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WWE 2K14 - review

Troppo presto per vedere l'impronta di 2K.

A volte il passaggio da un publisher a un altro permette a un franchise di rinnovarsi e trovare una seconda giovinezza. Altre volte, invece, il cambio di proprietà si traduce solo in una nuova grafica per la copertina e una campagna pubblicitaria lievemente ritoccata.

WWE 2K14 si colloca esattamente tra queste due categorie, visto che nonostante l'impegno dei ragazzi di Yuke's (supervisionati da Visual Concepts) per l'introduzione di qualche novità il gioco non solo non si evolve rispetto al passato, ma si assesta su livelli generalmente mediocri.

L'elemento più riuscito di questo titolo è sicuramente quello legato al fattore nostalgia, visto che in WWE 2K14 è possibile rivivere alcuni degli incontri storici più amati dai vecchi fan di Hulk Hogan e soci.

Nella modalità The Streak è possibile sia vestire i panni di Undertaker per abbattere gli sfidanti che cercare di interromperne l'imbattibilità con altri lottatori.

Se negli anni '90, epoca d'oro del Wrestling, avete seguito le gesta al tempo stesso epiche e bizzarre di quei titani americani non potrete rimanere indifferenti quando il gioco vi permetterà di combattere (e possibilmente replicare fedelmente) le battaglie più rappresentative della WWE.

"Il sistema di reversal permette sempre di ribaltare la situazione con la pressione del tasto giusto al momento giusto"

L'indimenticabile sfida tra Hulk Hogan e Ultimate Warrior per stabilire chi fosse il re del ring, le brillanti esibizioni di Macho Man, il sollevamento del gigantesco Andre the Giant da parte di uno stremato Ultimate Warrior, sono solo alcuni dei flash di un periodo in cui il wrestling, con tutte le sue esagerazioni e le sue finzioni, era all'apice della popolarità, oltre ad essere ancora in grado di stupire e affascinare ragazzini ingenui e con gli occhi pieni di meraviglia.

Poi, anni dopo, è arrivata l'era di John Cena, Rey Mysterio e The Undertaker, meno guascona e dai tratti più cupi e seriosi. I nuovi eroi del ring hanno saputo conquistare un gran numero di fan con le loro storie ricche di colpi di scena e i combattimenti spettacolari, ma buona parte dell'immediatezza del fenomeno era ormai andata perduta.

I modelli dei lottatori sono realizzati piuttosto bene, ma il team di sviluppo deve ancora lavorare sodo sulle animazioni.

WWE 2K14 è un gioco confuso, a metà tra due mondi completamente diversi e, come tale, non riesce a individuare con precisione il target a cui rivolgersi. Da una parte, infatti, troviamo i già citati incontri storici e i lottatori della vecchia guardia, dall'altra troviamo combattenti moderni e caratterizzati da un look e uno stile di lotta completamente diversi da quelli apprezzati negli anni '90.

"Il sistema di combattimento è troppo piatto per un genere che ha saputo evolversi"

Far convivere in un unico gioco due anime tanto diverse non è facile e lo strappo tra il passato e il presente si manifesta apertamente in un prodotto che sotto molti punti di vista sembra un minestrone poco amalgamato e difficile da digerire.

La stessa modalità chiamata 30 anni di Wrestlemania è stata divisa in due tronconi distinti, il primo dedicato agli scontri storici e il secondo al solo personaggio di The Undertaker e alla sua impressionante striscia di vittorie. Entrambe le esperienze risultano gradevoli, ma vista la loro grande diversità non permettono al gioco di trovare la propria identità.

I veri problemi di WWE 2K14, comunque, sono ben altri e passano principalmente attraverso un sistema di combattimento davvero troppo piatto per un genere che, attraverso i recenti giochi dedicati alle MMA, ha saputo crescere ed evolversi in modo convincente.

Gli scontri tra i wrestler di WWE si riducono spesso a rapide sequenze di colpi apparentemente privi di peso utili ad aprire la guardia dell'avversario e a iniziare una battaglia per stabilire chi sarà in grado di schienare il rivale.

"In WWE 2K14 è possibile rivivere alcuni degli incontri storici più amati dai vecchi fan di Hulk Hogan e soci"

A causa del nuovo e mal bilanciato sistema di reversal, infatti, una presa andata a segno non apre necessariamente complessi scenari tattici, ma permette sempre di ribaltare la situazione con la semplice pressione del tasto giusto al momento giusto.

Questa gestione degli scontri si riflette su praticamente ogni elemento del gameplay di WWE 2K14, appiattendo qualsiasi sfida e rendendo inutile la grande varietà di opzioni e modalità di combattimento presenti nel gioco.

A prescindere dal tipo di incontro selezionato, infatti, l'intera esperienza si riduce alla pressione forsennata dei tasti del contrattacco alternata a quella dei comandi richiesti dalle azioni contestuali, sia che si debba schienare l'avversario o scalare una gabbia metallica.

Il nuovo sistema di contromosse permette di ribaltare anche la più disperata delle situazioni.

La tattica non è certo il punto chiave degli incontri di wrestling, è vero, ma sfortunatamente questo titolo per PS3 e Xbox 360 non brilla nemmeno quando si parla di teatralità, principalmente a causa di una realizzazione tecnica altamente migliorabile e di alcune animazioni da rivedere (quella della camminata, per esempio, non è all'altezza degli standard attuali sotto nessun punto di vista).

"I modelli dei lottatori sono puliti e ricchi di dettagli e tutti gli elementi di contorno"

La tanto sbandierata nuova gestione delle collisioni funziona soprattutto durante l'interazione tra i lottatori e le corde del ring, ma in altre circostanze fatica a emergere dando vita a situazioni surreali in cui un calcio palesemente fuori bersaglio viene comunque incassato dall'avversario, che ne subisce i danni.

Collisioni a parte, la realizzazione tecnica del gioco è quella che mostra i miglioramenti più evidenti rispetto al passato, segno che permette di riporre una buona dose di speranza nei prossimi episodi del franchise. I modelli dei lottatori sono puliti e ricchi di dettagli e tutti gli elementi di contorno, comprese le immancabili scene di entrata a inizio combattimento, sfruttano alla perfezione la licenza ufficiale proponendo le giuste coreografie e il sottofondo musicale appropriato.

Pur essendo caratterizzato da alcuni spunti interessanti WWE 2K14 non riesce a offrire né un sistema di combattimento appagante né un'esperienza profonda. Fortunatamente il titolo 2K non manca di una buona dose di goliardia, elemento che basta a rendere il gioco gradevole soprattutto in multiplayer.

"Il vero cuore dell'esperienza rimane il multiplayer"

Gli amanti delle trame da soap opera possono spendere qualche ora con la modalità Universe, grazie alla quale possono alterare a piacimento il calendario della stagione 2013/2014 della WWE scegliendo i main event, modificando i rapporti tra i combattenti e alterando le regole di ogni sfida in base ai propri gusti.

Il vero cuore dell'esperienza, comunque, rimane il multiplayer, che sotto molti punti di vista avvicina WWE 2K14 più a un party game che a un gioco sportivo di combattimento. La follia di alcune situazioni, la possibilità di creare lottatori al limite dell'osceno e alcune animazioni grottesche possono trasformare la più semplice delle partite a questo gioco di wrestling in un trionfo di risate sguaiate.

La rigidità di alcune pose appare evidente perfino dalle foto. Provate a immaginare questa scena in movimento!

Prima di chiudere la recensione non resta che parlare del sempre più articolato editor dei lottatori, che anche in quest'occasione si rivela essere abbastanza ricco da permettere di dare libero sfogo a tutte le proprie fantasie. Ed è proprio grazie all'editor che le partite multiplayer finiscono col trasformarsi in esperienze con cui ridere di gusto.

A conti fatti il passaggio di Yuke's sotto l'ala di 2K e di Visual Concepts è avvenuto da troppo poco tempo per permettere a WWE 2K14 di trarne i dovuti benefici. Per vedere davvero quanto di buono potrà nascere da questa collaborazione dovremo attendere il prossimo capitolo di questo longevo franchise. Quest'anno, purtroppo, non possiamo che consigliare agli appassionati di attendere pazientemente.

6 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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In this article

WWE 2K14

PS3, Xbox 360

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