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World of Warplanes - prova

Chi vuole diventare un Top Gun?

Ricordo di aver incontrato Wargaming.net alla mia prima Gamescom, due anni fa. Più che uno stand avevano uno sgabuzzino due metri per tre bianco con qualche poster appeso, pieno zeppo di press kit e un PC su cui mi mostrarono la loro prima creatura, World of Tanks, un titolo free-to-play che aveva senza dubbio le potenzialità per ricavarsi una nicchia.

Due anni dopo il loro stand dell'E3 rivaleggiava con quelli delle grandi compagnie, con tanto di booth babes, megaschermo e decine di PC. World of Tanks è uno dei titoli free-to-play con maggior successo in Europa, un fatto che ha riversato nelle casse di Wargaming.net abbastanza soldi da nuotarci dentro, e da dedicarsi al secondo passo del loro piano per il dominio del mondo: World of Warplanes.

I piloti più bravi attaccano sempre col sole alle spalle.

Per rendere il gioco equilibrato e concentrato sul dogfight vecchio stile, gli sviluppatori hanno deciso di concentrarsi sul periodo storico che va dal 1930 al 1950, un'epoca in cui l'esito dello scontro era deciso più dall'abilità del pilota che dalla tecnologia contenuta nel suo aereo.

Attualmente sono presenti aerei americani, tedeschi e russi, ma è già stata prevista l'introduzione dei loro colleghi tedeschi e giapponesi. Le modalità degli scontri riprendono per certi versi quanto già visto con World of Tanks, ovvero scontri a tempo 15 contro 15 in arene chiuse che ricordano scenari di guerra reali.

Al momento della nostra presentazione erano presenti Harbor, El Hallouf e Pacific, ovvero una città costiera, il Nord Africa e uno scenario totalmente marittimo.

Per quanto riguarda le classi, gli sviluppatori ci hanno spiegato che per mantenere il gioco divertente per tutti non era ovviamente possibile inserire ogni tipo di aereo militare al mondo. Ad esempio, i bombardieri orizzontali più grandi e gli aerei da ricognizione sono stati lasciati fuori perché si amalgamavano male con lo spirito e con gli obiettivi del gioco.

"Gli sviluppatori hanno deciso di concentrarsi sul periodo storico che va dal 1930 al 1950"

Alla fine, dopo aver vagliato centinaia e centinaia di aerei, i prescelti sono stati raggruppati in tre classi: caccia, caccia pesanti e aerei per l'attacco al suolo. Ognuna delle classi ha un proprio stile di gioco ben definito e richiederà tattiche diverse, che ovviamente obbligheranno i giocatori ad ampliare il proprio bagaglio di abilità o specializzarsi nella propria classe preferita.

Una volta colpiti non è detto sia finita, ma i danni cambieranno molto la manovrabilità dell'aereo

La struttura di base del gioco riprende molto da World of Tanks, quindi aspettatevi decine di possibilità di customizzazione per la vostra aquila d'acciaio, con almeno dieci livelli per ogni parte meccanica in cui spendere i punti esperienza guadagnati durante gli scontri e abilità speciali per l'equipaggio. Potrete anche personalizzare l'aereo con il simbolo del vostro squadrone o della vostra compagnia.

Indipendentemente dalla modalità di gioco, ci sono sempre e comunque due modi per vincere: o eliminate tutti le unità avversarie, o bombardate gli obiettivi nemici al suolo.

Finite le chiacchiere e messe le mani sulla tastiera, anche se la versione finale del gioco supporterà ovviamente le cloche, è arrivato finalmente il momento di mettere alla prova le mie abilità di Top Gun.

Per evitare di farmi fare brutta figura, gli sviluppatori mi hanno dotato di un bombardiere abbastanza manovrabile e dotato di un mitragliatore di coda automatico, che sparerà appunto in automatico a chiunque dovesse cercare di attaccarmi alle spalle.

Ogni battaglia inizia già in volo sopra la propria base, diretti verso il nemico. Tutto inizia molto lentamente, qualcuno punta deciso verso il nemico, altri prendono quota per avere una maggiore visione della scena, io decido di puntare dritto verso un bersaglio a terra, tentando di sorprendere gli eventuali difensori.

Bastano veramente pochi secondi perché un tranquillo cielo azzuro si trasformi in un inferno di fuoco in cui bisogna avere cento occhi per evitare collisioni con il suolo, con le pareti di un canyon o con i pezzi degli aerei abbattuti e fare anche attenzione che qualcuno non vi piombi addosso dall'alto.

"Bastano veramente pochi secondi perché un tranquillo cielo azzuro si trasformi in un inferno di fuoco"

Il modello di guida è abbastanza semplice, anche se fare un Himmelman con la tastiera non è facile e vi consiglierei di dotarvi almeno di un pad per giocare come si deve, ma non per questo privo di qualche tocco simulativo interessante.

Per esempio, nel caso del bombardiere, il peso delle bombe lo renderà più lento e meno maneggevole finché non le avrà sganciate, e lo stesso vale per aerei dotati di molte munizioni, che inizialmente faranno più fatica degli apparecchi più piccoli. Per certi versi l'approccio è simile a quello di World of Tanks: un carro debole ma molto veloce e maneggevole o un bestione corazzato e potente, ma più facile da colpire? A voi la scelta.

Serve grande attenzione per evitare collisioni con il suolo, con le pareti di un canyon o con i pezzi degli aerei abbattuti

Il succo di World of Warplanes è tutto qui: come il suo predecessore è un titolo all'apparenza casual e facile, che vi permette di gettarvi subito nel vivo dell'azione. Tuttavia, per essere compreso appieno ha bisogno di ore di pratica, di un minimo di conoscenza delle tattiche aeree di base e di scelte accurate sul piano dello sviluppo dei propri aerei.

Alla fine dello scontro, nonostante sia riuscito con la mia manovra a distruggere un paio di obiettivi a terra, sono stato impietosamente abbattuto da un caccia nemico mentre cercavo di trovare rifugio tra le nubi e il mio mitragliere di coda faceva il possibile per salvarmi la pelle.

Contemplando i resti del mio aereo che precipitavano in mare, però, sentivo dentro di me la voglia di provare un altro aereo, di ributtarmi nella mischia, tentare una nuova strategia, quindi pare proprio che Wargaming.net abbia nuovamente centrato l'obiettivo.

Per il momento il gioco è in closed beta, ed entro la fine dell'anno passerà allo stadio di open beta e sarà rilasciato in versione definitiva. Non vi resta dunque che rimanere su queste pagine per saperne di più e, nel frattempo, procurarvi un manuale di guerra aerea.

Avatar di Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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