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Metro: Last Light - prova

L'ultima luce in fondo al tunnel.

Londra - Il fallimento di THQ e il conseguente passaggio sotto l'ala protettrice di Deep Silver sembra non aver scalfito le ambizioni di 4A Games e Dmitry Glukhovsky, la giovane penna dietro il romanzo Metro 2033. I lavori di Metro: Last Light proseguono infatti a ritmo serrato, tanto che il gioco arriverà nei negozi il prossimo 17 maggio su PC, Xbox 360 e per la prima volta nella serie su PlayStation 3.

La produzione Deep Silver ha un respiro molto più ampio della maggior parte degli shooter apparsi sul mercato. Se Metro 2033 è stato, infatti, un ottimo adattamento dell'omonimo romanzo, Last Light si propone di espandere ulteriormente l'universo della serie, trascendendo quelli che sono i classici schemi degli sparatutto in prima persona.

Per far ciò, Glukhovsky è stato coinvolto in prima persona nella stesura della trama, dei dialoghi e delle descrizioni degli ambienti. Un lavoro talmente ampio e particolareggiato da essere stato sufficiente non solo per realizzare questo videogioco ma anche per essere raccolto nel prossimo romanzo della serie, che vedrà la luce nel 2014.

Questo perché il libro di Metro 2034 in realtà non prosegue la storia laddove finiva il primo capitolo, ma si concentra su altre tragedie che hanno luogo in ciò che un tempo era la metropolitana di Mosca. Per 4A Games, invece, Metro è la storia del giovane Artyom, un ragazzo nato nella stazione VDNKh in missione per cercare di salvare quel che è rimasto dell'umanità dall'estinzione. Per questo motivo Glukhovsky si è trovato a dover creare materiale inedito, per dare continuità stilistica e contenutistica a tutta la sua opera.

"La produzione Deep Silver ha un respiro molto più ampio della maggior parte degli shooter apparsi sul mercato"

Nonostante siano ancora radioattivi, saranno diverse ed intense le sezioni in superficie.

Lo scrittore, presente al recente showcase di Deep Silver, ci ha però rassicurato che il dover scrivere una storia per un videogioco non ha influenzato minimamente il suo stile, le sua ambizioni e le vicende narrate. Lui si è concentrato nel creare il miglior materiale possibile, facendo assoluto affidamento sul team di sviluppo ucraino, che già con Metro 2033 era riuscito a tradurre in videogioco la sua opera.

In effetti, giocando a questi due prodotti non si può fare a meno di essere rapiti dalla minuziosa riproduzione delle più celebri fermate della metropolitana moscovita, divenute teatro della loro stessa caricatura in questo universo devastato dall'olocausto nucleare. La fermata del Cremlino è divenuta infatti la capitale dei "Rossi", un gruppo di persone che si rifanno agli insegnamenti più distorti della dottrina comunista, mentre il Teatro sarà il luogo dove la tradizione del Bolshoi prosegue imperterrita, tramutata però in un volgare cabaret, con donnine mal vestite che mostrano le loro grazie. Dettagli come questi saranno molteplici e serviranno sia per strappare qualche sorriso e allentare un po' la morsa allo stomaco che le drammatiche vicende del gioco creeranno, sia per dare spessore e credibilità a tutta la produzione.

Camminare per i bui cunicoli di queste comunità è straniante: ogni personaggio ha una storia da raccontare, ogni oggetto non è posizionato a caso, e tutto racconta una storia spesso difficile da accettare. Metro: Last Light è un prodotto adulto, maturo, diverso da praticamente tutto ciò che è mai giunto sui nostri schermi (tranne Metro 2033, ovviamente!). Questo però lo rende più difficile da approcciare di un FPS qualunque, essendo meno gioco e decisamente più racconto interattivo. Per questo motivo la linearità dei livelli non è un problema, anzi, serve a concentrare l'esperienza e a consentire agli sviluppatori di non annacquare i loro sforzi.

"Tutto quello che potrete vedere è limitato a ciò che viene tratteggiato dalla penna dell'autore"

Il tono sarà ancora crudo e maturo: non aspettatevi troppa compassione all'interno della metropolitana moscovita.

Esattamente come in un libro: tutto quello che potrete vedere è limitato a ciò che viene tratteggiato dalla penna dell'autore. Questo però non vuol dire che in Metro: Last Light non ci sarà spazio per personalizzare il proprio approccio alla partita. Nei tanti momenti di azione, infatti, sarete quasi sempre voi a decidere come agire, ovvero se provare ad aggirare il pericolo o ad affrontarlo di petto. Per migliorare anche queste sezioni gli sviluppatori hanno ristudiato il sistema di shooting in modo da renderlo decisamente più realistico che in passato. Le armi saranno infatti più precise e letali ma per bilanciare la situazione anche la vostra resistenza sarà decisamente minore.

In questo modo la fase di shooting sarà decisamente più in linea con le altre produzioni moderne, e visti i problemi di Metro 2033 dovrebbe essere un bene. Per tale ragione difendersi dai soldati nemici e dai mutanti sulla superficie sarà più divertente ma non per questo più banale e meno impegnativo. La facilità con la quale soccomberete agli avversari vi costringerà a trovare velocemente un riparo e a sfoltire le fila nemiche prima di uscire allo scoperto.

Come al solito l'interfaccia di gioco sarà completamente assente dallo schermo e integrata all'interno dell'equipaggiamento di Artyom. Il caricatore dei proiettili ci farà sapere quando è il momento di ricaricare, le crepe sulla maschera anti-gas quando è meglio cambiarla, mentre un orologio da polso ci indicherà quando le scorte di ossigeno stanno per esaurirsi.

"Ad aumentare questo senso di immersione arriva anche il comparto grafico, di assoluto spessore"

L'interfaccia è stata completamente integrata all'interno del gioco: basta guardare l'orologio di Artyom per sapere se si è osservati da qualcuno o no.

Tutto questo contribuisce all'immersione del giocatore all'interno dell'universo di Metro: Last Light, un'opera che cerca di presentarsi senza filtri al giocatore, che verrà letteralmente rapito dall'ambientazione, dai tanti dialoghi ottimamente doppiati in Italiano, dalle atmosfere e dalla fantasia di Glukhovsky nel creare micro-cosmi così diversi, ma così grottescamente simili ad alcuni estremi della politica presente e passata.

Ad aumentare questo senso di immersione arriva anche il comparto grafico, di assoluto spessore. Talmente buono da far proclamare agli sviluppatori di 4A Games che "la nuova generazione di hardware è già presente sui PC". In effetti Metro: Last Light sembra persino più bello e dettagliato dell'ottimo Metro: 2033, grazie all'integrazione di tutte le nuove tecnologie messe a disposizione da nVidia. Ma non si è trattato solo di alzare l'asticella sotto il profilo grafico, quanto di migliorare e perfezionare le prestazioni del loro engine grafico, al punto che il gioco avrà minori difficoltà a girare anche su configurazione entry level.

A beneficiarne saranno soprattutto le console (o perlomeno l'Xbox 360, al momento l'unica delle due disponibile all'evento), finalmente in grado di gestire con maggiore agilità il titolo, ora decisamente bello da vedere. Certo, il gap con la versione PC è incolmabile ma perlomeno Metro: Last Light potrebbe attestarsi tra le produzioni meglio riuscite dell'hardware Microsoft.

"Metro: Last Lightè un progetto complesso, ambizioso e, per quanto visto finora, riuscito"

Il genere umano alla resa dei conti in Metro: Last Light.

Se proprio volessimo trovare il pelo nell'uovo, Metro: Last Light rischia di non essere più il benchmark per testare i nuovi hardware PC, dato che ormai è stato eguagliato e forse superato da Crysis 3. Rimane comunque uno dei giochi più validi visti finora, anche e soprattutto grazie alla velocità di caricamento tra un livello e il successivo, elemento che ha consentito di vivere un'esperienza continua e non frammentaria.

Metro: Last Light è un progetto complesso, ambizioso e, per quanto visto finora, riuscito. L'obiettivo del team ucraino e di Dmitry Glukhovsky è di creare un'esperienza dal sapore artigianale, che rimanga nei ricordi dei giocatori. L'ultima fatica di 4A Games più che uno sparatutto è una sorta di avventura in prima persona, dove la narrazione, i dialoghi e i dettagli del mondo di gioco sono altrettanto importanti delle fasi di azione. Per questo motivo, oltre allo strepitoso comparto tecnico e alle rinnovate meccaniche di shooting, sarà importante immergersi completamente nella storia, assaporarla capitolo dopo capitolo.

Per far ciò abbiamo però bisogno della versione completa del gioco, che non mancherà di arrivare presto in redazione, in previsione dell'uscita il prossimo 17 maggio.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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Metro: Last Light

PS3, Xbox 360, PC, Mac

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