Warface - review
Sparatevi pure, tanto è gratis!
Il free-to-play è una presenza sempre più ingombrante nel mondo dei videogiochi, che ha colonizzato prima i cellulari e i browser game, per poi espandersi fino a diventare quasi lo standard negli MMO. Un modello con cui tutti devono fare i conti, soprattutto chi voglia lanciare un FPS totalmente incentrato sul multiplayer, come ha scelto di fare Crytek con Warface.
La gratuità è senza dubbio il fattore che ha permesso a questo gioco di ritagliarsi una fetta di pubblico nemmeno troppo piccola, tanto da essere ormai uno dei titoli più giocati in Russia, Germania e Corea del Sud, già dalla beta. Cos'ha dunque di speciale Warface? Ma soprattutto, visto che parliamo di un free-to-play, come gestisce il delicato bilanciamento fra chi gioca di più e chi paga di più?
Partiamo proprio dal negozio: la maggior parte delle armi e dell'equipaggiamento (visori notturni, giubbotti antiproiettile, ecc.) dev'essere ovviamente comprata con due tipi di valuta: i crediti del gioco e i soldi veri, detti "Kredits". Tuttavia, c'è un problema non da poco per chi pensa di ottenere tutto pagando: le "Crowns".
Con questo nome s'identifica il terzo tipo di valuta presente nel gioco, che si accumula solo giocando (bene) in cooperativa, dunque ci sono oggetti che possono essere comprati sia in Kredits che in Crowns, ma anche oggetti speciali che possono essere comprati solo ed esclusivamente con quest'ultime.
"Crytek ha evitato che chi spende abbia sempre un vantaggio su chi non usa la carta di credito"
Con questa semplice mossa Crytek ha evitato che chi spende abbia sempre un vantaggio su chi gioca ma non può o non vuole usare la carta di credito, e ha creato un ottimo stimolo a continuare a giocare, perché solo così potrete ottenere quel bel Kalashnikov zebrato che tanto vi piace.
Per quanto riguarda le modalità di gioco c'è un solo bivio: o le competizione con gli altri giocatori o la cooperativa. Tutto ciò che vi resta da scegliere e una tra le quattro classi disponibili, ossia medico, soldato, cecchino o ingegnere, tanto per cambiare.
La prima modalità presenta un ventaglio di possibilità abbastanza familiare: c'è il death match a squadre classico, il tutti contro tutti, un capture & hold, una modalità bomba in stile Counter-Strike e una con tre punti di controllo da difendere in stile Battlefield.
Il ritmo di gioco del multiplayer è molto veloce, alla COD per intenderci, con una lieve predilezione per le armi a corto raggio e le "slide kill", ovvero l'uccisione di un nemico mentre si effettua una scivolata, un movimento normalmente utilizzato per raggiungere i ripari. Una filosofia di gioco che si lega a un level design ben fatto e intricato, che mescola cunicoli e spazi aperti senza che vi sia praticamente mai la possibilità di trovare un posto tranquillo dove "camperare" e con pochi posti in cui poter sperare di cecchinare in pace.
"Il ritmo di gioco del multiplayer è molto veloce"
Una cosa positiva è che non si ha quasi mai la sensazione di essere stati uccisi da un giocatore che ha speso più soldi di noi, ma solo da chi è più bravo. Questo grazie al fatto che alla fine siamo di fronte a un FPS, e i soldi possono poco se non si sa allineare il nemico al mirino.
La modalità cooperativa ha invece tempi un po' più lenti, ed è forse il punto distintivo di Warface, visto che offre per certi versi qualcosa di simile a Left 4 Dead, ma senza zombie né sistema che si adatti al comportamento del giocatore. Solitamente le missioni in cooperativa pongono i quattro partecipanti di fronte a tre possibili varianti: scortare qualcosa, recuperare qualcosa o distruggere qualcosa. In ogni caso dovrete affrontare varie ondate di nemici, muovendovi lungo la mappa fino allo scontro con uno o più boss finali.
In questa modalità è anche possibile utilizzare dei gettoni (acquistabili con soldi veri) per rinascere immediatamente in caso di morte prematura. Senza gettoni, una volta esalato l'ultimo respiro sarete costretti ad aspettare la fine del match, o la morte di tutti i vostri compagni.
"Ottima la varietà degli ambienti"
Potrà sembrare una puntualizzazione inutile ma trattandosi di un gioco di Crytek, il livello grafico è decisamente elevato, soprattutto considerando che è un gioco gratuito, ma non per questo particolarmente oneroso, anche con computer acquistati un paio di anni fa.
Ottima la varietà degli ambienti, tutti tendenzialmente urbani, che spaziano dall'Afghanistan alla Cina, passando per i Balcani. L'unico aspetto fuori contesto sono i personaggi femminili, che sembrano più vestiti per una sfilata a tema militare che per un conflitto, ma visto che ai giocatori coreani piacciono tanto, Crytek non si è sentita di dirgli di no.
Warface dunque sembra avere tutte le carte in regola per ritagliarsi, come sta già facendo una nicchia nel settore degli FPS (se cinque milioni di utenti possono ancora chiamarsi nicchia), grazie al fatto che pur non offrendo niente particolare, lo fa gratuitamente e con una qualità decisamente elevata e supportata nel tempo.
Giudicare un titolo che più che un gioco è un servizio è sempre difficile, perché possiamo solo fotografare la situazione attuale. Tuttavia Warface parte già abbastanza solido e rodato. Pur mancando un single player, c'è materiale a sufficienza per chi ama gli fps e non ha più voglia di spendere soldi per giocare online, sempre che non vi piaccia il kalashnikov tigrato.