Twisted Metal - review
Ridi pagliaccio... e combatti!
È passato quasi un ventennio dal mio ultimo Twisted Metal, il capostipite della serie, che giocai sull'originale PlayStation. Mi piacque parecchio e fu compagno di parecchie sfide notturne insieme ai miei amici. Nonostante ne avessi conservato sempre un bel ricordo, non saprei dire perché ho poi mancato tutti i capitoli successivi, compreso quel "Black" di cui tutti hanno sempre parlato benissimo.
Sono quindi tornato alla serie in questa occasione, in tempo per vedere se l'onnipresente David Jaffe si ricorda ancora di come si realizza un gioco di qualità. Dopo tante parole, tanti interventi su Twitter e tanti proclami durante le interviste, è giunto infatti il momento di capire se valeva davvero la pena attendere un titolo che in molti hanno bollato come "vecchio" ancora prima di poterci mettere occhi e mani sopra.
Partiamo dal principio, ovvero, che cos'è Twisted Metal? Trattasi di un gioco di combattimenti su veicoli, ovviamente armati fino ai denti (pardon, ai semiassi), all'interno di arene più o meno distruggibili e con protagonisti alcuni personaggi che sembrano essere stati partoriti dopo un bizzarro matrimonio tra Tim Burton e Terry Gilliam.
La formula di questo nuovo capitolo PS3 è rimasta la stessa, identica che ci accompagna ormai da quel lontano 1995. Con la scusa di un "simpatico" torneo tra gente per bene, una vasta schiera di pazzoidi scende in campo con bizzarri mezzi, con lo scopo di eliminare tutti gli altri utilizzando qualsiasi mezzo... qualsiasi!
La prima cosa che salta all'occhio è che la "portata" di questo gioco è nettamente superiore rispetto a quella dei suoi predecessori. La maggior potenza dell'hardware su cui gira ha permesso al team di David di allargarsi nelle dimensioni di quasi tutti gli aspetti del gameplay, dalle arene all'interazione con gli ambienti.
La quantità di veicoli disponibili è stata ampliata con dei nuovi arrivi, alcuni dei quali sono anche in grado di attaccare dall'alto. La priorità degli scontri, fortunatamente, rimane l'eliminazione fisica degli avversari "a terra", ma la quantità di tecniche di distruzione è notevolmente superiore, a tutto vantaggio della varietà di gioco.
Ovviamente tale diversificazione ha richiesto un gran lavoro di bilanciamento da parte del team di sviluppo, che non sempre è stato fatto a regola d'arte. Alcuni personaggi sono ancora troppo più forti di altri, cosa che rende gli scontri in multiplayer (specialmente online) abbastanza monotematici. Quasi sempre, per dirla in maniera semplice, vi troverete ad affrontare gli stessi 4 o 5 protagonisti, con tutti gli altri relegati al ruolo di comprimari a disposizione dei giocatori più inesperti o arditi.
"Ogni mezzo differisce dagli altri non solo per le armi a disposizione ma anche per la pesantezza nei movimenti"
Ogni mezzo differisce dagli altri non solo per le armi a disposizione, ma anche per la pesantezza nei "movimenti". Non siamo ai livelli di un Motorstorm ma le differenze si fanno comunque notare. A prescindere dalla scelta effettuata, il sistema di controllo si dimostra comunque molto efficace e preciso nelle sollecitazioni, anche in mezzo al caos più assoluto.
I "livelli" disponibili sono, per il discorso fatto poco fa, nettamente più grandi rispetto a quelli visti nei precedenti Twisted Metal... e ci sembra il minimo, verrebbe da dire, visto il cambio di hardware. Oltre che grandi, però, le arene in cui vi ritroverete a combattere offrono anche un'interattività notevole, al punto da poter essere addirittura definite "evolutive".
È proprio la mutevole morfologia di ogni partita che rende questo gioco davvero divertente, nonostante una formula di base piuttosto semplice e potenzialmente ripetitiva. Non sarebbe fantastico se anche gli stage della modalità Orda di Gears of War cambiassero a seconda delle azioni compiute durante le battaglie o in base ad eventi pre-definiti? Il risultato finale è quello di ritrovarsi in un luogo che, per quanto simile a quello in cui si è iniziato a giocare, offre man mano nuovi stimoli e possibilità alle competizioni.
Gli ostacoli inseriti dagli sviluppatori offrono infatti vari spunti tattici agli scontri, che altrimenti sarebbero decisamente più banali. Palle chiodate, piscine di lava, pavimenti elettrificati, ballatoi pericolanti e altre amenità simili garantiscono quel pizzico di thrilling in più che non guasta mai.
"Per quanto riguarda le armi a disposizione siamo su terreni già battuti e le vere novità sono poche"
Per quanto riguarda le armi a disposizione, siamo su terreni già battuti e le vere novità sono poche. Ogni veicolo ha un attacco speciale, che una volta utilizzato si ricarica col tempo. Sono disponibili anche altri poteri secondari, che a seconda della situazione o del personaggio possono offrire vantaggi decisivi. Che ne dite, ad esempio, di poter bloccare i movimenti di un avversario proprio quando questo si trova a distanza utile dalle vostre armi? Come se non bastasse, ulteriori giocattoli da distruzione vengono di tanto in tanto gettati nelle arene, cosa che favorisce notevolmente l'aspetto "esplorativo" del gioco.
Il bilanciamento delle armi, a differenza di quello dei mezzi descritto poco fa, mi è sembrato più raffinato e attento. Missili e proiettili che colpiscono più facilmente il bersaglio (come quelli "a ricerca") fanno decisamente meno male di quelli che richiedono una mira più precisa e anche la quantità disponibile varia a seconda della potenza. Nel corso delle battaglie è possibile portare svariate armi contemporaneamente e cambiarle facilmente in corsa, ma questa è una caratteristica che Twisted Metal si porta dietro ormai da tempo.
Devo ammettere che inizialmente di tutto questo non avevo capito granché. Le prime partite sono state piuttosto caotiche, anche grazie alla velocità e alla fluidità con cui tutto si muove su schermo. I 60fps si vedono tutti e solo sporadicamente mi è capitato di assistere a dei cali del frame rate. La qualità del gioco, naturalmente, è destinata a migliorare quando si iniziano a conoscere meglio le mappe e le potenzialità del veicolo scelto.
A tal proposito i mezzi a disposizione non sono più legati al loro possessore originale come in altri capitoli. È infatti possibile abbinare qualsiasi personaggio a qualsiasi bolide e se questo, da una parte, peggiora il grado di affezione che si può provare per una particolare "combo", dall'altra migliora enormemente le possibilità di personalizzazione.
La modalità Storia, che fa da apri-pista per le opzioni di gioco, è caratterizzata da un roboante alternarsi di scontri e filmati in puro stile Twisted Metal, che culmina in divertenti e appassionanti combattimenti con i giganteschi boss. Il livello di difficoltà tende a crescere con una curva regolare e arriva a livelli piuttosto alti, senza però mai sfociare nella frustrazione grazie anche a un sistema di "checkpoint" ben congegnato.
"Nello Story Mode è stata inserita una novità che il sottoscritto ha gradito particolarmente, ovvero le gare"
A proposito di checkpoint, proprio nello Story Mode è stata inserita una novità che il sottoscritto ha gradito particolarmente, ovvero le gare. In un gioco che fa della distruzione e del confronto fisico con gli altri partecipanti i suoi ingredienti quasi esclusivi, trovare di tanto in tanto alcune competizioni "classiche" nelle quali bisogna arrivare primi piuttosto che rimanere vivi è una piacevole sorpresa. Una sorta di Mario Kart estremo come pochi altri, insomma...
Il premio finale di tante e tali fatiche è rappresentato da un tris di finali differenti, sui quali ovviamente preferisco non dirvi nulla per due motivi. Per prima cosa non voglio rovinarvi eventuali sorprese e in seconda battuta... ne ho visto solo uno, quindi fatemi sapere come vanno a finire gli altri! Sappiate inoltre che la modalità Storia può essere anche affrontata insieme ad un altro giocatore in co-op, quindi trovatevi subito un amico con cui giocare!
Le opzioni disponibili comprendono una miriade di modalità competitive, tra cui anche i classici Deathmatch e Team Deathmatch fino a 16 giocatori. Altre varianti sono rappresentate dalle modalità Hunted (singola e in team) nelle quali tutti devono cercare di eliminare uno dei partecipanti. Chi ci riesce diventa a sua volta la preda e deve cercare di sfuggire ai cacciatori. C'è poi la modalità a squadre Nuke, in cui i due gruppi si alternano in attacco e difesa in una versione più particolare, e violenta, del consueto "Cattura la Bandiera".
Purtroppo il test delle opzioni multiplayer online è stato quello in cui ho riscontrato i maggiori problemi, soprattutto per quanto riguarda la connessione alle partite, che tende a "sbatterti fuori" fin troppo frequentemente. Sono problemi già noti, a cui Jaffe e soci stanno già cercando di porre rimedio, molto probabilmente con una patch che sarà disponibile dal giorno di lancio, ma è comunque mio dovere sottolinearli.
Devo confessare che all'inizio anche io ero tra quelli pronti a distruggere questo gioco, un po' per colpa del suo creatore (Jaffe non mi è mai stato particolarmente simpatico) e un po' perché ero quasi sicuro che dopo tante trombe suonate, il risultato finale sarebbe stato mediocre. Non è andata così. Anche in questo affollato periodo di uscite, Twisted Metal merita notevole considerazione e se gli ultimi tasselli dovessero andare al loro posto grazie alle suddette correzioni, allora l'acquisto potrebbe diventare quasi obbligatorio.