Wii Party U - review
Nintendo bussa di nuovo alla porta dei casual gamer.
Vista la tipologia di giochi usciti per Wii U nelle ultime settimane, avevamo quasi iniziato a pensare che Nintendo volesse abbandonare momentaneamente i casual gamer conquistati con il Wii a suon di party game. A quanto pare, invece, era solo una questione di tempo prima che la compagnia nipponica sfornasse un titolo pensato apposta per le famiglie.
Wii Party U rappresenta in tutto e per tutto l'evoluzione di ciò che abbiamo visto spopolare su Wii, quei party game pieni di minigiochi con cui sfidare uno o più amici animando anche la più noiosa delle serate.
Proseguendo lungo la strada imboccata col Wii, Nintendo ha messo insieme una raccolta di sfide lampo costruite nella maggior parte dei casi attorno agli immancabili Wiimote (iniziate a fare scorta di batterie!), con la piacevole aggiunta garantita da un GamePad letteralmente protagonista di alcune brillanti prove e modalità.
A seconda del tipo di esperienza di cui si ha bisogno, infatti, Wii Party U può trasformarsi in un bizzarro circo di giochi di gruppo, in un gioco di società diverso dal solito o, per passare una tranquilla serata di coppia, in un vero e proprio gioco da tavolo virtuale. A seconda delle esigenze, infatti, nel menu principale è possibile scegliere una delle tre opzioni appena citate, ognuna indicata per un determinato tipo di atmosfera e di compagnia.
"Si può optare per diverse soluzioni in cui il GamePad viene usato per lanciare i dadi ed esplorare le tavole di gioco"
Scegliendo l'opzione dei giochi di gruppo si può optare per diverse soluzioni in cui il GamePad viene usato per lanciare i dadi ed esplorare le tavole di gioco, mentre i Wiimote diventano indispensabili per portare a termine gli innumerevoli minigiochi utili a stabilire ora il numero di dadi da tirare al turno seguente, ora i punti accumulati per il risultato finale.
Alcune delle possibilità proposte nei giochi di gruppo rimandano alla mente i vecchi capitoli di Mario Party, con le loro regole bizzarre e tutta la follia dei migliori episodi di una saga tristemente ingrigitasi col passare degli anni.
Isola GamePad e Carnevale con i Mii, in particolare, sono tranquillamente in grado di far volare il tempo quando affrontate con gli amici, dando vita alle immancabili scene di isteria da sconfitta inattesa che tanti rapporti hanno inesorabilmente stroncato.
Sotto la voce Giochi in Casa, invece, sono raccolte sfide pensate con grande intelligenza e creatività per far interagire gruppi di amici sfruttando i Wiimote e, molto spesso, trasformando il GamePad in un controller da condividere o da scambiarsi, a seconda delle situazioni.
Ed è proprio in questo frangente che il team di sviluppo ha saputo dare il meglio, reinterpretando alcuni classici giochi di società per rinnovarli e adattarli alla tecnologia del Wii U. Ecco, quindi, che il GamePad si trasforma in una lavagnetta virtuale in cui ogni giocatore, a turno, deve disegnare un oggetto specifico, mentre solo a uno del gruppo viene assegnato un disegno differente ma in qualche modo simile al soggetto comune.
"Il team di sviluppo ha saputo reinterpretare alcuni classici giochi di società per rinnovarli e adattarli alla tecnologia del Wii U"
Potete immaginare da soli quali risultati agghiaccianti possano uscire da una sfida di questo tipo, soprattutto considerando che, al termine di tutte le sessioni artistiche, ai concorrenti viene chiesto di individuare l'intruso, operazione non sempre semplice e scontata come si potrebbe pensare. Non immaginate nemmeno lontanamente quali incroci bizzarri possano venir fuori durante una prova di questo tipo, a tutto vantaggio del divertimento.
Intrecciafalangi, dal canto suo, è letteralmente perfetto per chi ha amato il sistema di controllo di Heavy Rain, visto che l'obiettivo ultimo è di tenere premute combinazioni di tasti sempre più intricate che coinvolgono sia i Wiimote che il GamePad. Avete presente Twister? Questa è la versione per le dita del celebre gioco di società (scordatevi contatti "accidentali" con determinate parti del corpo delle giocatrici più attraenti, quindi).
Il nostro gioco preferito, tuttavia, resta il Ballo Sincronizzato, dove da due a quattro giocatori devono replicare la coreografia indicata all'interno del GamePad mentre si tengono per mano impugnando un Wiimote a testa.
In sostanza si tratta di una specie di girotondo tecnologico sapientemente mescolato ai balli tradizionali del passato, un mix a dir poco esplosivo se affrontato ai livelli di difficoltà più avanzati, con persone completamente ignare di ciò che sta per accadere e, perché no, anche un po' brille.
"La categoria Giochi da Tavolo offre anche le riproduzioni in salsa Wii U di alcuni vecchi passatempi meccanici degli anni '70/'80"
Ai giocatori più sedentari viene in soccorso il gruppo dei Giochi da Tavolo, nel quale il GamePad viene posizionato tra due utenti spinti a lottare o a cooperare a seconda dell'opzione selezionata. Anche in questo lotto sono presenti minigiochi mordi e fuggi in cui il touch screen viene utilizzato per intercettare libellule particolarmente sfuggenti, per lanciare sfere metalliche contro un bersaglio mosso dal rivale o per controllare due pugili facendoli picchiare senza sosta.
Al di là dei minigiochi, comunque, la categoria Giochi da Tavolo offre anche le riproduzioni in salsa Wii U di alcuni vecchi passatempi meccanici degli anni '70/'80, assolutamente perfetti per organizzare intense sfide di 5/10 minuti.
Si va dal biliardino alla gimcana meccanica, passando per l'immancabile memory e una variante di Forza 4 (non il gioco di guida!) dove l'obiettivo è mettere in fila le pedine del proprio colore cercando di formare la figura completa di un Mii. Il bello della modalità Giochi da Tavolo è che può essere disputata interamente sul GamePad, lasciando libera la TV per qualsiasi altro tipo di trasmissione.
Come da tradizione per questo genere di prodotti anche Wii Party U è caratterizzato da un livello qualitativo altalenante, visto che non tutti i minigiochi e le sfide sono divertenti allo stesso modo. In alcuni casi una battaglia di pochi secondi può far letteralmente sganasciare dalle risate (la sfida di tiri a canestro tra quattro giocatori in contemporanea o la raccolta delle cassette di mele sono due chiari esempi in tal senso), ma in altri casi gli sviluppatori non sono riusciti a ottenere i risultati desiderati.
"Gli sviluppatori hanno svolto un ottimo lavoro proponendo una gran varietà di sfide e di opzioni, ma da quello tecnico hanno fatto il minimo indispensabile"
Vista la gran quantità di materiale all'interno del pacchetto, tuttavia, è altamente probabile che chiunque trovi un buon numero di attività con cui provare un divertimento genuino, a patto di affrontarle assieme alla giusta compagnia. Mai come nel caso dei party game, infatti, conta più la qualità dei compagni di gioco del livello delle sfide proposte.
Se dal punto di vista creativo gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro proponendo una gran varietà di sfide e di opzioni, da quello puramente tecnico hanno fatto solo il minimo indispensabile. L'aspetto di Wii Party U non si allontana da quello di tanti altri giochi dell'epoca Wii in cui i Mii erano al centro dell'azione. Le strutture e gli scenari sembrano usciti direttamente da Wii Sports Resort, con l'unica aggiunta rappresentata dall'alta definizione. Sebbene questo genere di giochi non punti certo sulla grafica per impressionare gli utenti, un po' di impegno in più, anche solo dal punto di vista della caratterizzazione, sarebbe stato gradito.
Un discorso analogo può essere fatto per il comparto audio, caratterizzato dalla solita dose di effetti buffi e da una colonna sonora in linea con quella di Wii Sports e degli altri giochi appartenenti a questa categoria di prodotti.
Il party game ufficiale Nintendo debutta quindi su Wii U con un capitolo estremamente ricco (circa 100 minigiochi!!!) e caratterizzato da un buon numero di idee interessanti per sfruttare in modo bizzarro e inatteso le caratteristiche della console. Peccato solo per il comparto tecnico davvero troppo basilare, che pur rendendo l'azione su schermo sempre chiara e intuitiva, perde l'occasione per allontanarsi dal look asettico della maggior parte dei giochi basati sui Mii.