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Velocity - review

Il Minis che non ti aspetti.

Ricordate quegli sparatutto verticali che impazzavano nelle sale giochi di tutto il mondo all'inizio degli anni Novanta? Quei bastardissimi giochi che iniziano con una facilità imbarazzante, per poi farvi imprecare come dei dannati già al secondo livello e che avrete portato a termine sì e no un paio di volte in tutta la vostra vita?

Bene, Velocity prende spunto proprio da alcuni di quei classici shoot 'em up e ne amplifica il gameplay introducendo diverse novità decisamente interessanti. Al comando della navicella Quarp Jet, il nostro compito sarà infatti quello di recuperare quanti più superstiti lungo i 50 livelli che compongono il titolo.

La particolarità del Quarp Jet è la possibilità di potersi teletrasportare da una parte all'altra dello schermo in qualsiasi momento: tenendo premuto il tasto quadrato cesseremo di controllare la nostra navicella e comparirà un mirino che potremo controllare con lo stick analogico. Una volta scelto il nostro obbiettivo basterà lasciare il pulsante per venire catapultati nella zona desiderata.

Teletrasportarsi sarà di vitale importanza in velocità, sopratutto se volete completare al 100% tutti i livelli del gioco.

Se nei primissimi livelli questa funzione verrà richiesta solo una manciata di volte, proseguendo nell'avventura sarà di vitale importanza sapersi destreggiare nei labirintici livelli di Velocity in maniera ottimale. Naturalmente avremo a che fare con le solite orde di navicelle e di esseri nemici, che nella maggior parte dei casi vi attaccheranno in gruppo. Da segnalare anche le solitarie creature robotiche che col proseguire dell'avventura vi renderanno la vita sempre più difficile.

"La particolarità del Quarp Jet è la possibilità di potersi teletrasportare da una parte all'altra dello schermo"

Come è facile immaginare, il Quarp Jet avrà in dotazione un paio di armi che potremo potenziare grazie ai classici power-up che troveremo sparsi per i livelli e che rilasceranno i nemici sconfitti. Da notare che le armi più potenti sono limitate, quindi dosate bene i vostri colpi prima di sperperarli inutilmente. La nostra navicella guadagnerà anche l'abilità di creare dei Telepod, ovvero dei veri e propri portali che ci permetteranno di ritornare sui nostri passi per poter completare alcuni stage del gioco.

I Telepod non sono infiniti, e anzi dovrete presto imparare ad usarli con attenzione per non ritrovarvi bloccati in un livello e dover ricominciare tutto daccapo. Normalmente comparirà un avviso sulla parte passa dello schermo ad informarvi che in quella zona è consigliato usare un Telepod, ma starà a voi decidere se posizionarlo o meno.

Avere i riflessi sempre pronti è una delle principali caratteristiche che questo gioco richiede

Ma a cosa servono realmente questi portali? In alcuni stage vi troverete ad avere a che fare con dei blocchi contraddistinti da un colore e da un numero. Colpendoli comincerete una sequenza che servirà per abbattere dei muri colorati disseminati nei livelli. Se per esempio dovete eliminare una barriera rossa, dovrete trovare e colpire tutti i blocchi rossi in ordine crescente. Ed è proprio qui che i Telepod vi torneranno d'aiuto: posizionandoli in alcuni aree della mappa (consultabile premendo il tasto L1) avrete modo di tornare indietro e accedere a zone prima inaccessibili.

Molto più facile a farsi che a dirsi, fino a quando non vi troverete davanti molteplici bivi e blocchi da colpire dentro barriere di un'altro colore. La difficoltà di Velocity è nella norma e non ci saranno mai situazioni di frustrazione, se non nel caso decidiate di completare tutti i livelli guadagnando la medaglia d'oro col massimo valore. In ogni stage infatti verranno calcolati il tempo di completamento, il numero di superstiti recuperati e il punteggio finale. Più la medaglia è alta di valore più punti esperienza riceverete, i quali torneranno poi utili a sbloccare i livelli più avanzati del gioco.

"La nostra navicella guadagnerà anche l'abilità di creare dei Telepod, ovvero dei veri e propri portali"

Alcune missioni sono invece strutturate diversamente e tutto ciò che dovrete fare è completarle nel minor tempo possibile. Queste sostituiscono le classiche boss-battle, che in Velocity sono del tutto assenti. In alcuni livelli sono poi nascoste delle capsule gialle, 20 in totale, che sbloccheranno altrettanti livelli bonus, con obbiettivi che spaziano dal completare il livello senza toccare le pareti, prendere il controllo di un'astronave nemica e altre simpatiche trovate. Badate bene che per trovare tutte le capsule segrete dovrete sudare le cosiddette sette camice, quindi armatevi di una buona dose di pazienza, e… aguzzate bene la vista!

Ecco cosa intendiamo per livelli labirintici. La mappa vi tornerà utile sopratutto nei livelli più avanzati di Velocity!

Completano il reparto degli extra il minigioco "Mines", volutamente inspirato al classico campo minato di Windows, una breve enciclopedia con tutte le caratteristiche dei nemici, l'infinita pagina degli obbiettivi da raggiungere nel gioco, le illustrazioni che fanno da sfondo all'avventura principale, un diario di bordo e una calcolatrice (!)

Parliamo ora della giocabilità, vero fulcro di questo Velocity. Una volta presa confidenza coi semplici comandi del gioco sarà difficile staccarsi dal pad (o dalla console portatile). Il team inglese FutureLab ha realizzato senza dubbio un ottimo lavoro, anche se ogni tanto prendere adeguatamente la mira prima di teletrasportarsi nelle zone più anguste può richiedere tre o quattro tentativi.

L'impatto grafico è decisamente d'effetto e più nostalgici tra di voi non potranno che versare una lacrima vedendo lo splendido scenario 16-bit che compone il gioco. Parlo al singolare perché purtroppo, nonostante la piacevole resa grafica, l'ambientazione è soltanto una e potrà far storcere il naso a qualcuno di voi. Personalmente non lo trovo un difetto di grande importanza, visto che la giocabilità e qualità generale del prodotto fanno passare in secondo piano piccolezze come questa.

"Essendo compatibile con tutte e tre le recenti console Sony sul mercato, avrete 3 differenti rese grafiche"

Essendo compatibile con tutte e tre le recenti console Sony sul mercato, avrete 3 differenti rese grafiche a seconda della console scelta. Su PlayStation 3 noterete, come in tutti i giochi della collana "Minis", un notevole effetto di upscaling, ma il risultato finale è comunque soddisfacente.

Su PSP, piattaforma su cui il gioco è stato originariamente sviluppato, non noterete alcuna sbavatura ma solo il classico effetto "scia" che contraddistingue i titoli di questa console. Ma è su Vita che Velocity dà il meglio di sé, sia nella resa grafica che nei controlli, quindi se possedete la nuova meraviglia portatile di Sony, non pensateci due volte.

Anche a livello sonoro i ragazzi di FutureLab hanno svolto un lavoro egregio, con una selezione di brani elettronici che delizieranno le vostre orecchie. In questo caso mi sento di raccomandarvi l'uso di un buon paio di auricolari.

È giunto dunque il tempo di tirare le somme di questo Velocity, che se ne esce a testa alta grazie ai suoi innumerevoli pregi e nonostante un paio di piccoli difetti. Se siete degli amanti del genere non lasciatevi scappare assolutamente questo piccolo capolavoro, per tutti gli altri invece potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa grazie soprattutto al prezzo molto contenuto, nonché un ottimo passatempo in attesa della nuova ondata di titoli in arrivo nelle prossime settimane.

Velocity è un titolo della collana "Minis" ed è disponibile sul PSN per PlayStation 3, PS Vita e PSP.

9 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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Velocity

PS3, PlayStation Vita, PSP

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