Virtua Tennis 4: Edizione Tour Mondiale - review
PS Vita ci mette il circuito professionistico in tasca.
Ennesimo gioco di tennis ed ennesima recensione per me, che ormai sono stato unanimemente proclamato "espertone redazionale di racchette e palline". Stavolta non parliamo di un nuovo titolo come accaduto con il recente Grand Slam Tennis 2. Siamo infatti alle prese con Virtua Tennis 4, la versione PlayStation Vita del gioco uscito una decina di mesi fa su Xbox 360 e PlayStation 3.
Ovviamente l'interrogativo più grande che circonda questa edizione riguarda la presenza di effettive novità che distinguano questa edizione tascabile da quella da salotto. Taglio subito la testa al toro (poveraccio!) dicendo che queste novità ci sono ma rivestono un ruolo marginale nonostante si noti in tutta la produzione un certo impegno da parte del team di sviluppo.
Iniziamo dalle cose che non sono cambiate. Il comparto grafico è eccellente come nel titolo originale e si fatica a trovare qualche differenza di rilievo rispetto a quanto visto sulle console casalinghe. I tennisti presenti sono gli stessi, identici, senza alcuna aggiunta, né tra quelli "moderni", né tra le vecchie glorie. Sono 22 in tutto, esclusi ovviamente quelli che è possibile creare nell'editor, anch'esso senza variazioni.
Pure le modalità di gioco sono rimaste invariate. Il World Tour, che dà anche il sottotitolo a questa edizione, è identico e quindi ottimo. Parliamo sempre di quella specie di Gioco dell'Oca che alterna caselle dedicate agli allenamenti ad altre con partite d'esibizione, tornei, turni di riposo e iniziative promozionali.
Neanche a dirlo, anche in questo caso lo scopo da raggiungere è sempre lo stesso: diventare i numeri 1. Riuscirci è sempre una questione di tempo e chi ha già masticato questi campi non troverà alcuna variazione per quanto riguarda il livello di difficoltà. Stesso discorso anche per le modalità Arcade e Torneo, che accompagnano la serie SEGA ormai dalla sua nascita.
E veniamo alle vere e proprie novità proposte da questa Edizione Tour Mondiale di Virtua Tennis 4, che ovviamente sono mirate a sfruttare le caratteristiche peculiari della PlayStation Vita. Missione compiuta? Non esattamente, ma andiamo con ordine...
"Il comparto grafico è eccellente come nel titolo originale e si fatica a trovare qualche differenza di rilievo rispetto a quanto visto sulle console casalinghe"
Ogni partita, che faccia parte della Carriera o sia una semplice esibizione, può essere giocata con i controlli touch, che sfruttano unicamente lo schermo della console e non il pad posteriore. Detto tra noi, proverete questa opzione per non più di 3 minuti per poi tornare ai controlli tradizionali, a causa di una certa imprecisione e della difficoltà di capire come si effettuino i diversi tiri toccando lo schermo.
Nuove anche le tre modalità incluse in un apposito menù, che mettono di fronte il giocatore a sfide di tipo completamente diverso. Una di queste è mutuata direttamente da uno dei mini-giochi che hanno reso famosi gli allenamenti di questa saga: lo scopo è quello di colpire dei bersagli posizionati su un galeone che si trova dalla parte opposta del campo, cercando di alzare sempre di più il punteggio.
Qual è la particolarità di questa modalità? Che oltre a dover prendere la mira con i vari colpi è possibile anche far ondeggiare il galeone inclinando a destra e a sinistra la console... divertente, ma tende a diventare un po' troppo ripetitivo (e difficile) dopo il quinto livello.
La seconda opzione è un tennis multiplayer con inquadratura dall'alto che può essere giocato... anche da soli. Forse sarò invecchiato io, ma riuscire a completare uno scambio toccando il punto in cui si vuole correre e poi toccare ancora per effettuare i colpi mi è sembrato macchinoso, per non dire impossibile, in singolo. In due la situazione migliora, ma lo schermo della console risulta un po' troppo piccolo per quattro dita!
La terza e ultima modalità è il tennis in soggettiva. Assomiglia molto a quella presente nelle precedenti edizioni del gioco, che utilizzavano rispettivamente Move, Kinect e Wiimote. In questo caso non bisogna muoversi per giocare e si utilizzano i normali stick analogici e i pulsanti. La differenza sta nel fatto che muovendo la console si inquadra il campo come se si stessero utilizzando i propri occhi. Inizialmente la cosa disorienta un po', ma devo dire che prendendoci un la mano diventa dannatamente divertente.
Grazie ai collegamenti in rete di PlayStation Vita, il gioco consente di condividere con gli altri le statistiche di gioco, di chattare e, ovviamente, di sfidarsi online. Per quanto mi riguarda sono riuscito a trovare solo un paio di contendenti giapponesi disponibili, coi quali però ho perso la connessione dopo pochi minuti. Fino a quel momento, però, tutto è filato liscio e non mi è sembrato di notare problemi di lag o rallentamenti particolari.
"Grazie ai collegamenti in rete il gioco consente di condividere con gli altri le statistiche di gioco, di chattare e di sfidarsi online"
Il discorso da fare per questo Virtua Tennis 4 in versione PlayStation Vita è quindi abbastanza semplice. Se da un lato SEGA è riuscita a metterci in mano un'edizione che non ha davvero nulla da invidiare a quella da salotto, è altrettanto vero che le nuove funzionalità introdotte per sfruttare i gadget della PlayStation Vita lasciano un po' il tempo che trovano.
Non resta quindi che confermare il voto dato a suo tempo per le console "casalinghe", il che comunque di per sé non è poco. Se quindi avete già acquistato questo titolo per PS3 o Xbox 360, sappiate che oggi lo trovate sui 30 Euro e che dunque non ha molto senso spenderne 50 per averlo anche su PS Vita. Diversamente, per gli appassionati della racchetta Virtua Tennis 4 è un acquisto da tenere seriamente in considerazione.