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WWE All Stars - review

Passato e presente si sfidano sul ring del 3DS.

In un momento particolarmente difficile per il mondo del wrestling, il cui crollo di ascolti dimostra chiaramente le problematiche legate all'attuale gestione di questo spettacolare circo teatrale, non è un caso che THQ stia cercando il modo per staccarsi il più possibile dal brand principale invocando l'aiuto delle mai dimenticate star degli anni '90.

Questa migrazione verso il passato non riguarda solo la scelta dei lottatori ma anche le dinamiche di gameplay, sempre più orientate verso un approccio semplice e intuitivo. WWE All Stars per Nintendo 3DS (semplice conversione dell'omonimo gioco uscito qualche mese fa) è l'esempio perfetto di tale manovra, che sfortunatamente non riesce a convincere sotto ogni punto di vista a causa di alcuni problemi più o meno importanti.

Le tecniche più spettacolari sono accompagnate da un coreografico rallentamento dell'azione.

Il primo fra tutti è la totale assenza di un tutorial utile per entrare in confidenza con le dinamiche di gioco che, pur essendo ben più semplici di quelle sperimentate in alcuni dei vecchi giochi di wrestling per console, richiedono comunque un po' di pazienza e qualche visita di troppo nei menu delle mosse.

A questo si aggiunge una certa difficoltà nell'utilizzo delle counter a causa delle ridotte dimensioni della finestra di inserimento dei comandi richiesti dal gioco. Al di là di questo, tuttavia, ci troviamo di fronte a un gioco particolarmente interessante per gli appassionati di wrestling alla ricerca di un'onesta rappresentazione portatile di questo business palestrato.

Rispetto alla versione per le console maggiori di WWE All Stars, questa incarnazione per 3DS è stata arricchita con alcune modalità extra particolarmente interessanti: Score Scramble e Gauntlet.

La prima è una variante degli incontri tradizionali rivelatasi particolarmente adatta allo spirito scanzonato e profondamente arcade del gioco. In pratica l'obiettivo principale è quello di ottenere il punteggio più alto possibile, dettaglio che spinge a lottare più e più volte alla ricerca del record perfetto.

La seconda modalità, invece, cozza un po' con la natura portatile di questa conversione, visto che richiede sessioni di gioco particolarmente lunghe per poter essere portata a termine. Una volta iniziata una partita a Gauntlet, infatti, l'obiettivo è quello di battere in un'unica sessione progressiva tutti i lottatori presenti nella cartuccia.

Come potete vedere alcuni modelli poligonali non sono caratterizzati da una realizzazione particolarmente riuscita.

Considerando che il roster conta 40 wrestler, capirete anche voi che stiamo parlando di un'impresa decisamente lunga e articolata che mette a dura prova la durata della batteria del 3DS.

Queste due modalità si affiancano a quanto mostrato dal gioco nelle altre versioni. Particolarmente interessante è il Fantasy Warfare, che permette agli appassionati di vivere sfide mozzafiato fra le vecchie leggende e le nuove glorie del ring.

Gli abbinamenti proposti dalla cartuccia sono generalmente ben studiati e mettono a confronto lottatori dalla caratterizzazione simile come, per fare un esempio, Andre the Giant e The Big Show o Hulk Hogan e John Cena (in effetti questo accostamento potrebbe far rabbrividire diversi appassionati), o ancora Ultimate Warrior e Sheamus.

All'elenco delle modalità si aggiunge anche quella chiamata Path of Champion, che in sostanza cerca di replicare in piccolo la Road to Wrestlemania vista sulle console maggiori. Dopo aver scelto il proprio lottatore il giocatore viene chiamato ad affrontare dieci incontri, fino a raggiungere lo scontro finale con Randy Orton, Undertaker o Degeneration-X.

Tutte queste varianti di gioco si basano sul medesimo gameplay, che in sostanza vede i giocatori impegnati a portare a segno varianti forti o leggere di colpi e prese, nel tentativo di indebolire il più possibile l'avversario caricando al tempo stesso la barra delle signature move, per poi concludere la lotta affidandosi alle inconfondibile mosse finali.

Il problema è che, una volta trovati i tempi giusti per far entrare le tecniche più dannose, vincere gli incontri diventa davvero troppo semplice, intaccando in maniera evidente la qualità della sfida garantita dal gioco.

Dal punto di vista tecnico WWE All Stars non brilla certo per la sua spettacolarità, ma il design particolare dei wrestler contribuisce a far passare in secondo piano le sbavature più evidenti, rendendo il risultato finale generalmente accettabile.

Anche stavolta, infine, l'effetto 3D esclusivo della console portatile Nintendo non offre nulla di particolarmente eccitante, rivelandosi davvero ininfluente ai fini della qualità dell'esperienza finale.

Se siete fan del wrestling e delle sue incarnazioni su console troverete WWE All Stars piacevole e divertente, anche se non particolarmente longevo.

7 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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In this article

WWE All Stars

PS3, Xbox 360, Nintendo Wii, PSP, Nintendo 3DS

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