WRC 4 - review
Milestone continua a studiare.
WRC 4 arriva nei negozi, pronto a dimostrare al mondo l'impegno di Milestone per il raggiungimento della tanto sospirata maturità in ambito rallistico. Negli ultimi anni gli appassionati di questa disciplina estrema hanno avuto modo di confrontarsi con la saga di Dirt, sviluppata da Codemasters e basata su un sistema di guida arcade e maggiormente votato alla spettacolarità, oppure di dare fiducia allo sviluppatore italiano detentore dei diritti ufficiali.
Complice anche una realizzazione tecnica mai all'altezza della concorrenza la serie di WRC non è riuscita a imporsi come avrebbe potuto, ma quest'anno le cose potrebbero essere arrivate a una svolta interessante. Mai come questa volta, infatti, le differenze rispetto al passato appaiono evidenti, in particolar modo sul fronte della fisica e del comparto grafico.
Inserendo WRC 4 nella console (o nel PC) ci si trova immediatamente di fronte ai nuovi menu creati da Milestone, che segnano un netto miglioramento rispetto alla fredda e asettica impostazione vista in passato.
Da questo punto di vista, così come in altri frangenti, il team italiano sembra aver cercato di seguire le orme di Codemasters, in modo da offrire un'esperienza pulita, dinamica e accattivante, come dimostrano gli utili suggerimenti e i cenni storici della disciplina durante le fasi di caricamento.
L'esperienza di WRC 4 è riassunta in quattro modalità ben differenziate: la prima, chiamata Rally Mode, è quella dedicata ai veri appassionati, visto che riprende fedelmente tutti gli elementi della licenza ufficiale. È all'interno di questo blocco che si può avere a che fare con tutti i piloti ufficiali all'interno delle tappe sparse per le 13 ambientazioni in giro per il mondo.
"I nuovi menu segnano un netto miglioramento rispetto alla fredda e asettica impostazione del passato"
La seconda modalità di gioco, chiamata Quick Stage, è anche la meno caratteristica visto che non è altro che la classica Gara Veloce in cui è possibile scegliere la macchina, il circuito e lanciarsi in pochi secondi sullo sterrato.
La terza opzione è quella più interessante, oltre a contenere gran parte delle modifiche apportate da Milestone in WRC 4. Stiamo parlando dell'immancabile Carriera, quest'anno caratterizzata dall'assenza della componente gestionale (niente più assunzioni e licenziamenti dei membri dello staff) e da una maggiore varietà.
Dopo aver creato il proprio pilota virtuale, il suo navigatore e i segni distintivi della vettura si inizia una vera e propria scalata dalle categorie più basse fino ai vertici del WRC, con una curva di apprendimento e un livello di difficoltà davvero ben calibrati.
A seconda dei risultati ottenuti, infatti, la Carriera di WRC 4 segue percorsi differenti, adattandosi al livello del giocatore e permettendo di migliorare progressivamente senza strappi improvvisi. A seconda delle capacità di chi impugna il volante virtuale, quindi, ci possono volere più o meno gare per arrivare a sfidare i nomi più blasonati del mondo del rally, prendendosi tutto il tempo necessario per ritoccare la propria tecnica e apprendere i segreti della guida estrema.
"Curva di apprendimento e livello di difficoltà sono davvero ben calibrati"
In questo quadro va a inserirsi la nuova gestione dell'illuminazione, che finalmente permette di affrontare le varie tappe con condizioni di visibilità ben diverse a seconda dell'orario (mattina, mezzogiorno o sera) in cui si svolge la gara.
La stessa pista può rivelarsi abbordabile o estremamente complicata a seconda delle condizioni di luce, dettaglio che i programmatori hanno curato con particolare attenzione. Le ombre della sera possono rivelarsi particolarmente insidiose su alcuni tracciati, costringendo ad ascoltare attentamente le indicazioni del navigatore sempre precise e affidabili.
L'ultimo blocco di modalità a disposizione è quello del multiplayer, che permette di sfidare altri giocatori sia offline (con il ritorno della riuscita modalità Hot Seat) che online in intense gare all'ultimo secondo, basate principalmente sulla registrazione del tempo migliore usando i fantasmi dei rivali come riferimento.
Sul fronte tecnico pur non riuscendo ancora a raggiungere i livelli della concorrenza WRC 4 risulta migliorato rispetto al passato, soprattutto dal punto di vista degli effetti sonori, della fisica e della modellazione 3D delle vetture.
"L'uso intelligente dell'illuminazione riesce a mascherare solo in parte la mancanza di dettaglio di alcune ambientazioni"
Il controllo dei bolidi è ora più convincente che in passato e si sente finalmente il vero peso delle auto quando si affrontano le curve più insidiose. A godere della nuova fisica sono soprattutto le fasi in cui è necessario usare il freno a mano, strumento fondamentale per i veri campioni di rally.
Siamo rimasti particolarmente soddisfatti dalla nuova gestione delle varie superfici dei tracciati, finalmente caratterizzate da risposte convincenti e da notevoli differenze. Correre su sterrato, ghiaccio o asfalto è ora profondamente diverso e richiede approcci ben precisi per ottenere risultati apprezzabili.
L'aspetto grafico, da sempre uno dei più grandi talloni d'Achille della serie Milestone, è stato potenziato solo in parte. I modelli poligonali delle auto sono ricchi di dettagli e la deformazione del terreno è convincente, ma i fondali soffrono ancora se paragonati a quelli degli altri giochi di guida in circolazione.
L'uso intelligente dell'illuminazione riesce a mascherare solo in parte la mancanza di dettaglio di alcune ambientazioni, ma non basta certo a nascondere gli occasionali problemi di pop-up a cui il motore grafico tende ad andare incontro.
WRC 4 rappresenta un deciso passo avanti per la serie Milestone. Se dal punto di vista del gameplay e delle modalità non si può che essere soddisfatti, però, lo stesso non si può dire del comparto grafico, ancora sottotono rispetto a ciò che i giochi attuali sono potenzialmente in grado di offrire.