The Last Of Us - prova
Abbiamo provato il primo horror firmato Naughty Dog!
Avvolti dalla comodità di un divano in pelle, seduti a poca distanza da un enorme televisore marchiato Sony, stringiamo il pad tra le mani e spegniamo le luci. Il gesto successivo è scontato ma importantissimo: premiamo start e la PlayStation3 inizia a caricare The Last of Us, il nuovo gioco di Naughty Dog, ronzando nell'oscurità.
Ci ritroviamo lungo un'indefinita strada di Boston insieme alla nostra barba incolta, circondati da scricchiolanti grattacieli ripiegati su se stessi, proprio come se si inchinassero al nostro passaggio e come per dire "bravi, siete ancora vivi, avete ancora una possibilità e vi conviene giocarvela bene".
Paura? Certo, ma non di quei ruderi. Ci è crollato addosso il mondo intero, cosa saranno trenta piani di cemento armato e vetri? Pochi passi più avanti e arriva la pioggia. Cascate d'acqua iniziano a riversarsi in strada scivolando dalle macerie, formando enormi pozze sul terreno sconnesso. Procediamo lentamente ma senza mai fermarci davvero. Riprendere fiato è fuori discussione, un'ondata di Runner potrebbe trovarci e farci a pezzi in pochi secondi. I tre colpi di Magnum che ho in tasca non basterebbero, se non per farla finita e mandare al diavolo una volta per tutte questo incubo che è diventa la mia... la nostra vita.
Sono passati venti anni dall'inizio della pandemia e solo pochi giorni da quando io e Tess abbiamo portato la piccola Ellie fuori dalla zona di quarantena. La nostra missione è portare la bambina dall'altra parte del continente ma ora come ora non so nemmeno se riusciremo a superare il prossimo chilometro.
"Ci ritroviamo lungo un'indefinita strada di Boston, circondati da scricchiolanti grattacieli ripiegati su se stessi"
Ci avviciniamo a un palazzo la cui entrata è sprofondata alcuni metri sotto il viadotto: potrebbero esserci munizioni e altre cose utili all'interno, e percorrendo quelle enormi stanze non sarà difficile trovare anche un passaggio che ci permetta di oltrepassare il dislivello. Il primo piano sembra essere stato depredato già centinaia di volte ma poco più avanti una porta socchiusa rivela un tesoro: forbici, del nastro isolante, una manciata di proiettili e della garza. Individualmente sembrano servire a poco ma combinandoli tra loro più avanti potrei riuscire a tirar fuori qualcosa di utile. Fino a quando c'è spazio, meglio tenerete tutto nello zaino.
Mentre Ellie e Tess proseguono per la grande sala più avanti, al cui interno sono cresciuti persino degli alberi, decido di scendere in un grande buco sul pavimento. Mi ritrovo in un corridoio desolato quando improvvisamente noto uno strano rumore, forse da due stanze più avanti: una figura si muove nell'oscurità! Cerco di puntargli addosso la torcia, per capire se iniziare a correre o sfoggiare un sorriso, ma le batterie si esauriscono lasciandomi in balia del mio respiro, solo il mio respiro e quello strano rumore. C'è nessuno?
Avanzo, sfondo una porta e questa volta la fortuna gira a mio favore: in un cassetto trovo batterie e altri proiettili. Continuo, illuminando questa volta la strada verso quel rumore, impossibile, fastidioso. Della stanza in cui mi trovo partono tre corridoi, quale sarà quello giusto? Ancora un passo e da dietro la colonna lo vedo: è un Clicker! Sono uomini, infetti al punto da essere completamente ciechi, ma il loro udito compensa, come la loro ferocia. Sulla loro pelle le spore del Cordyceps Virus hanno fatto crescere degli ammassi che ricordano grossi funghi, e bisogna stare molto attenti se si vuole sopravvivere.
"Con alcune cianfrusaglie raccolte durante il viaggio e un pezzo di legno assemblo una mazza abbastanza letale"
Con alcune cianfrusaglie raccolte durante il viaggio e un pezzo di legno assemblo una mazza abbastanza letale. Nel farlo cerco di non provocare alcun rumore, di fare piano trattenendo anche il fiato. E poi ci provo, m'incammino lentamente dietro le sue spalle e mentre provo a metterlo fuori gioco con un colpo di mazza ben assestato, un Runner mi vede e inizia a urlare, correndomi contro con tutta la forza nella sua gambe, spingendo la testa in avanti affamato, dilaniato e orribile.
Tiro fulmineamente la pistola fuori dalla fondina facendo cadere la mazza: un colpo finisce sul soffitto e con il secondo lo centro in piena testa ma... non basta! Ancora due colpi ed è fuori gioco ma oramai il Clickers, o meglio, i Clicker visto che nel frattempo sono diventati due, procedono a grandi falcate verso l'origine dello sparo. Ellie e Tess entrano nella stanza: la prima cerca di aiutarmi sparando a sua volta contro le creature ma oramai è troppo tardi...
Questa versione di Last of Us terminerà dieci minuti dopo, mentre una folla di infetti è in procinto di afferrarci le caviglie proprio sulla soglia della salvezza. Riaccendiamo la luce, ci stropicciamo un po' gli occhi e iniziamo a riflettere su ciò che abbiamo appena visto, sentito e giocato.
"The Last Of Us è esattamente il contrario di Uncharted, almeno per quel che siamo riusciti a vedere"
The Last Of Us è esattamente il contrario di Uncharted, almeno per quel che siamo riusciti a vedere. Laddove nei panni di Nathan Drake avremmo saltato un crepaccio, sparato a due cattivi per poi scappare da una basilica in fiamme, in The Last Of Us siamo chiamati a un approccio più riflessivo, cauto.
E per me è stata una grande sorpresa perché in un gioco del genere era proprio il ritmo a perdifiato degli ultimi titoli Naughty Dog a spaventarmi. E invece il team californiano ha sfoggiato due palle giganti e ha rallentato l'azione, disegnando livelli che respirano e non hanno nulla di teleguidato.
Ellie e Tess non ti camminano davanti usando il naso come una bussola, puntando verso la direzione giusta, ma si comportano realisticamente, spesso prendendo coraggio per esplorare per conto loro l'area. La sensazione che se ne trae è quella di sentirsi davvero dispersi, senza sapere esattamente dove andare, tra mille stanze e anfratti che potrebbero nascondere dei nemici come dei preziosissimi oggetti che ci permetteranno di sopravvivere la prossima volta che ne avremo bisogno.
La curiosità di scoprire come sarà il gioco nella sua interezza ci sta mangiando dentro, perché nel segmento provato sembra davvero tutto al posto giusto. Ci sono pochi oggetti in giro, pochi proiettili, ma la possibilità di costruirsi armi e kit del pronto soccorso con la roba raccolta ve ne farà fare di conseguenza un grande uso. Il The Last Of Us che abbiamo provato (una piccola parte di una versione non completa) è un gioco che ti fa sentire costantemente con l'acqua alla gola.
"The Last Of Us è un gioco che ti fa sentire costantemente con l'acqua alla gola"
Nel frattempo, tra momenti di relativo relax e cuori che schizzano improvvisamente in gola, ci si gode il solito stile dei Naughty Dog, fatto di una grafica senza pari e di un impianto sonoro che farà tremare chiappe e pareti. Una produzione tanto ricca che solo pochissimi studi possono permettersi, e ancora meno sanno sfruttare in questo modo.
I tre personaggi principali sono molto meno stilizzati del cast di Uncharted, interagiscono tra di loro non come in un action movie, ma come in un vero horror d'altri tempi. Gli scontri a fuoco da noi vissuti, che potranno essere evitati con un interessante porzione stealth, si sono rivelati subito intensi, divertenti, e non castrano il giocatore, non lo inchiodano in una posizione, ma gli permettono grande libertà di manovra grazie anche a un level design che promette faville in termini di gameplay e divertimento.
Abbiamo avuto la (s)fortuna di incontrare solo due tipi di infetti (non sono zombie!) e le loro pecualiri caratteristiche hanno creato un bel pò di gameplay emergente, ovvero casuale, che è possibile trovare solo nei migliori giochi. Un cattivo che ci vede benissimo e che ti corre dietro, e un altro cieco ma capace di uccidere con un colpo solo... beh, provateci voi a uscirne vivi! E da quel che abbiamo capito ci saranno molte altre aberrazioni pronte a mangiarci vivi. Se considerate poi che assemblare oggetti e utilizzare i medikit richiederà di inginocchiarci e toglierci lo zaino, e che tale azione non metterà in pausa il gioco... wow, qui qualcuno rischia di fare un bel centro pieno.
I giochi troppo facili hanno stufato? The Last Of Us potrebbe essere la risposta Naughty Dog a questo annoso trend. Ecco, da adesso in poi potremmo cominciare a sbilanciarci, farci prendere dall'entusiasmo da quel poco che abbiamo potuto giocare. Forse è davvero meglio fermarci qui.
The Last Of Us uscirà, naturalmente in esclusiva PlayStation3, in pieno giugno (forse il 18).