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Warhammer Online: Wrath of Heroes - preview

I mondi di Games Workshop in versione DOTA?

In un periodo in cui gli MMO che hanno fallito la fase di lancio si uniscono sempre più spesso al club del "free to play", chiunque potrebbe pensare che l'ormai boccheggiante Warhammer Online si entrato anch'esso nella famiglia degli MMO gratuiti senza pensarci un attimo.

E invece, oltre a lasciare la formula dell'abbonamento, Electronic Arts ha pensato di cambiare strategia e utilizzare tutti gli asset grafici, il motore e l'infrastruttura di Warhammer Online per realizzare Wrath of Heroes, un vero e proprio spin-off ispirato a successi del calibro di League of Legends e Bloodline Champions. Due titoli appartenenti al genere "Multiplayer Online Battle Arena", o MOBA per gli addetti ai lavori.

Scordatevi dei vostri personaggi di Warhammer Online: vi dovrete tenere quelli preconfezionati di Wrath of Heroes.

La struttura di base di questi titoli è piuttosto semplice: si seleziona un eroe tra i tanti sbloccabili dall'interno del menu di gioco e si fa squadra con altri cinque giocatori presenti nella lobby del server, in cui viene selezionata una mappa caratterizzata da obbiettivi particolari. La beta di Warhammer Online: Wrath of Heroes attualmente ne ha tre disponibili: una con dei power-up, una mappa capture-and-hold e una a obbiettivi in cui è necessario darsi da fare per recuperare alcune pietre runiche.

E quali sono le novità, vi domanderete? In effetti tutto questo potrebbe non suonare molto diverso da una normale arena PvP giocata in altri MMO sui generis. La differenza sostanziale è che stavolta le partite sono giocate da tre squadre invece che da due, la qual cosa, oltre a rendere il tutto estremamente più caotico e frenetico, permette di evitare quelle situazioni di stallo che si vengono a creare nelle partite equilibrate o in cui una squadra è nettamente superiore all'altra. Occorre sempre tenere gli occhi aperti perché una situazione di favore si potrebbe improvvisamente ribaltare da un momento all'altro.

Tra un round e l'altro è possibile tirare il fiato e investire la pecunia ottenuta con conquiste e uccisioni in nuovi eroi o in skin per quelli già in vostro possesso. Ovviamente dietro le quinte lavora il sistema di progressione del vostro personaggio, che permette di spendere i punti acquisiti nel più classico dei talent tree per ciascuna classe e personalizzare le prestazioni sul campo del vostro mago o guerriero preferito.

"Stavolta le partite sono giocate da tre squadre invece che da due"

L'aspetto positivo dell'interfaccia di gestione del personaggio è che è facile farsi prendere la mano sia dalla personalizzazione, sia da come è possibile guidarlo negli scontri. Non solo: se continuate a morire senza capire il perché, in automatico vi vengono indicate delle build alternative che possano aiutarvi a cambiare stile e schiattare il meno possibile. Anche l'individuazione degli obbiettivi è piuttosto semplice, grazie a una mappa a colori ben definita che permette di determinare con facilità qual'è il punto di cattura migliore.

L'obiettivo è permettere a gruppi di giocatori di cooperare per la vittoria finale: i solitari potranno fare poco, visto che le ristrette dimensioni dello scenario e il gameplay estremamente veloce non permettono di portare a termine con successo missioni esplorative in cui l'iniziativa del singolo possa cambiare le sorti di una partita. Sopravvivere contro due nemici di una squadra avversaria è improbabile ma non è improbabile imbattersi in esponenti delle due squadre avversarie, e farlo da soli significa semplicemente morte certa.

La vittoria in un round permette di giocarsi i punti esperienza a una slot machine per vincere esperienza e soldoni.

"Warhammer Online: Wrath of Heroes è un gioco essenziale"

Warhammer Online: Wrath of Heroes è un gioco essenziale e questo lo si capisce semplicemente confrontandolo con altri esponenti di questa categoria: mentre League of Legends o DOTA sono arrivati a evolvere questo concetto al massimo condendolo con numerose varianti e aggiunte al gameplay, Wrath of Heroes invece va nella direzione opposta. Prende le basi del PvP e le rende essenziali al massimo per fare in modo che i novizi possano iniziare a prendersi a mazzate non appena installato il gioco.

Infatti, dove normalmente si troverebbe una barra chilometrica piena di abilità, sono presenti solo pochi pulsanti per ogni personaggio. Nulla di particolarmente complesso, solo semplici varianti di danno o cura da ripetere senza orpelli tattici di rilievo. E vista la lunghezza e la frenesia dei combattimenti, dovuta anche all'elevato numero di avversari, si finisce spesso per spammare comandi a tutto spiano, senza particolare cura per qualsiasi genere di tattica o rotazione di mosse.

Non è effettivamente così per tutti gli eroi: alcuni offrono una maggiore complessità rispetto ad altri, derivante dalla possibilità di utilizzare skill personali come spingere un nemico, andare in stealth o causare danni a un intero gruppo. Fortunatamente non manca anche qualche sottigliezza, come l'elfo oscuro in grado di fare più danni se si trova in compagnia di suoi simili. Un'eccezione piacevole che s'inserisce in un contesto decisamente meno variegato, perlomeno in questa prima versione del gioco.

"Qualche dubbio rimane per la vera e propria meccanica di base del gioco"

Molto probabilmente buona parte di questi aspetti verranno ampiamente modificati grazie alla creazione di più abilità da mescolare al numero di eroi preimpostati tra i quali scegliere. Qualche dubbio invece rimane per la vera e propria meccanica di base del gioco, intesa come strategia di massima legata alla conformazione delle mappe. L'impressione è che rimarrà esattamente la stessa anche al momento della pubblicazione. Se a questo aggiungiamo il fatto che durante gli scontri non ci sono oggetti da usare, mana o rage da combinare con i tempi di cooldown, e nessun livellamento dei personaggi nel corso di un round, si capisce che la sola variante dovuta alla scelta dell'eroe e alla composizione della squadra può essere limitante.

Per i giocatori più avvelenati sicuramente la più grossa omissione riguarda gli skillshot: in un gioco come Bloodline Champions, per esempio, ogni colpo deve essere attentamente mirato e giocato di riflessi. Nel caso di Warhammer Online: Wrath of Heroes invece ci si limita al classico punta e clicca con aggancio automatico del bersaglio.

Come si può individuare una Elfa Oscura in mezzo a una colonia di nudisti? È l'unica svestita.

Quindi, non è del tutto contemplato il concetto di area per colpire un gruppo di passaggio. L'unico modo che il giocatore ha di schivare un incantesimo è il riuscire a portarsi fuori dalla visuale dell'avversario. Una tecnica che spesso non paga, visto che le palle di fuoco spesso attraversano piante, massi o dossi poco pronunciati.

Anche se tutto dovesse rimanere esattamente com'è, Warhammer Online: Wrath of Heroes ha però sicuramente qualche possibilità di ritagliarsi una nicchia in un mercato apparentemente saturo. Se le abilità generiche mancano, il numero di eroi tutto sommato molto diversi tra loro garantisce un minimo di varietà al gameplay. In particolare, si potrebbe puntare sulla possibilità di creare specifiche mappe per gli assedi, una feature tipica di Warhammer Online che la concorrenza non ha.

Sperimentare in quel senso, senza limitarsi solo al capture the flag, è sicuramente un aspetto da tenere in considerazione: al momento infatti le partite 6v6v6 garantiscono azione e divertimento ma anche parecchia confusione. Una splendida variante sul tema potrebbe essere quella di mettere due squadre in una fragile alleanza mentre cercano di assaltare la terza ben trincerata. Le possibilità sono praticamente infinite, e starà quindi al coraggio degli sviluppatori di capire in che direzione vorranno portare lo sviluppo post-lancio.

"Le partite 6v6v6 garantiscono azione e divertimento ma anche parecchia confusione"

Per il momento l'ispirazione è limitata da una scarsa innovazione per quanto riguarda il genere: le mappe attuali diventano noiose dopo un paio di scorribande, soprattutto perché sono state pensate più per rendere appetibili le basi del gameplay massivo per gli utenti casuali, che non per proporre temi di tattica da studiare a fondo.

La perdita di complessità non è un problema in sé ma alla lunga la mancanza di un mondo di gioco caratterizzato dal conflitto, da battaglie epiche e da una personalizzazione profonda dei personaggi che possa portare ad abilità definite, potrebbe costare cara.

Come riempitivo tra una quest e l'altra in un MMO affermato, Warhammer Online: Wrath of Heroes sarebbe sicuramente divertente. Così com'è, nell'affollato mercato dei Multiplayer Online Battle Arena, dovrà fare parecchia di strada se vorrà reggersi da solo sulle proprie gambe.