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Vessel - review

L'indie game dell'anno?

Ci risiamo: non facciamo in tempo ad apprezzare un gioco impegnativo e divertente come Dustforce, che arriva su Steam un altro esponente della scena indie per quanto riguarda il genere platform. Si tratta di Vessel, un titolo che si presenta come un puzzle game che però ha anche parecchia azione, realizzato da Strange Loop Games. Che non sono il classico gruppo di sbarbatelli ma un manipolo di vecchie volpi dell'industry che in passato ha lavorato per i migliori studios australiani.

La storia dietro a Vessel ci racconta di uno scienziato neanche poi così pazzo che scopre l'esistenza dei fluro, creature monoculari che attraggono naturalmente ogni genere di liquido: basta lanciare il seme in una tinozza, fontana, pozzanghera o invaso di lava e queste prendono vita aggregando le molecole e trasformandosi in esseri antropomorfi. Tra i vari modi che il giocatore ha di sfruttarli per risolvere gli enigmi e procedere nel gioco troviamo quello di usare la luce per attrarli o posizionare il seme che li genererà, in un'area da cui non possono uscire.

La materia fosforescente permette di creare fluro resistenti agli agenti atmosferici ma è poca e va usata con criterio.

L'idea è assolutamente intrigante e s'innesta su un gameplay collaudato già visto in altri platform di questo genere: il giocatore si trova ad esplorare livelli bidimensionali in cui deve porre rimedio all'invasione di fluro che lui stesso ha causato, lasciandoli scappare dal suo laboratorio. Il problema è che per farlo dovrà attraversare un sacco di livelli composti da puzzle di vario genere, che coinvolgono tutti gli aspetti del gioco che gli sviluppatori hanno deciso di introdurre, come quelli che abbiamo sintetizzato nella clip qui sotto.

Generalmente si tratta di enigmi meccanici che prevedono l'utilizzo di leve, interruttori, piattaforme mobili e tutto l'armamentario tipico dei puzzle platform. Finché siamo noi a dover attivare i meccanismi, nessun problema; il fatto è che molto presto si capisce che solo i fluro possono eseguire queste operazioni perché in grado di arrivare a zone a noi inaccessibili o, più frequentemente, ne occorrono più di uno in grado di compiere azioni diverse nello stesso momento.

E qui entra in gioco l'eccezionale varietà di Vessel nel mettere il giocatore di fronte a enigmi difficili ma mai frustranti e, soprattutto, molto poco guidati dalle indicazioni a schermo: in ogni situazione infatti entra sempre in gioco la fisica dei liquidi, il magnetismo (i semi dei fluro influenzano il moto dell'acqua) e persino il calore che può far evaporare l'acqua e generare pressione, o annaffiare piante per farli spuntare sui rami come mele.

"Vessel mette di fronte a enigmi difficili ma mai frustranti e, soprattutto, molto poco guidati"

Meccanica, fisica e tanta fantasia sono alla base degli enigmi di Vessel.

Già la creazione dei fluro non sempre è facile, in quanto spesso occorre posizionare i semi in punti strategici sui quali bisogna trovare il modo di far arrivare l'acqua, ma una volta creato un numero sufficiente occorre trovare il modo di mandarli dove vogliamo: una luce fluorescente li attirerà sopra interruttori specifici che possono essere anche attivati con la semplice pressione.

Purtroppo i fluro non sono controllabili a bacchetta: man mano che si procede nel gioco se ne incontrano di vari generi che è possibile addomesticare ed utilizzare per risolvere i puzzle più complessi. Spesso e volentieri quelli ricavati dai demoni di lava, che hanno come unico obiettivo venirci addosso, nel seguirci se ne vanno a ramengo per le mappe, obbligandoci a ritentare più di una volta la soluzione di qualche enigma.

La fisica dell'acqua e dei liquidi più in generale è eccezionale. Uno degli sviluppatori è entrato nel team essenzialmente per questo.

A parte questo, i game designer hanno fatto un lavoro eccezionale nel creare situazioni che richiedono mano lesta, mente fresca e occhio attento, dipingendo i contorni di un puzzle game di grande spessore; da bravi cultori della mescolanza di generi, hanno poi provveduto anche a inserire altri elementi come lo zaino a pressione, che costringe all'azione veloce oltre che al semplice ragionamento.

"I game designer hanno creato situazioni che richiedono mano lesta, mente fresca e occhio attento"

Normalmente si usa per sparare acqua dove serve (per creare un fluro, difendersi dalla lava, generare vapore, innaffiare una pianta) ma va anche ricaricato e nei puzzle dove l'acqua è razionata ci si trova spesso a fare i conti con la capacità di carico e il dosaggio del liquido a disposizione per risolvere il puzzle.

Anche se non avete l'occhio particolarmente fino, vi sarete sicuramente accorti delle qualità estetiche di Vessel già dai filmati e vi possiamo confermare che dal vivo la versione PC da noi provata è molto bella da vedere. Questo non solo per merito di ambientazioni varie e ben curate, ma soprattutto per l'ottima fisica di liquidi, lava e creature a sua volta parte integrante della complessità del gameplay. Basta finire addosso a un fluro per assistere alla sua "smolecolarizzazione", per non parlare del magnetismo e del calore sull'acqua in grado di generare vapore. Anche l'illuminazione è ben curata e restituisce l'impressione di un gioco di alto livello grazie a sfondi in parallasse e altre delizie tipiche dei migliori platform d'annata.

Nelle fasi avanzate del gioco, si apprezzano le capacità di adattamento dei fluro: possono spuntare anche dagli alberi, basta annaffiarli…

Del resto, quando oltre agli enigmi ci si accorge che lo spunto per proseguire è anche dettato dalla bellezza di molte locazioni e dalla voglia di scoprirne altre, è piuttosto lampante il fatto di trovarsi di fronte a un gioco rifinito come pochi che non avrebbe per nulla sfigurato nel catalogo di un publisher di grido.

Insomma, Vessel ci è piaciuto veramente un sacco sotto tutti gli aspetti: originalità del concept di base, varietà dei puzzle, realizzazione tecnica e gameplay. Se proprio vogliamo andare a trovare un difetto, bisogna evidenziare la difficoltà di controllo della versione PC via mouse e tastiera, non del tutto fluido e preciso come avremmo sperato. Il supporto completo al joypad di Microsoft rimedia ampiamente a questa mancanza e fa ritornare il gameplay di Vessel nella sua giusta dimensione.

Tirando le somme, siamo costretti a ripeterci ancora una volta su quanto la scena indipendente stia continuamente guadagnando credibilità e fette di mercato in un'industry in cui i pezzi grossi sono poveri di idee ma ricchi di seguiti. In genere ci si limita a guardare alla sostanza ma stavolta bisogna dire che la forma è altrettanto degna di lode e iscrive d'ufficio questo Vessel alla corsa dei migliori indie game del 2012.

9 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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Vessel

PS3, Xbox 360, PC

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