Xenonauts - prova
L'erede di X-COM Enemy Unknown arriva su Kickstarter.
La parola del momento, perlomeno nell'industria videoludica, è senza ombra di dubbio Kickstarter. Questo sito, nato nel 2008, funge da incubatore per iniziative di carattere imprenditoriale nel quale i possessori d'idee vincenti cercano di convincere potenziali acquirenti a investire soldi nel loro progetto.
Tutto quello che devono fare, è presentare sul sito la propria idea, dire quanti soldi sono necessari per realizzarla e infine stabilire una data nella quale la raccolta fondi terminerà. Navigando sul sito si possono incontrare iniziative di ogni tipo, da strambe ricette culinarie alla produzione del primo disco di una band emergente. Nel caso in cui la raccolta fondi vada in porto, saranno prelevati dalla carta di credito dei donatori i fondi stanziati, in caso contrario nulla verrà tolto dal loro conto in banca.
Il caso di Tim Shafer e Double Fine, in grado di raccogliere oltre tre milioni di dollari per sviluppare un'avventura old school in collaborazione con Ron Gilbert, ha aperto il classico Vaso di Pandora, scatenando l'entusiasmo di molteplici sviluppatori, grandi e piccoli, che grazie a Kickstarter e la generosità dei suoi frequentatori, pensano di poter bypassare i publisher.
Questi ultimi sono ormai visti come retrogradi conservatori, ma in fondo capiamo come la loro preoccupazione principale sia quella di tenere in piedi una baracca sempre più scricchiolante. In questo modo però la loro situazione sta diventando piuttosto stagnante e soprattutto si lasciano sfuggire miniere d'oro del calibro di Minecraft, Angry Birds o i vari prodotti Zynga che stanno completamente riscrivendo i rapporti di forza all'interno dell'industria.
Al fianco di Double Fine, Wasteland 2 o Shadowrun Returns vi sono una miriade di progetti di dimensioni minori, alcuni dei quali troppo fumosi e amatoriali da riuscire a raggiungere il traguardo preposto, altri a uno stadio di sviluppo sufficientemente avanzato da richiedere poche decine di migliaia di dollari per essere completati e quindi incapaci di balzare agli onori delle cronache videoludiche.
"Per i ragazzi di Goldhawk Interactive, Kickstarter deve essere però sembrata la classica manna dal cielo"
Per i ragazzi di Goldhawk Interactive, Kickstarter deve essere però sembrata la classica manna dal cielo: dopo diversi anni a cercare di autofinanziarsi attraverso le prevendite del loro gioco, in un paio di giorni sono riusciti a racimolare e sorpassare i 50.000 dolalri necessari per chiudere il loro Xenonauts.
Dietro questo nome si nasconde il remake di X-COM che i fan hanno atteso per diversi anni, incredibilmente fedele nelle meccaniche e nelle tematiche al classico di MicroProse. È curioso il fatto che nel giro di pochi mesi, dopo anni di astinenza, i giocatori otterranno sia un seguito ufficiale firmato da Firaxis, meno integralista e fedele alla licenza originale, sia un titolo indipendente che, a parte il nome, ripropone pedissequamente la formula originale.
Nonostante manchino ancora diverse settimane alla fine della raccolta fondi, il team si è già trovato "costretto" a riscrivere i propri piani, aggiungendo diversi nuovi elementi che sarà possibili aggiungere grazie al successo dell'iniziativa. Ormai siamo, infatti, vicini al primo gradino, quello dei 75k, che consentirà al team londinese di assumere un level designer che lo aiuti a rendere più complesse e raffinate le missioni a terra. Il traguardo successivo, quello dei 100k, consentirà di avere missioni al chiuso, mentre il terzo, fissato a 140.000 dollari, consentirà di inserire scenari che ricordano le città sovietiche.
A questo indirizzo potrete trovare la pagina di Xenonauts, vedere tutte le cose che gli sviluppatori stanno progettando, provare una versione Alpha del gioco e percepire tutto l'entusiasmo che tale iniziativa sta creando nell'ambiente.
Dopo aver fatto la donazione, grazie alla quale abbiamo ottenuto un accesso privilegiato alle future versioni preliminari oltre che una copia digitale da riscattare su Steam quando questo Xenonauts sarà completato, siamo stati coinvolti nelle iniziative che Goldhawk ha attivato per comprendere come muoversi con i fondi supplementari.
"Dietro il nome Xenonauts si nasconde il remake di X-COM che i fan hanno atteso per diversi anni"
Inizialmente i ragazzi inglesi hanno indetto un sondaggio per capire quali sono le feature più richieste dalla community, in seguito hanno reso più ricchi i premi che si riceveranno versando più di 30 dollari e infine gli sviluppatori hanno condiviso l'entusiasmo e la sorpresa per il successo dell'iniziativa, sottolineata dal fatto che non sanno precisamente quanto guadagneranno realmente dalle donazioni.
Una delle cose che ci ha fatto sorridere è che inizialmente non avevano nemmeno previsto la possibilità di avere i soldi necessari per creare una versione scatolata di Xenonauts: adesso, con un futuro piuttosto roseo davanti, persino i loro sogni più nascosti stanno prendendo forma e si stanno informando sui costi e sulle tempistiche necessarie per creare una versione fisica del gioco.
Nonostante la tenuta e le garanzie di un reale successo e di questo sistema "dal basso" non siano ancora chiare, c'è da dire che Kickstarter è riuscita ad abbattere le divisioni che negli ultimi anni si erano create tra game designer star che vanno in giro in Ferrari (Cliffy?) e i giocatori, non più considerati come utenti ma come parte integrante, pulsante e viva del progetto.
"I ragazzi inglesi hanno indetto un sondaggio per capire quali sono le feature più richieste dalla community"
Sono tutte rose e fiori, dunque? Sicuramente no, ma questa non è la sede più adatta per parlarne e inoltre, fintanto che il giocattolo non si rompe, lasciateci giocare!
Dopo questo lunghissimo cappello introduttivo parliamo un po' di Xenonauts stesso: come dicevamo il gioco è un clone piuttosto fedele di quell'X-COM che tanti fan ha tuttora nel mondo. La versione disponibile sulla pagina Kickstarter mostra ancora un progetto in fase embrionale, ma già capace di divertire per molte ore. Nonostante manchino molti artwork o descrizioni di progetti e tecnologie, senza parlare di alcuni bug che inficiano il gameplay, è già possibile intuire la qualità del gioco, immutata rispetto al passato.
Basta infatti un po' di alta risoluzione e un'interfaccia più flessibile per rendere X-COM godibile anche ai giorni nostri. Il plot è piuttosto semplice: ci troviamo a capo di un'organizzazione internazionale incaricata di fermare la massiccia invasione aliena che si sta riversando sulla Terra.
Il gameplay si divide in diverse fasi: la prima, di microgestione delle nostre basi. Attraverso la classica schermata che mostra il nostro pianeta dallo spazio, dovremo costruire una fitta rete di basi in grado di proteggere tutti i continenti, oltre che di intercettare i veicoli alieni. Ogni nostra roccaforte dovrà essere gestita in modo da bilanciare le risorse destinate alle attività militari, con quelle necessarie per la ricerca sulla tecnologia aliena e la costruzione dei manufatti derivati da queste scoperte. Particolarmente importante sarà la difesa della base, oltre che i suoi strumenti d'intercettazione.
"Ogni volta che scoveremo un UFO potremo decidere se attaccarlo, pedinarlo o lasciarlo perdere"
Ogni volta che scoveremo un UFO potremo decidere se attaccarlo, pedinarlo o lasciarlo perdere. Nel primo caso passeremo alla schermata di combattimento aereo: qui potremo ordinare al nostro velivolo come agire, in modo da provare ad abbattere il disco volante e soprattutto cercando di evitare che gli alieni distruggano il prezioso mezzo. Nel caso di riuscita dell'operazione dovremo inviare una squadra di terra per recuperare l'eventuale tecnologia abbandonata dagli invasori, oltre che a impedire che questi ultimi danneggino la popolazione.
In questa versione di prova il motore di generazione casuale dei livelli non è stato implementato in maniera convincente e vi troverete dunque ad attraversare scenari troppo simili tra di loro. La situazione dovrebbe migliorare nei prossimi mesi, ma già da adesso è possibile rivivere le sensazioni di Enemy Unknown. Torneranno, infatti, le Time Units, in altre parole il parametro che determinerà le azioni che ogni soldato può eseguire in un turno. Spostarsi, sparare o accucciarsi sono tutte cose che dipendono da questo parametro. In ogni turno dovremo dunque pianificare ogni mossa in modo da non lasciare scoperti i nostri soldati, che potrebbero essere attaccati dagli alieni.
Un altro elemento da migliorare è l'intelligenza artificiale avversaria, in questa versione piuttosto passiva e dunque non in grado di rappresentare una sfida degna di nota. Nonostante questo le meccaniche di gestione della squadra e del suo equipaggiamento funzionano già in maniera fluida e divertente.
Le potenzialità ci sono tutte, senza considerare che il successo della raccolta su Kickstarter"
I cambiamenti previsti nella versione finale constano di una nuova interfaccia grafica, un'intelligenza artificiale superiore, un numero più alto di scenari, la compatibilità con Mac e coi sistemi Linux, oltre che la presenza di soldati donna, per omaggiare la parità dei sessi. Sono diversi gli stadi coi quali è possibile contribuire e si va dall'ottenere la colonna sonora in formato digitale al poter cenare direttamente con lo sviluppatore.
Da questa versione preliminare è possibile intuire le potenzialità del progetto Xenonauts, soprattutto per i tanti amanti di X-COM che chiedevano semplicemente una revisione al passo dei tempi del loro gioco preferito. La versione Alpha presenta ancora diverse limitazioni, che si spera siano sistemate entro ottobre 2012, la data d'uscita prevista. Le potenzialità ci sono tutte, senza considerare che il successo della raccolta su Kickstarter potrebbe consentire agli sviluppatori di espandere ulteriormente il gioco. Vi ricordiamo che avete tempo fino al 10 giugno per sostenere gli sforzi di Goldhawk.