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5 motivi per non dire che ne sapete di computer.
Sono ormai finiti i tempi in cui avere una conoscenza informatica di qualunque livello era solo un modo veloce per beccarsi un gavettone di piscio dal bullo di turno.
Ma invece di diventare la rockstar del ventunesimo secolo, "l'amico che ne sa di PC" è semplicemente passato dallo status di strambo da evitare alle feste se non vuoi passare la serata a parlare di computer, a tizio che può farti nuovamente funzionare la tua fonte di porno in streaming.
Ovviamente gratis.
Secondo alcuni calcoli approssimativi, il 90% dei computer in assistenza non viene riparato in un negozio apposito, ma da persone le cui incredibili doti informatiche si limitano allo scrivere il nome del problema su Google e seguire le istruzioni.
E anche se a voi sembra che stia facendo tutto il computer, quei minuti in cui mettiamo una toppa alle vostre scorribande su "supermegaporno.it" sono il risultato di anni e anni di esperienza, ma soprattutto di un pizzico di buonsenso, lo stesso che mettete nel resto della vostra vita ma che, non si sa come mai, cessa di esistere quando vi trovate di fronte a un PC.
E puntualmente, ogni sei mesi la pantomima si ripete, e tutto inizia con questa frase:
"Ho un problema col computer, passo da te dopo lavoro, ci vorranno cinque minuti!"
Sapete perché non sentite dire "Ehi, che ne dici di venire da me dopocena per dare due mani alla camera dei bambini? Ti pago un caffè?".
Perché probabilmente partirebbero dei vaffanculo in grado di togliere la vernice dalle macchine. Lavorare stanca e a nessuno piace farlo negli orari preposti quando si è pagati per farlo, figuriamo nel proprio tempo libero e per una pacca sulle spalle. È un ragionamento che vale per ogni tipo di professione.
Tranne per chi si occupa di computer, ci avete fatto caso?
Si dà per scontato che il "computer geek"medio (spesso semplicemente una persona che non usa il PC solo come una scatola con dentro Facebook) si diverta nel farlo.
Ed è tutta colpa di Hollywood.
Avete presente il personaggio di Mr. Wolf in Pulp Fiction? Quello che "risolve problemi"? Ecco, da quando i computer sono entrati a far parte della nostra vita, sono diventati il maledetto signor Wolf di Hollywood, la spiegazione perfetta per un pubblico che quando vede un avviso di sistema spegne il PC e lo butta nella vasca da bagno urlando, per evitare che schiavizzi l'Umanità.
Per colpa di un gruppo di sceneggiatori con tanta voglia di fare party in piscina e poca di lavorare, la gente vive nella convinzione che qualunque problema di un PC sia risolvibile in pochi secondi battendo le dita sulla tastiera mentre sulle schermo le righe di codice scorrono furiose. Niente è impossibile per chi sa usare quelle strane bestie chiamate "computer", e la gente crede che si possano bloccare intere città o abbattere astronavi aliene grandi come il Vaticano semplicemente "hackerando"il sistema.
Beh, se fosse così, alla decima volta in cui qualcuno ci chiama alle 17:59 dicendo "Ho un problema con il portatile, passo da te fra poco, così mentre prendo un caffè mi risolvi questa cosa, ci vorranno cinque minuti", probabilmente avremmo già scatenato una pioggia di napalm sulla piana di Los Angeles.
Invece, al massimo possiamo recapitare a casa di qualche produttore un centinaio di pizze alla cipolla, sfruttando le ordinazioni via internet di Pizza Hut.