Warhammer 40,000: Space Marine

Da una parte infatti sarete confinati in una serie di barriere e limiti che riportano la mente ai vecchi FPS degli anni novanta, dall'altra il percorso per "superare" un livello sarà sempre e solo uno e anche le deviazioni possibili risultano estremamente limitate e pressochè inutili, se non per conquistare qualche trofeo. Scenari indistrittubili e muri impenetrabili completano l'opera.

Il problema di Warhammer 40K: Space Marine è proprio concettuale: ad esempio risulta difficile comprendere come un muretto alto poche decine di centimetri possa diventare un ostacolo invalicabile per un soldato capace di scavare una montagna a mani nude. O ancora perchè non si possa inavvertitamente cadere in qualche baratro qualora vogliate provare l'ebrezza del volo a causa della pressione di un'orda agguerrita di orchi.

La situazione risulta poi davvero paradossale se messi di fronte alla magnificenza del motore grafico, capace di spingere il gioco a frequenze di eccellenza pur senza richiedere macchine particolarmente equipaggiate.

Tutto questo senza lesinare però sugli effetti particellari o sulla cura dei modelli, realizzati con estrema perizia, tanto da permettere di cogliere la fisionomia dei nemici e i particolari delle loro armature da distanze considerevoli. Anche gli ambienti, sfruttando appieno l'immaginario di Warhammer 40.000, propongono scenari aperti sormontati da architetture mastodontiche capaci di togliere il fiato, alternati a stretti cunicoli dove l'adrenalina e la calustrofobia la fanno da padroni. La sensazione di spreco è dunque evidente…

Per quanto riguarda il comparto multilplayer invece non c'è molto da dire, vuoi per la scarsità di avversari attualmente presenti in rete, vuoi per la classicità delle modalità proposte, ovvero un semplice tutti contro tutti a squadre nel quale potrete scegliere di impersonare una delle tre classi disponibili. L'aspetto forse più divertente in questo contesto è imputabile alla personalizzazione del vostro soldato che, una volta raggiunto un certo livello, vi permetterà di modellare il vostro alter ego in maniera puntigliosa.

L'arrivo della già promessa modalità cooperativa potrebbe sicuramente migliorare l'offerta, ma al momento non c'è niente di particolarmente innovativo da segnalare, ferma restando la sensazione che a differenza di altri titoli il tutto sembra essere stato bilanciato con la dovuta cura per evitare massacri senza soluzione di continuità per i novizi del genere.

Le ultime coordinate per poter inquadrare Warhammer 40K: Space Marine riguardano l'interfaccia, possibile tallone di Achille qualora vogliate accaparrarvi la versione PC e giocare con mouse e tastiera: a meno che non siate degli abili contorsionisti, l'elevato numero di tasti da utilizzare unito alla frenesia di alcuni frangenti, consigliano infatti di procurarsi quanto prima un bel pad, periferica per la quale il gioco è stato verosimilmente pensato.

È difficile così alla luce di quanto visto riuscire a capire se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto: se valutiamo il carisma di Space Marine non si può che rimanere impressionati di fronte a una tale dimostrazione di potenza.

Se però pensiamo a quanto realmente il gioco offra a livello di sfida, rigiocabilità e gameplay, allora l'impressione di un universo piuttosto statico fa pendere la bilancia nella zona delle occasioni mancate.