Watch Dogs - preview
Due o tre cose che non sapete sulla rivelazione di questo E3.
Quante volte nella mia carriera di giornalista mi sono trovato a iniziare un articolo dicendo che le sorprese migliori sono quelle che giungono inaspettate?
A dispetto di quanto potreste pensare, poche. Soprattutto in questo settore, dove ormai i rischi vengono sempre più accantonati in favore delle certezze, e dove gli annunci sono immancabilmente anticipati da fughe di notizie, è ormai cosa rara restare sorpresi da un annuncio.
Eppure quello dato l'altro giorno da Ubisoft nel corso della sua conferenza è stato proprio uno di questi rari casi: Watch Dogs è infatti il classico fulmine a ciel sereno, sia perché si è trattato di un segreto davvero ben custodito, sia perché nessuno si aspettava una nuova IP da Ubisoft, sia infine perché quello che è stato mostrato ha subito convinto la platea accorsa numerosa all'Apollo Theatre.
Ma cos'è di preciso Watch Dogs? Cominciamo col dire che si tratta di un action-adventure open-world sviluppato da Ubisoft Montreal, alla cui realizzazione stanno lavorando veterani che hanno già all'attivo titoli del calibro di Assassin's Creed, Rainbow 6 e Far Cry.
La prima cosa che è balzata all'occhio durante la demo è stata la grafica strepitosa, al punto che tra gli astanti c'è stato chi ha pensato si trattasse di un gioco next-gen. In realtà, a dispetto del pad tenuto in mano dal dimostratore, quella mostrata è stata una build per PC che ha messo in mostra le potenzialità di un engine largamente derivato da quello di Far Cry 3, con alcune modifiche derivanti dall'implementazione di tool presi da prodotti "di famiglia" quali Assassin's Creed e Splinter Cell. O almeno, questo è quanto mi hanno detto gli sviluppatori dopo averli intercettati nella South Hall del Convention Center di Las Vegas.
La seconda cosa che è balzata agli occhi del sottoscritto è stata l'ambientazione, ossia la città di Chicago, che se da un lato sta diventando sempre più teatro di numerosi film, dall'altro è forse la prima volta (a mia memoria) che viene sfruttata in un videogame.
"Watch Dogs è il classico fulmine a ciel sereno perché è stato un segreto davvero ben custodito e nessuno si aspettava una nuova IP da Ubisoft"
La terza è che il protagonista che ci troveremo a impersonare sarà tutt'altro che attraente e carismatico come vuole la tradizione. Nella demo di Watch Dogs vestiamo infatti i panni di tale Aiden Pearce, un antieroe le cui abilità non sono militari o atletiche, bensì intellettive. Parliamo per la precisione della capacità di entrare in qualsiasi sistema elettronico, che sia un semaforo, uno smarthphone, una banca dati o qualsiasi altra cosa vi venga in mente e che sia connessa a una rete informatica.
La cosa, se ci pensate bene, in una città moderna è davvero interessante: per fermare una macchina in corsa non dovrete spararle addosso un colpo di bazooka né cimentarvi in chissà quale acrobazia. Basterà manomettere i semafori e farla schiantare contro le vetture provenienti dall'altra carreggiata. Volete entrare in un locale senza essere visti? Non c'è bisogno di calarsi dal tetto o di mettere KO il buttadentro: basterà provocare un black-out informatico che mandi in tilt i telefoni e i tablet delle persone all'ingresso, per creare un diversivo davvero efficace.
Volete infine convincere una persona a fare ciò che volete voi? Non c'è bisogno di malmenarla o di usare improbabili poteri telepatici. Molto meglio potere visualizzare in tempo reale il suo nome, cognome, data di nascita, reddito e fedina penale. Tutte cose che vi permetteranno di esercitare pressioni psicologiche altrimenti inimmaginabili.
"Watch Dogs va oltre i limiti dell'attuale generazione di open-game, dando al giocatore la possibilità di controllare un'intera città", afferma Jonathan Morin, direttore creativo di Ubisoft, e sembra davvero difficile dargli torto. "In Watch Dogs qualsiasi cosa sia connessa al Sistema Centrale Operativo diventa un'arma capace di spingere il giocatore oltre ogni limite e di fornirgli informazioni su una scala mai vista prima d'ora".
"In Watch Dogs qualsiasi cosa sia connessa al Sistema Centrale Operativo diventa un'arma capace di spingere il giocatore oltre ogni limite"
Ed è stato pensando all'interdipendenza e alla connettività della gente al giorno d'oggi, e a come l'uomo non sia più un individuo ma una specie di cluster in un network che include i dati sensibili delle persone, che mi sono apprestato poche ore fa ad assistere alla presentazione a porte chiuse del gioco di Ubisoft.
Mi aspettavo di rivedere Aiden Pearce riuscire a infiltrarsi in un locale, prendere una pistola da un suo contatto durante uno dei dialoghi più realistici in termini di dialoghi ed espressività facciale mai visti in un videogioco, atterrare un buttafuori con un manganello telescopico e quindi uccidere Joseph De Marco dopo aver provocato un ingorgo stradale (tutte cose che avrete senz'altro già visto nel trailer da 9 minuti che vi riproponiamo in questo articolo).
Invece c'è stata qualche piccola variazione sul tema. La prima è stata che Aiden, per manomettere i semafori, si è arrampicato fino in cima alla metropolitana sopraelevata, un'azione apparentemente irrilevante che però, a detta degli sviluppatori, denota che l'intera città di Chicago sarà esplorabile anche verticalmente, quasi che Watch Dogs sia una versione contemporanea di Assassin's Creed.
La seconda è che Aiden Pierce, dopo avere fatto "portare un messaggio" a De Marco, se ne scappa in macchina anziché a piedi, inseguito da un elicottero della polizia a volo radente, il che ha riportato per qualche secondo il gameplay del gioco entro i binari di un Grand Theft Auto a caso.
Ed è quando mi stavo alzando dalla sedia ugualmente soddisfatto per avere passato un quarto d'ora in compagnia del gioco rivelazione dello show, che gli sviluppatori hanno calato l'asso. "Sapete, non dovremmo farvela vedere, ma abbiamo una novità qui che non abbiamo mostrato alla conferenza stampa. Siccome la connettività è tutto in Watch Dogs, abbiamo pensato di creare un'App scaricabile per i tablet grazie alla quale interagire in tempo reale col gioco".
Al che il pensiero è andato subito allo Smartglass appena annunciato da Microsoft, ma ecco la rivelazione: questa funzionalità sarà effettiva non solo con la versione Xbox 360 del gioco ma anche con quelle PS3 e PC. Ed ecco dunque che la città di Chicago apparirà sugli schermi dei nostri tablet (anche smartphone? È presto per dirlo), con la sua planimetria, i punti di interesse, gli incroci, le telecamere e qualsiasi altra cosa sia rilevante ai fini del gameplay. Le informazioni aggiuntive che potremo così consultare arricchiranno quelle visibili sui nostri monitor, ma c'è dell'altro.
"La città di Chicago apparirà anche sugli schermi dei nostri tablet con la sua planimetria, i punti di interesse, gli incroci e le telecamere"
Lungo le strade di Chicago vedremo muoversi le icone degli altri giocatori impegnati ognuno a perseguire la propria missione, e con un semplice tocco sul loro ritratto potremo entrare nella loro partita per giocare in coop. Ma anche per combatterli, qualora i loro obiettivi contrastassero i nostri? "Non lo possiamo ancora dire", hanno sorriso sornioni gli sviluppatori, "è solo che non potevamo presentare questo gioco all'E3 senza lasciarvi intuire che sotto c'è un multiplayer davvero originale".
Ecco, appunto. Il fatto che si siano sempre visti altri giocatori muoversi nella nostra mappa di gioco, sia nella conferenza sia nella demo, deve forse portarci a pensare che Watch Dogs sia un MMO open world dove tanti Aiden Pearce agiranno e interagiranno nel raggiungimento dei loro anarchici propositi? "Davvero, non chiedere altro. Sappi solo che a nostro avviso il multiplayer è spesso implementato male in giochi come il nostro e che noi abbiamo le idee per proporre qualcosa di realmente diverso".
Altro da dire qui da Los Angeles non c'è, se non che Watch Dogs è un gioco del quale sentiremo parlare ancora in futuro e da tenere assolutamente d'occhio. Sempre che lui non stia già tenendo d'occhio noi…