World of Warplanes - prova
Wargaming attacca anche dall'alto.
Ah, il fascino dell'aviazione. La fantasia di pilotare un aereo è forse una delle più comuni tra quelle che si vivono da bambini, quando il volo è avvolto da un alone di misteriosa magia, e concetti come aerodinamica e portanza sono ancora sconosciuti dettagli. È proprio per questo fascino che molti anni fa rimasi affascinato da Wings della mitica Cinemaware, uno dei primi titoli sul tema a girare per un numero spropositato di ore sul mio Amiga.
Da allora il genere è cresciuto in maniera salutare in più direzioni, sia con titoli arcade che con simulazioni vere e proprie in grado di costruirsi nutrite schiere di appassionati pronti a seguire la loro evoluzione per più anni e capitoli.
Ho citato Wings non per spirito nostalgico a sé stante ma perché il titolo di Cinemaware è stato il primo a venirmi alla mente nel pre-partita di una delle mie prime missioni in World of Warplanes, quando mi sono trovato a volare in formazione insieme ai miei compagni di squadrone durante il conto alla rovescia che scandisce la fase precedente alla missione vera e propria.
Il feeling più o meno è stato lo stesso ma anni fa il multiplayer online non esisteva e i compagni di squadrone erano controllati da una IA purtroppo limitata (di quelli iniziali non se ne salvava nessuno). Oggi non abbiamo di questi problemi e a soddisfare quell'antico spirito di pionieri dell'aviazione si propone Wargaming con World of Warplanes.
Il nuovo MMO basato sui combattimenti aerei è stato etichettato fin troppo frettolosamente (sia al suo esordio che in tempi più recenti) come una sorta di "World of Tanks con gli aerei", definizione che comunque sta stretta a questa nuova produzione. È vero che molte meccaniche sono comuni ai due giochi (e così interfaccia e sistema di progressione nei rami tecnologici) ma una volta scesi, o meglio saliti nel campo di battaglia, le differenze iniziano a intravedersi in maniera inizialmente sottile ma via via sempre più marcata.
In World of Warplanes i velivoli sono suddivisi in categorie proprio come in WoT, ma l'evoluzione degli aerei non procede in maniera verticale passando a mezzi sempre più corazzati e in generale pesanti. I caccia pesanti, per fare un esempio, hanno sì una potenza di fuoco maggiore ma la minor maneggevolezza gioca un ruolo più importante nei cieli. Un caccia leggero può infatti manovrare quasi a piacimento contro uno pesante anche di tier superiore, che a sua volta può contare sul mitragliere di coda per non risultare totalmente indifeso contro un mezzo più manovrabile.
"World of Warplanes è stato etichettato fin troppo frettolosamente come una sorta di World of Tanks con gli aerei"
Allo stesso modo l'impossibilità di fermarsi e nascondersi rende molto più delicate le modalità di ingaggio: sparire dalla visuale di uno o più nemici non comporta semplicemente allontanarsi, e anche in questo caso specifico non ci sono cespugli di sorta a favorire la ritirata. Una funzione di boost permette di aumentare temporaneamente la velocità ma è limitata dal surriscaldamento progressivo del motore ed è regolata da tempi di rigenerazione non proprio rapidi.
I combattimenti sono quindi più intensi e il camping non è mai un problema, anche perché fermare l'aereo e nascondersi nel banco di nuvole di turno non è ovviamente un'opzione. Gli scontri prevedono anche installazioni di terra o navali da distruggere e da cui guardarsi, cosa che incoraggia l'esplorazione della mappa e non solo la ricerca del nemico. Addio quindi ai veicoli di attacco fermi nelle retrovie e scene simili che i giocatori di World of Tanks conoscono sicuramente.
Un'altra somiglianza fino a un certo punto tra i due titoli sta nel sistema di progressione e personalizzazione degli aerei. Da un lato il meccanismo con cui si sbloccano gli upgrade è rimasto immutato, ma stavolta non sempre l'armamentario più corposo è quello migliore. Installando (dove previsto) bombe o razzi si peggiora anche la manovrabilità e si cambia il ruolo che si ha in battaglia: un caccia pesante che parte con una bomba di peso notevole deve per forza di cose puntare a distruggere anche un bersaglio di terra, con l'aiuto quasi indispensabile della visuale alternativa di strafing.
"Wargaming prevede di compensare il numero ridotto all'osso dell'equipaggio con un ventaglio di abilità più ampio "
Altre classi di aerei sono pensate specificamente per l'attacco ai bersagli al suolo, e risultano spesso indifese contro velivoli da dogfight. Visto che la collisione è comunque letale in ogni caso, spesso un aereo gravemente danneggiato può essere utilizzato in pieno stile kamikaze per eliminare un nemico ancora intatto e strategicamente più importante. La manovra non è semplice ma aggiunge qualcosa in più al lato strategico, permettendo di infliggere un danno importante anche al costo esiguo di un mezzo danneggiato e di un equipaggio ormai inutile.
Al momento il numero ristretto di giocatori e la scarsa familiarità che alcuni hanno con il sistema di controllo recentemente rinnovato trasformano comunque i cieli in un caos molto poco organizzato. Le possibilità strategiche sembrano però veramente molte, e con l'esperienza dei giocatori si svilupperanno sicuramente azioni coordinate tanto spettacolari quanto efficaci.
Tornando all'equipaggio, questo è comprensibilmente ridotto al singolo pilota e all'occasionale mitragliere di coda. Al momento non sono ancora state implementate le skill dei personaggi, ma Wargaming prevede di compensare il numero ridotto all'osso dell'equipaggio con un ventaglio di abilità più ampio e la possibilità di sviluppare più skill contemporaneamente. Nel caso del mitragliere, si sa che una maggiore abilità ne migliorerà la mira, ma sembrano esserci parecchie cose in cantiere sotto questo aspetto.
"Più si gioca, più si capisce che l'esperienza di World of Warplanes si discosta nettamente da quella di World of Tanks"
Sono incompleti anche i rami tecnologici che però offrono già circa 70 velivoli tra cui scegliere, divisi in quattro nazionalità: americana, russa, giapponese e tedesca. Alcuni rami tecnologici sono al momento specializzati in un numero ristretto di tipologie di aerei, ma con futuri ampliamenti dovrebbero comprendere tutte le classi sotto ogni bandiera. Molti mezzi sono anche in questo caso derivati da prototipi che forse faranno storcere il naso ai puristi, ma data la natura arcade del gioco e la necessità di proporre un numero di velivoli elevato, si tratta di un compromesso perfettamente accettabile.
La grossa novità rispetto alle prime fasi di beta è comunque la rivisitazione fatta al comparto grafico e il rinnovato sistema di controllo, che inizialmente aveva convinto pochi giocatori. Wargaming ha infatti prodotto, testato e scartato anche in contemporanea differenti prototipi che hanno portato al risultato attuale. Il modello di volo attuale risulta ben padroneggiabile ma ha la sua curva di apprendimento: oltre a manovrare l'aereo nelle varie direzioni, a volte è necessario compensare con il giusto rollio per evitare situazioni scomode come un involontario giro della morte e il conseguente, inevitabile schianto a terra o in mare.
Il problema si riscontra più che altro nel sistema di controllo tramite mouse e tastiera, ma è possibile scegliere anche di giocare con un joypad che al contrario risulta troppo sensibile con le impostazioni di base quando si pilotano aerei più veloci e maneggevoli. Fortunatamente è possibile calibrare e personalizzare i comandi a piacere, e anzi è quasi obbligatorio perfezionare a lungo i controlli fino a trovare la configurazione giusta per manovrare a dovere.
"Con l'update 0.4.0 sono stati migliorati i modelli poligonali e i relativi effetti grafici con l'aggiunta dell'HDR"
Con l'update 0.4.0 sono stati migliorati anche i modelli poligonali degli aerei e i relativi effetti grafici con l'aggiunta ad esempio dell'HDR, con buoni risultati. Gli aerei s'integrano molto bene negli scenari e il tipo di visuale permette di apprezzare il proprio mezzo in dettaglio, con tanto di schemi di colori e decorazioni personalizzabili nell'hangar. Le possibilità di personalizzazione si estendono infine anche all'interfaccia, che può andare da uno schema simile a quello di WoT, con tutti gli indicatori del caso, a un tipo più minimalistico per chi preferisce concentrarsi sull'azione.
Da vecchio giocatore di World of Tanks non posso che dire che l'update 0.4 di World of Warplanes mi ha sorpreso in maniera piacevole. Molti giocatori di WoT non si sono trovati a proprio agio col nuovo sistema di controllo e hanno incontrato più difficoltà del previsto nell'adattarsi, ma è qui che sta il bello di questo nuovo MMO. Più si gioca, più si capisce che l'esperienza di World of Warplanes si discosta da quella di WoT in maniera molto più netta di quanto si possa pensare dando un'occhiata alle immagini.
Gli elementi alla base sono rimasti gli stessi e permettono anche ai neofiti di capire ben presto cosa sviluppare e come, ma sotto la carlinga s'intravede molto di più. Con l'ultimo aggiornamento Wargaming ha dimostrato di saper indirizzare i propri sforzi nella direzione giusta. La pista di decollo è ancora lunga, ma per ora World of Warplanes sta prendendo velocità molto bene.