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Thief - prova

Gettano le persone nella disperazione e poi chiamano me ladro!

Milano - Nonostante la crisi in cui versa, va dato atto a Square Enix di essere uno dei publisher giapponesi più propositivi e aggressivi sul mercato occidentale. Merito dell'appeal che la serie di Final Fantasy si è guadagnata sin dai tempi della PlayStation, ma è soprattutto grazie all'acquisizione di Eidos, sviluppatore che può contare tra le proprie fila brand riconosciuti ed amatissimi come Hitman, Deus Ex e Tomb Raider. Dopo gli ottimi reboot di queste tre serie, Eidos ha pensato fosse arrivato il momento di mettere mano anche a Thief, amatissimo stealth targato 1998.

A distanza di nove lunghissimi anni dall'ultimo capitolo, Garrett tornerà in azione in una Città ancora più corrotta ed oscura di quella che ricordavamo. Il nuovo Thief non vuole essere né un reboot della serie classica, né il prosieguo di quella storia, anche se Garrett, il protagonista, sarà un ladro già affermato, anzi il Gran Maestro, che non ruba più per vivere, ma vive per rubare.

Gli sviluppatori vorrebbero proporre qualcosa di nuovo che possa piacere ai nuovi giocatori riavvicinatisi al genere stealth grazie a prodotti del calibro di Dishonored e Hitman, senza però, ovviamente, scontentare i fan classici, riproponendo situazioni, ambientazioni e personaggi già conosciuti.

Ed è proprio sull'atmosfera che il team di Eidos Montreal sta lavorando alacremente per scassinare i nostri cuori, dipingendo un mondo oscuro, corrotto, freddo, nel quale la povertà e la disperazione dilagano. Nonostante le chiare analogie con la situazione attuale, nell'universo di Thief avrete a disposizione molti più elementi e molte più capacità per cercare di farvi giustizia da soli, oltre che per ottenere fama, gloria e potere grazie alle vostre abilità.

La struttura di gioco ricorda molto da vicino quella di Dishonored: avremo a disposizione parti di città da esplorare liberamente, unite da pochi passaggi che corrispondono solitamente ai caricamenti della nuova area. Partendo dalla torre dell'orologio, la dimora di Garrett, piomberete direttamente sui tetti della città e da qui potrete seguire liberamente l'ordine delle missioni preferito.

Inizialmente, però, dovrete far visita a Basso, una delle poche connessioni tra il Maestro dei ladri e il resto del mondo, un ricettatore dei bassifondi che vi commissionerà diversi interessanti lavoretti con i quali riprendere l'allenamento perduto. Inoltre tra i servigi offerti dai suoi soci in affari vi è anche una comoda rivendita di simpatici gingilli come delle pinze con le quali aprire delle cassette di sicurezza e dardi di ogni genere e foggia.

Nonostante l'obiettivo sia sempre più o meno lo stesso, arraffare cose preziose, il modo in cui raggiungeremo il bottino sarà diverso a seconda della missione. Una volta dovremo abbattere una cassa sospesa dal cielo per poter raggiungere un parapetto più alto, quella dopo trovare la centralina che disattiva l'allarme di una stanza ed aprirla grazie agli strumenti comprati da Basso, un'altra volta abbiamo dovuto usare una freccia con attaccata una corda per arrampicarci in alto o semplicemente abbiamo dovuto trovare il lungo percorso che portava all'agognata finestra tra piattaforme sospese, tettoie e salti nel vuoto.

Muoversi tra un appiglio e l'altro sarà piuttosto semplice, dato che basterà premere un tasto per vedere Garrett correre da un appiglio al successivo o arrampicarsi automaticamente, grazie ad un sistema molto simile a quello sperimentato in Assassin's Creed che si dimostra funzionale anche in prima persona.

La missione bonus The Bank Heist riservata ai preordini del gioco.

La struttura di gioco ricorda molto da vicino quella di Dishonored.

Una volta entrati nella stanza dovremo cercare l'artefatto indicato da Basso che, ovviamente, sarà ben celato all'interno della stanza. In questo modo dovremo controllare dietro le cornici di ogni quadro alla ricerca di un interruttore nascosto o mettere a soqquadro una casa per trovare indizi celati in ogni dove, magari anche dentro un armadio.

Saltuariamente ci imbatteremo in qualche semplice puzzle necessario o per aprire una cassaforte o per scovare un indizio, utile a spezzare il ritmo dell'avventura.

A facilitare nelle operazioni ci sarà il Focus, un'abilità assolutamente opzionale, gli sviluppatori ci tengono a sottolineare questo punto, grazie alla quale evidenziare tutti gli elementi focali di un livello, come per esempio gli oggetti di valore, i punti in cui potrebbe esserci nascosto qualcosa o le eventuali guardie presenti. Chi non vorrà usarlo potrà sempre esplorare tutta la casa alla ricerca dell'obiettivo o muoversi furtivamente da un'ombra all'altra, spiando oltre gli angoli alla ricerca di eventuali presenze ostili.

Per rendere più chiara la meccanica principale del gioco, ovvero lo stealth, gli sviluppatori hanno deciso di arricchire l'interfaccia con una sfera cangiante. All'ombra sarà ovviamente scura, mentre diventerà improvvisamente bianca se andrete alla luce con il rischio di essere scoperti. Infatti, nonostante l'abilità con le armi e il fantasioso equipaggiamento, non sarà saggio farsi prendere allo scoperto da un drappello di guardie armate, dato che basteranno pochi colpi per mettere K.O. Garrett.

Dalla torre dell'orologio Garrett organizzerà tutte le sue missioni.

In queste situazioni la fuga si potrebbe rivelare l'arma migliore anche perché l'agilità di Garrett e la sua capacità di mimesi gli consentiranno di sparire in un batter d'occhio. Durante la nostra prova l'intelligenza nemica ha contribuito a rendere la nostra abilità di fuga leggendaria, per via di una certa legnosità dei nemici nel trovare la strada giusta per raggiungervi e una scarsa reattività.

A facilitarci nelle operazioni ci sarà il Focus un'abilità assolutamente opzionale

Con molta probabilità è tutto legato al basso livello di difficoltà settato dagli sviluppatori per consentire ai giornalisti presenti di procedere nell'avventura senza troppi problemi. Comunque rimangono ancora diversi mesi di lavoro nei quali tutti questi elementi possono essere sistemati. Ricordiamo, infatti, che il gioco è previsto a febbraio 2014 su PC, Xbox One, 360, PlayStation 4 e PS3.

Un altro elemento da verificare è la complessità del mondo di gioco. Gli sviluppatori di Eidos Montreal hanno fatto un sensazionale lavoro di caratterizzazione della Città, del periodo storico e del character design che poi, nella demo mostrataci, si perdeva leggermente per via di larghe porzioni di mappa deserte e di diversi elementi non interattivi. Tutto ciò limitava un po' il numero di percorsi e di approcci disponibili oltre che l'immersività nell'universo di gioco.

Dal punto di vista tecnico abbiamo già sottolineato l'ottimo lavoro di design e caratterizzazione, che con i suoi toni cupi e le strane architetture compensa una conta ed una complessità poligonale non sensazionale.

Square Enix pubblica il primo video di gameplay di Thief.

Questi ultimi elementi potrebbero essere legati alla volontà di Eidos di portare Thief anche sull'attuale generazione di console, scelta che per forza di cose ha posto dei limiti di memoria e di spazio di archiviazione che Xbox One e PS4, figuriamoci il PC, non dovrebbero avere.

Il lavoro del suo team ha provato a mantenere inalterate le caratteristiche della serie attualizzandole al moderno mercato dei videogiochi.

Nulla da dire per quanto riguarda il comparto audio, composto da buoni arrangiamenti e un doppiaggio in lingue inglese di livello. Halifax non ha ancora i dettagli per quanto riguarda la localizzazione, ma per produzioni di questo tipo non dovrebbero esserci sorprese negative.

Il producer del gioco, Joe Khuory, ha voluto oltretutto rassicurare i fan dei vecchi capitoli, sostenendo che il suo lavoro e quello del suo team è stato rivolto principalmente nel provare a mantenere inalterate le caratteristiche della serie attualizzandole al moderno mercato dei videogiochi, ovvero implementando alcuni elementi di gameplay che si sono sviluppati negli ultimi anni. Thief rimane comunque uno stealth puro che può essere portato avanti senza dover combattere furiosamente. Al tempo stesso hanno cercato di rendere più morbido l'approccio per coloro poco inclini alla segretezza, dandogli uno strumento come il Focus per semplificare lo scassinamento delle serrature o per individuare i nemici o gli elementi utilizzabili.

Basso è l'unico contatto tra Garrett e il mondo esterno.

Dal nostro hands-on poi mancava una parte fondamentale della nuova produzione, ovvero la trama. Dai trailer mostrati finora sembra che gli sviluppatori abbiano lavorato duramente per ricreare un universo di gioco coeso e potente nel quale Garrett si muoverà con sicurezza e agilità alla ricerca della radice del male di quel tempo. A nostro avviso sarà su questo elemento che si giocherà la riuscita o meno di Thief, ovvero sulla capacità degli sceneggiatori di rapire il giocatore e calarlo nelle scure vesti del Maestro dei ladri.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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Thief

iOS, PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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