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The Showdown Effect - review

La vecchia scuola sa ancora il fatto suo.

Dopo esserci fritti il cervello tentando di memorizzare tutte le varie combinazioni di elementi in Magicka, titolo che i ragazzi di Arrowhead ci hanno proposto qualche tempo fa, è giunto il momento di scoprire come se la sono cavata con The Showdown Effect, un brawler game visto a modo loro.

Portare aria nuova in questo genere non è semplice. Ne abbiamo visti ormai di tutti i colori e anche quelli che potevano funzionare, per un motivo o per l'altro sono finiti nel dimenticatoio forse troppo in fretta. Se però mescoliamo all'idea di base un design accattivante e delle idee divertenti, ecco che forse possiamo trovarci tra le mani un prodotto che sa un po' meno di vecchio.

The Showdown Effect non è il classico brawler game al quale siamo abituati. Le mappe sono grandi e complesse, piene di oggetti che potremo raccogliere e scagliare contro i nostri avversari, e non mancano ascensori e teletrasporti utili a fuggire dai nemici assetati di sangue.

Attendo il mio nemico, pronto a scagliargli la mia spada sul muso.

Se poi combiniamo bizzarre caricature di personaggi dei film degli anni '80 con costumi di tutti tipi, armi per tutti i gusti, sangue a fiotti e una colonna sonora rock di tutto rispetto, non possiamo che avere un prodotto che ci terrà incollati allo schermo, magari in compagnia dei nostri amici, nel tentativo di portare a casa la vittoria svuotando in faccia ai nemici interi caricatori o, perché no, dividendoli in due con l'aiuto di enormi spade.

"The Showdown Effect non è il classico brawler game al quale siamo abituati"

La struttura di gioco è molto semplice, con inseguimenti frenetici lungo tutta la mappa alla ricerca di avversari da trucidare, e portare a casa la pellaccia non sarà semplice sia per la fragilità dei personaggi sia per la visuale di gioco ridotta, peraltro voluta cosicché sia ostico individuare gli avversari e quindi impossibile studiare una strategia sempre funzionale.

Le modalità nelle quali potremo dilettarci sono quattro e oltre al classico tutti contro tutti, dove vince ovviamente il giocatore con più uccisioni all'attivo, sono presenti altre tre modalità alquanto interessanti. La prima è l'eliminazione a squadre con il timer di respawn, in cui non conta il numero di uccisioni essendo che per poter trionfare dovremo annientare totalmente la squadra avversaria. In pratica, dopo essere stati uccisi, dovremo attendere qualche istante prima di rientrare in gioco e ciò potrebbe dare la possibilità agli avversari di annientare totalmente i nostri compagni.

Ho fatto una brutta fine..

La seconda modalità è invece The Expandables, in cui un team sarà appunto impostato come Expandables e ogni volta che si morirà il timer di rinascita verrà aumentato di 10 secondi, mentre gli avversari ricompariranno più velocemente ad ogni uccisione compiuta. L'ultima tipologia invece è il One Man Army, in pratica uno solo contro tutti gli altri giocatori, una sfida niente male. Tutte le modalità sono divertenti e hanno i loro punti di forza anche se al momento va per la maggiore il classico Deathmatch.

"La struttura di gioco è molto semplice, con inseguimenti frenetici alla ricerca di avversari da trucidare"

In The Showdown Effect è inoltre attivo un sistema di crediti. Giocando accumuleremo moneta virtuale per sbloccare nuove armi, costumi e personaggi, con valenze puramente estetiche. Questi oggetti sono anche acquistabili con valuta reale ma, per l'appunto, non garantendo alcun vantaggio in-game non dovremo preoccuparci se qualcuno vuole spendere la paghetta settimanale per acquistare la sua skin preferita.

Tirando velocemente le somme, come detto anche in precedenza questo prodotto dà respiro a questa categoria forse un poco stantia. L'introduzione di alcune meccaniche divertenti, il fatto che si prenda in giro da solo e la frenesia degli scontri, rappresentano un lato positivo di The Showdown Effect. Anche alcune modalità, pur non essendo del tutto innovative, hanno il loro lato coinvolgente e non vengono mai a noia, inoltre il prezzo fa sì che con una spesa minima ci si possa regalare numerose ore di divertimento.

Vediamo il trailer di The Showdown Effect.

Purtroppo al momento le mappe sono poche, soltanto quattro, cosa che per un gioco votato al solo multiplayer non aiuta, e sebbene non dubitiamo che presto ne verranno introdotte delle altre attraverso dei DLC, al momento ciò potrebbe far storcere il naso a molti. Detto ciò The Showdown Effect resta comunque un gioco da provare, magari approfittando di futuri sconti.

7 / 10
Avatar di Thomas Guidetti
Thomas Guidetti: Borgomanerese di nascita, Gattinarese nel cuore. Uno zio malvagio ha rubato due braccia all'agricoltura regalandogli un Master System tanti anni fa.

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