sia di aggiungere piacevoli novità come il combattimento a cavallo.
Due settimane sono passate dall'uscita anglofona del gioco, necessarie per tradurre e doppiare l'enorme quantitativo di testi presenti nel gioco, ma dal 10 luglio i 500 e passa mega di Dawnguard sono disponibili su Xbox Live Marketplace, al costo di 1600 Microsoft Points. Una volta caricata l'espansione, basterà rivolgersi a una delle tante guardie sparse per il gioco o attendere un messaggero per essere indirizzati verso le nuove avventure.
Tagliamo subito la testa al toro: come quantitativo di terre da scoprire, missioni e nuovi personaggi, Dawnguard più che a Shivering Isle, la favolosa espansione di Oblivion, potrebbe essere paragonato a una nuova "gilda" che va a inserirsi all'interno del tessuto di gioco in maniera piuttosto coerente e indolore. Va comunque sottolineato come la lunghezza e la complessità dell'intreccio narrativo la pongano al di sopra dei diversi DLC che sono stati prodotti per Fallout 3 e New Vegas, rendendola una sorta di via di mezzo tra questi due diversi approcci sperimentati da Bethesda.
Le vicende ruotano intorno alla crescente attività vampiresca che si sta registrando a Skyrim: Isran, un leggendario guerriero della regione sta arruolando nuove reclute per cercare di ricostruire l'ordine di Dawnguard, nato con lo scopo di dare la caccia e sterminare i succhiasangue. Ben presto però scopriremo che c'è molto di più dietro a questo nuovo conflitto e avremo la possibilità di parteggiare per una fazione o l'altra, acquisendo eccezionali poteri e possenti armi.
"La novità principale dell'espansione è rappresentata dallo skill tree dei vampiri e dei lupi mannari"
La novità principale dell'espansione è rappresentata dallo skill tree che i vampiri e i lupi mannari avranno a disposizione per accrescere i loro poteri. Questi non funzionano in maniera classica, in altre parole usando le abilità e spendendo i punti acquisiti a ogni livello, ma avranno un sistema di crescita autonomo. I vampiri dovranno raccogliere il succo vitale dalle loro vittime, mentre i lupi mannari dovranno divorare il cuore dei cadaveri. In questo modo anche tutti coloro che hanno un personaggio cappato non vedranno precludersi l'avanzamento in queste due specializzazioni.
Se tutti coloro che hanno giocato a Skyrim conoscono già come funziona il lupo mannaro, il signore dei vampiri è una novità di Dawnguard: questo potrebbe essere considerato una versione potenziata dello status sperimentato in Oblivion, per fare un esempio. Trasformarsi nel signore dei vampiri richiederà alcuni secondi di tempo, ma vi consentirà di utilizzare formidabili poteri in grado di colpire dalla distanza. Potrete rianimare i morti, assorbire la salute degli avversari o trasformarvi in nebbia per evitare tutti i danni e recuperare energie.
Il nuovo status farà fluttuare in aria il protagonista: il punto di vista del gioco durante la trasformazione è al momento in prima persona per via di un fastidioso bug, ma è pensato per essere fisso in terza, sarà rialzato rispetto al solito, con la conseguenza di rendere fastidiosa e poco agile la navigazione all'interno degli spazi chiusi con un effetto poco elegante che farà superare porte e affini. Non capiamo come in sede di design dell'espansione non si sia deciso di agire in maniera diversa, in modo da evitare questo disagio.
"La visuale in terza persona e rialzata rende scomodo spostarsi sotto forma di signore dei vampiri in luoghi angusti"
Anche la forma appiedata del vampiro, meno potente della precedente, ma utile in alcune specifiche occasioni, avrà questo problema e vi costringerà a ritrasformarvi nella forma umana per effettuare determinate azioni con la conseguente, lunga, trasformazione per muovervi più agilmente.
Questi problemi non consentono di godere pienamente delle nuove capacità e della strepitosa sensazione di potere che esse sono in grado di donare ai giocatori, ma anzi rendono diverse sessioni piuttosto noiose, dovendo continuamente trasformarsi in forma umana, con la conseguenza di dover riselezionare ogni volta il potere corrispondente.
Non è poi possibile assegnare un tasto fisso per la trasformazione e ogni volta saremo costretti a passare dai menù per tornare sui nostri passi. C'è da dire come tutti i bachi emersi nella versione europea del gioco si spera vengano risolti in breve tempo, lasciando dietro di sé solo un vago ricordo e un po' di imbarazzo.
Dawnguard rimane comunque un acquisto obbligato per tutti gli amanti di Skyrim, desiderosi di vivere nuove affascinanti avventure e visitare un nuovo piano dell'Oblivion, magari trovando inediti shout, formidabili avversari e nuove potenti armi e armature. Sono state infatti introdotte le balestre, più potenti dei semplici archi, e le armi di classe dragonbone, più potenti che quelle daedriche.
Per quanto riguarda la longevità dell'avventura possiamo dire che questa si divide in due tronconi separati già dopo pochi istanti, consentendo di raddoppiare la durata dell'espansione nel caso in cui vogliate vivere la storia dai due punti di vista contrapposti. Questi, infatti, saranno piuttosto differenti, soprattutto per quanto riguarda la composizione delle missioni secondarie, nonostante condividano lo scopo finale e i luoghi visitati.
"La natura stessa di espansione non consente a Dawnguard di rivoluzionare il gameplay o l'estetica del gioco"
La natura stessa di espansione non consente a Dawnguard di rivoluzionare il gameplay o l'aspetto estetico del gioco ma grazie ad alcuni scorci piuttosto ispirati e a riuscite scelte cromatiche, l'ultima fatica Bethesda riesce ad appagare anche coloro che di Skyrim hanno fatto la loro seconda casa.
Nonostante questo, era auspicabile una migliore pulizia del codice di gioco, poiché troppo spesso s'incorre in qualche piccolo rallentamento o qualche bug, che vanno a rovinare l'esperienza. Questi aspetti, uniti alla sbagliata impostazione della trasformazione in vampiro, troppo scomoda e lenta da usare soprattutto negli spazi chiusi, rovinano il godimento di questa nuova affascinante storyline e la fruizione dei nuovi poteri. Dawnguard rimane comunque un acquisto più che obbligato per tutti i fan del gioco Bethesda, ma abbiamo la sensazione che, con qualche semplice accorgimento, questa espansione avrebbe potuto essere migliore.
Piccola nota a margine: abbiamo dovuto aspettare diversi giorni per l'adattamento ma ne è valsa la pena. Il doppiaggio continua a essere di qualità, soprattutto considerata la mole di lavoro che gli artisti hanno dovuto affrontare. Non sono state ancora rivelate le date della versione Playstation 3 e di quella PC, ma speriamo che questa volta non abbiano bisogno di settimane aggiuntive per giungere in Italia e soprattutto arrivino già ripulite dai tanti errori che stanno emergendo in queste ore.