World of Warplanes - review
Un degno sfidante per War Thunder.
A qualche settimana di distanza dalla recensione dello splendido War Thunder, torniamo a parlare di simulatori di combattimento aereo della seconda guerra mondiale con World of Warplanes, un gioco strutturalmente molto simile al titolo free to play dei Gaijin Entertainment ma realizzato non certo dai primi venuti visto che stiamo parlando di Wargaming.net: lo studio che tre anni fa è salito alle luci della ribalta grazie all'ottimo lavoro svolto con World of Tanks.
Dopo aver portato il suo simulatore di carri armati a un livello tecnico e di contenuti molto elevato, i bielorussi hanno deciso di rivolgersi ad altri "mercati" in particolare quello del combattimento aereo con questo WoWP e anche gli appassionati di guerra navale con un terzo titolo ancora in fase di lavorazione chiamato World of Warships.
L'idea di fondo è quella di arrivare in un futuro prossimo a una totale integrazione tra questi tre giochi che permetta di dar vita a battaglie miste di terra, aria e mare in un contesto di free to play con elementi economici di acquisto di unità, abilità e add-on che permettano di rendere i tre giochi perfettamente integrati tra loro. Per il momento si tratta solo di un'intenzione visto che dei tre titoli proposti solo World of Tanks si può dire pressoché completo, World of Warships è ancora di là da venire mentre World of Warplanes che ci accingiamo a recensire quest'oggi è solo all'inizio del suo cammino.
Ma andiamo con ordine: World of Warplanes permette ai giocatori di costruirsi una carriera come piloti virtuali tra diverse epoche della guerra aerea, dai biplani degli anni trenta alla guerra di Corea passando per tutto il secondo conflitto mondiale. È possibile scegliere tra tre classi principali di velivoli: aerei leggeri e agili in grado di impegnarsi nel corpo a corpo a cui si aggiungono caccia pesanti per attacchi diretti a grosse formazioni. Non mancano anche i bombardieri stessi con cui colpire obiettivi di terra come bersagli fissi e mobili.
"È possibile scegliere tra tre classi principali di velivoli"
Il centinaio di aerei proposti è suddiviso in dieci tier: in questo modo ogni volta che si cerca di entrare in una partita sarà possibile accedere a lobby in cui sono presenti solo aerei di livello pari al nostro o di una classe superiore o inferiore. Le nazioni rappresentate sono cinque: Germania, Unione Sovietica, USA, Giappone e Gran Bretagna, tutte esplorabili attraverso diversi alberi tecnologici. Ogni aereo dispone di più configurazioni modulari consentendo una personalizzazione completa di armamento, tipi di munizioni, motori e altre componenti che possono essere mescolate e abbinate per avere un vantaggio sugli avversari e o per preparare il proprio aereo a qualsiasi situazione di combattimento.
Quindi si parla di oltre cento velivoli e numerose varianti equamente suddivise tra le cinque maggiori potenze aeree della Seconda Guerra Mondiale, tutti caratterizzati da un sistema di progressione piuttosto elaborato che garantirà parecchie ore di combattimenti aerei ad alta tensione per accumulare l'esperienza necessaria da investire nel caccia dei nostri sogni. Come accadeva in World of Tanks, più costoso è l'aereo perso, più è salato il conto che viene presentato nel momento in cui si viene distrutti.
Il sistema economico è molto simile a quello della controparte corazzata nel senso che siamo nel free to play teorico che permette di scaricare il gioco ed iniziare dal basso con i classici biplani nella parte di bersagli mobili per i caccia pesanti e fortezze volanti. L'esperienza si riceve accumulando abbattimenti e vincendo le mappe, anche se portare a casa un aereo tutto intero è già un buon successo perché significa che abbiamo vinto la partita.
"Oltre cento velivoli e numerose varianti suddivise tra le cinque maggiori potenze della Seconda Guerra Mondiale"
Molto presto anche l'oro acquistabile con carta di credito si rivela indispensabile in quanto permette di ottenere esperienza extra da investire in aerei nuovi, munizioni, equipaggiamenti e potenziamenti vari, livellando anche più velocemente rispetto a chi se li suda giocando. La versione da noi giocata del sistema economico era in open beta per cui è ancora effettivamente piuttosto presto per valutarne il bilanciamento: non abbiamo tuttavia molti dubbi sul fatto che Wargaming tenterà di replicare da vicino i meccanismi di World of Tanks proprio per l'intenzione espressa in prima battuta di realizzare un sistema economico unificato che andrà quindi a replicare piuttosto fedelmente le dinamiche dello store, dei potenziamenti degli sblocchi già messo a punto per WoT.
Del resto, le similitudini tra i due titoli sono evidenti a partire anche dall'interfaccia grafica iniziale e dai menu che permette di gestire la propria flotta. Chi ha trascorso ore e ore a schivare cannonate da 75 millimetri a bordo di un Churchill o un T-34 impiegherà dieci minuti ad adattarsi all'abitacolo di un Mustang per dare battaglia agli Zero giapponesi o ingaggiare i Messerschmitt tedeschi sulla manica a bordo di uno Spitfire.
L'infrastruttura e il sistema economico non sono l'unico aspetto che World of Warplanes condivide con World of Tanks: alla base del gioco troviamo anche lo stesso motore grafico opportunamente riadattato alle necessità di una simulazione di volo plausibile e sopratutto, lo stesso approccio alla complessità di pilotaggio che un titolo di questo genere inevitabilmente propone. Il gameplay è quindi quello di un ibrido tra simulazione e arcade abbastanza facile da prendere in mano che permette a chiunque di impugnare la cloche e buttarsi nella frenesia di un combattimento eseguendo virate, cabrate e avvitamenti mentre dispensa mitragliate a destra e a manca.
"Il gameplay è un ibrido tra simulazione e arcade"
Questo significa che basta avere un'infarinatura di base dei concetti di pilotaggio per riuscire a prodursi in manovre di volo in modo relativamente facile. Lo stallo è sempre in agguato se non si dosa la potenza motore ma in linea di massima possiamo dire che l'immediatezza è uno dei pregi migliori di World of Warplanes a prescindere dall'aereo utilizzato, grazie anche a un ottimo supporto per joystick e joypad.
Questo anche grazie al fatto che il modello del sistema di controllo è unificato e valido per tutti i partecipanti alle battaglie aeree: a differenza di War Thunder infatti, non è data la possibilità di impostare un modello di difficoltà che cambi la maneggevolezza del mezzo o introduca elementi realistici come la solidità strutturale del velivolo in relazione a determinate manovre, lo svenimento del pilota a causa di forze G eccessive o la limitazione alle visuali utilizzabili.
In termini di sistema di controllo, tutti partono allo stesso livello fatte salve eventuali modifiche da parte degli sviluppatori, ma difficilmente in futuro verrà stravolto un approccio improntato ad un realismo discreto che ben si sposa con il concetto d'immediatezza che i Wargaming.net puntano ad ottenere con i loro giochi. A prescindere dalla facilità d'uso degli aerei, i combattimenti sono comunque divertenti e frenetici grazie a due elementi fondamentali: una balistica più che plausibile dei colpi sparati insieme alla possibilità di eseguire svariati tipi di manovre sfruttando le doti di agilità dei caccia più leggeri o la potenza di fuoco dei bombardieri più pesanti con mitragliatrici che spuntano dalle zone più nascoste della carlinga.
"Al momento è possibile cimentarsi solo nella modalità standard 15vs15"
Insomma, fin qui tutto come da copione per un gioco che si annuncia come (ed effettivamente è) la versione aerea di World of Tanks come mentalità d'approccio e tipologia di gameplay. Dove il titolo dei Wargaming.net presta effettivamente il fianco ad alcune critiche è nella selezione delle modalità di gioco: al momento è infatti possibile cimentarsi solo nella modalità multiplayer standard: si tratta essenzialmente di uno scontro 15vs15 in una decina di scenari diversi in cui i giocatori sono essenzialmente chiamati ad abbattere tutti gli aerei avversari per vincere la partita.
Qualora questo non accada prima dello scadere dei quindici minuti di tempo limite, la partita verrà assegnata alla squadra che fino a quel momento si è comportata meglio accumulando il punteggio maggiore. La modalità standard non prevede infatti solo l'eliminazione degli avversari ma anche l'attacco a terra di obiettivi fissi e mobili. In questo senso assume notevole importanza la necessità di comporre squadroni misti tra caccia e bombardieri e dare quindi uno scopo diverso ai giocatori dalla semplice rissa aerea in cui il risultato finale dipende a volte più dalla fortuna che non dall'effettiva skill e coordinazione tattica dei vari partecipanti.
Come detto, la modalità standard è l'unica al momento disponibile oltre al tutorial iniziale e alla possibilità di creare sessioni cooperative di allenamento per imparare a volare coordinandosi con i propri compagni. Questo inevitabilmente ci lasciato un po' di amaro in bocca se si pensa al marasma di contenuti singleplayer cooperativi e multiplayer che War Thunder propone direttamente out of the box, sopratutto se mescolati ai differenti approcci garantiti dalla notevole differenza del livello di difficoltà prescelto e dall'accuratezza posta nel riprodurre diversi modelli di volo.
"Graficamente World of Warplanes non sfigura nei confronti di War Thunder"
World of Warplanes al momento non riesce a garantire tanta varietà e si orienta verso un gameplay unico su cui si basa la facilità d'utilizzo; un pregio per chi vuole calarsi nell'abitacolo e iniziare a mitragliare immediatamente ma anche una limitazione nei confronti di un pubblico più scafato che probabilmente continuerà a preferire il titolo dei Gaijin Entertainment anche in virtù di una superiorità tecnica sul fronte della simulazione del modello di volo.
Graficamente World of Warplanes non sfigura nei confronti del suo concorrente proponendo aerei dettagliatissimi e scenari altrettanto belli da ammirare mentre compiono evoluzioni, vengono sforacchiati, s'incendiano o perdono pezzi con un modello di danni tutto sommato piuttosto convincente. Le mappe sono comunque pensate come delle arene di scontro funzionali alla modalità multigiocatore e non vere e proprie aree di volo in cui compiere missioni con aeroporti di rifornimento, campagne, cittadine e catene montuose. Anche in questo caso rientriamo sotto l'aspetto dei contenuti di cui parlavamo poc'anzi che confermano un gioco completo nelle sue meccaniche di fondo ma ancora da rimpolpare sul fronte contenutistico.
In definitiva, le sensazioni che abbiamo ricavato da questo World of Warplanes sono state comunque positive: nella sua struttura di base è un competente simulatore di battaglie aeree capace di regalare molte ore di duelli feroci a tutti gli appassionati di World of Tanks stufi di schivare cannonate o comunque desiderosi di provare qualcosa di diverso. Il vero target sono tuttavia gli appassionati di guerra aerea che prediligono un approccio veloce al dogfight senza il tempo o la voglia di affrontare la complessità di War Thunder.
"World of Warplanes al momento non riesce a garantire molta varietà e si orienta verso la facilità d'utilizzo"
Nel confronto con il dirimpettaio i Wargaming.net escono per il momento sconfitti in virtù di una completezza nettamente superiore del titolo Gaijin che deriva da contenuti spettacolari per quanto riguarda il singleplayer e la modalità cooperativa, ma sopratutto da una base tecnica eccezionale ereditata dalla serie Sturmovik cui World of Warplanes non può fare affidamento.
La partita è comunque ben lungi da definirsi chiusa: i Wargaming.net possono contare sull'enorme base di pubblico di World of Tanks che al momento del lancio, grazie anche al sistema di account unificato, senza dubbio si riverserà in massa sui server di WoWP investendo buona parte del suo patrimonio di XP o magari spendendo già qualche soldino per arrivare ad utilizzare aerei migliori dei soliti biplani scassati con cui altrimenti normalmente si viene abbattuti a ripetizione per le prime ore.
A questo successo immediato capace di garantire server sempre pieni a ogni ora del giorno e della notte già open beta, si aggiungono altri fattori che consigliano di tenere d'occhio World of Warplanes. Abbiamo avuto la possibilità di partecipare all'evento di presentazione in quel di Londra qualche settimana fa e in quell'occasione gli sviluppatori ci hanno confermato come questa release sia limitata a solo una parte dei contenuti che verranno introdotti nei prossimi mesi.
Il progetto originale prevede infatti un supporto a lungo termine di almeno tre anni sotto forma di nuove modalità, aerei, e scenario e tutta una serie di iniziative dedicate alla gestione dei clan nell'ottica di promuovere l'aspetto competitivo di World of Warplanes anche con eventi a premi e tutto quanto possa contribuire a fare community.
Su una base già solida poggiano quindi ottime prospettive che fanno ben sperare per un futuro di alto livello di questo gioco gratuito e consigliano di tornare a valutare World of Warplanes tra 12-18 mesi. Nel frattempo, la concorrenza con War Thunder non mancherà di giovare alla rinascita multiplayer dell'aviazione virtuale come molti non avrebbero potuto sperare anche solo un paio d'anni fa.