Unit 13 - review
L'erede di SOCOM arriva su PlayStation Vita.
Unit 13 è uno sparatutto in terza persona senza compromessi e senza spunti particolarmente originali, proprio come lo erano i SOCOM sviluppati dallo stesso team di sviluppo. Questa apertura potrebbe essere vista da alcuni di voi come una sorta di accusa, ma ha un'accezione tutt'altro che negativa, potete credermi.
Non c'è quasi nulla in questo gioco che non sia già stato visto in altri, ma ogni suo aspetto è stato fortunatamente curato per essere gustato anche dai palati più critici. L'unica, leggera variante al classico gameplay a cui questo team di ha abituati è una componente stealth un po' più accentuata, che premia i giocatori più silenziosi e si rispecchia in missioni appositamente dedicate a questo stile di gioco.
A proposito di missioni, il team di sviluppo ha scelto di dare una struttura piuttosto particolare alla modalità single-player di Unit 13. Piuttosto che mettere insieme una storia unica, che lega le fasi di gameplay con filmati d'intermezzo, il tutto si presenta come una serie di stage nei quali è necessario portare a termine svariati obiettivi.
Come accennato, tali missioni sono divise in categorie che ne contraddistinguono sia la tipologia che la durata. Il primo genere è anche il più semplice, almeno all'inizio, e viene chiamato "Azione Diretta". In queste non bisogna fare altro che quello che ci viene richiesto, senza rispettare particolari regole se non quella di arrivare vivi alla fine.
Ci sono poi le missioni "Incognito", nelle quali, come il nome stesso suggerisce, è obbligatorio non farsi vedere da nemici, telecamere e così via. Nel caso questo accada si deve eliminare velocemente la minaccia o si sarà costretti a ricominciare da capo. Le missioni "Limite" vanno invece completate prima che il timer arrivi a zero, mentre le "Elite" non hanno checkpoint e non prevedono la rigenerazione dell'energia... insomma, roba da veri duri.
Per ognuna di queste missioni il gioco suggerisce l'agente più adatto tra quelli disponibili (Infiltrato, Armiere, Incursore, Tecnico, Commando, Cecchino), ma è comunque possibile selezionarne un altro. Personalmente non lo consiglio visto che lo scopo finale è ottenere un punteggio e una valutazione alta e riuscirci con altri tipi di personaggi è decisamente più arduo. Naturalmente se vi piacciono le sfide difficili, siete invitati a provare...
"Unit 13 è uno sparatutto in terza persona sviluppato dallo stesso team di SOCOM"
Ogni volta che si porta a termine con successo uno stage in modalità Agonistica, l'unica disponibile inizialmente, è possibile giocarlo nuovamente in modalità Dinamica. Questa, a differenza della prima, prevede punti d'ingresso e obiettivi casuali, ma non prevede una valutazione finale.
C'è poi la modalità Bersagli Primari, composta da una serie di missioni speciali (e ovviamente più difficili) che vengono sbloccate ottenendo un numero sufficiente di stelle in singolo. Le prime si rendono disponibili con sole 20 stelle, mentre per quelle più avanzate si arriva anche a 180. Tali missioni possono essere condivise con i giocatori che si trovano nelle nostre vicinanze grazie all'applicazione Near.
Alla luce di tutto questo, il single-player di Unit 13 può dirsi più che soddisfacente, sia dal punto di vista del gameplay che per quanto riguarda la longevità, grazie anche alla presenza di classifiche mondiali che incentivano a migliorare tempi e prestazioni. Ma che dire invece del multiplayer?
Purtroppo per ora non ci è stato possibile testare questa componente del gioco, per il consueto anticipo con cui vengono testati i giochi rispetto all'uscita nei negozi. Il co-op online non era disponibile al momento della recensione (Unit 13 sarà disponibile nei negozi dal 7 marzo), così come le Sfide Giornaliere. Entrambe le modalità verranno rese presumibilmente disponibili a partire dal gioco in cui Unit 13 sarà disponibile nei negozi, il che ci costringe a rimandare commenti sulla componente "multi" del gioco.
"Le caratteristiche peculiari di PlayStation Vita vengono usate da Unit 13 in svariati modi, nessuno però particolarmente convincente"
Le caratteristiche peculiari di PlayStation Vita vengono usate da Unit 13 in svariati modi, nessuno dei quali però particolarmente convincente. Quelle "tattili", ad esempio, consentono nel corso del gioco di attivare meccanismi, raccogliere oggetti e così via. In alcuni casi tali operazioni risultano tutt'altro che naturali, visto che costringono a lasciare almeno uno dei tasti, e inutili ai fini del gameplay. Sembrano essere state inserite nel gioco solamente per giustificare la presenza di schermo touch e pad posteriore.
Graficamente invece il gioco sembra mettere discretamente a frutto i cavalli vapore del nuovo hardware Sony mette a disposizione. Non siamo ai livelli di Uncharted, ma i modelli poligonali e l'intero costrutto del gioco hanno il loro perché. I designer del team di sviluppo sono stati molto furbi nel realizzare livelli che quasi mai mettono su schermo troppi personaggi contemporaneamente e questo fa sì che nel 99% dei casi l'azione fili liscia e senza rallentamenti.
L'esordio su PlayStation Vita del team Zipper Interactive, quindi, non può dirsi perfetto ma pone comunque solidissime basi per un futuro radioso. Unit 13 è un gioco che lascerà soddisfatti gli appassionati del genere e probabilmente addolcirà un po' l'amarezza per gli ultimi, mediocri capitoli di SOCOM. Se questo è il vostro genere, questo deve essere sicuramente uno dei giochi post-lancio che dovete fare vostro.