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Catherine - hands on

Un piccolo assaggio in attesa della recensione.

La lunga attesa per poter finalmente giocare la versione PAL di Catherine è quasi giunta al termine. In redazione abbiamo ricevuto un codice pressoché completo del gioco, di cui vi proponiamo un corposo hands-on in attesa della recensione che arriverà di qui a qualche settimana.

I lettori più attenti a ciò che accade nel mercato estero sapranno già ogni dettaglio di questo stuzzicante progetto Atlus, che in pratica riesce a mescolare con successo generi completamente diversi tra loro.

L'esperienza garantita da Catherine, infatti, ruoterà attorno a una trama particolarmente corposa e coinvolgente, a elementi adventure molto marcati e, soprattutto, a interessanti livelli platform che ricorderanno una versione moderna del glorioso Q*bert.

Curve pericolose e argomenti delicati andranno spesso a braccetto in Catherine.
Pensate che parlare a un pubblico di pecore indossando solo un paio di boxer e abbracciando un cuscino sia strano? Aspettate il resto!

Il giocatore dovrà vestire i panni di Vincent, un ragazzo come tanti risucchiato dal vortice della vita e, come tale, dilaniato dai dubbi incessanti generati dagli improvvisi cambiamenti della propria situazione sentimentale.

Mentre verrà sballottato tra concetti complessi come quelli del matrimonio, del tradimento e della paternità, il povero protagonista vivrà un'avventura da incubo (nel vero senso della parola) dove la sua vita sarà costantemente in pericolo e in cui, soprattutto, la sua integrità morale verrà giudicata severamente.

A seconda della scena affrontata, Catherine sarà in grado di mettere sotto pressione il giocatore con scelte morali complesse (tanto che a volte non sarà così facile capire quale sarà effettivamente quella "buona" e quale quella "cattiva") o con puzzle più o meno impegnativi a seconda del livello di difficoltà selezionato.

Le sequenze notturne saranno caratterizzate dalla dose maggiore di azione, visto che spingeranno il giocatore a guidare Vincent nella difficile scalata di interminabili torri di cubi. I blocchi potranno essere spostati dal protagonista in modo da creare utili scale verso la vetta, ma la distribuzione degli appoggi è stata studiata in modo tale da costringere a mantenersi costantemente lucidi, anche nei momenti di maggiore stress (come durante le sfide con i boss, tanto per fare un esempio).

"Catherine metterà sotto pressione il giocatore con scelte morali complesse"

Una mossa falsa non pregiudicherà la scalata, visto che sarà sempre possibile cancellare l'ultimo movimento eseguito, ma un'eccessiva perdita di tempo porterà a una morte orribile causata da una caduta nel vuoto o dall'attacco di uno dei disturbanti boss di turno.

Considerando che ogni puzzle sarà ambientato nella mente di Vincent, la fisica non funzionerà come farebbe nel mondo reale. In particolar modo sarà possibile collegare tra loro i blocchi attraverso gli angoli, anche se questi non avranno alcun punto di appoggio su cui scaricare il proprio peso.

Tre domande per capire come siete veramente...

Grazie a questa particolare caratteristica sarà possibile sfruttare bizzarre tecniche di spostamento, che in parte potranno essere apprese direttamente dal gioco, parlando con le sfortunate pecore compagne di viaggio dell'atterrito protagonista.

"L'altra parte del gioco ruoterà interamente attorno alle vicende personali della vita di Vincent"

L'altra parte del gioco ruoterà interamente attorno alle vicende personali della vita di Vincent, in una veste molto più vicina a quella dei classici giochi di avventura. Tra dialoghi con i vari personaggi e lunghe bevute con gli amici allo Stray Sheep (il locale in cui si svolgerà buona parte degli eventi di Catherine), il protagonista affronterà un momento particolarmente importante e delicato della propria vita, il tutto cercando di scoprire la verità in merito alle misteriose morti che si susseguono in città.

Questo boss è esattamente ciò che state pensando che sia. Grottesco, vero?
Le scelte morali di Vincent verranno giudicate dal gioco, che indirizzerà la storia verso uno dei molteplici finali.

Per ovvi motivi in questa sede non vogliamo anticiparvi troppi dettagli in merito alla trama (che approfondiremo ulteriormente in fase di recensione), ma vogliamo sottolineare un elemento che più di ogni altro caratterizzerà la versione pal del gioco: l'adattamento.

La collaborazione tra Atlus, Deep Silver e KOCH Media ha dato vita a una versione italiana caratterizzata da una localizzazione solo parziale, visto che l'intervento degli adattatori nostrani si vede unicamente nella traduzione dei menu e nella presenza di sottotitoli nella nostra lingua madre.

L'adattamento di Catherine non solo è fluido e grammaticalmente corretto (almeno fino al punto dove siamo arrivati prima di scrivere questo articolo), ma riesce a mantenere intatto lo spirito e i toni che tanto avevamo apprezzato nella versione americana del gioco.

Certo, un doppiaggio di qualità in Italiano sarebbe stato più che apprezzato, ma considerando che stiamo parlando di un titolo pensato per un target molto particolare e, di conseguenza, con obiettivi di vendita diversi da quelli dei blockbuster più blasonati, possiamo comprendere la scelta di puntare unicamente sui sottotitoli.

"Catherine sarà una delle esperienze più assurde, oniriche e surreali che vi sia capitato di vivere in un videogioco"

Al di là di questi dettagli, comunque, cosa dovrete aspettarvi da Catherine? Semplicemente una delle esperienze più assurde, oniriche e surreali che vi sia capitato di vivere in un videogioco e, in particolare, in un puzzle game.

Catherine, infatti, vi sconvolgerà sballottandovi tra lunghi dialoghi interattivi (dove le vostre risposte peseranno come macigni sull'economia della trama e sul finale a cui andrete incontro), meravigliose sequenze animate (realizzate sia attraverso il motore grafico del gioco che con i metodi tradizionali, grazie alla collaborazione dello Studio 4°C) e complessi rompicapo da affrontare con la costante paura di morire.

Catherine o Katherine? A voi la scelta!

Il bilanciamento tra i vari elementi del cocktail raggiunto dai programmatori è davvero invidiabile e l'intera esperienza sarà in grado di tenervi incollati allo schermo per diverse ore. Fra l'altro, esattamente come nella versione americana, anche in quella PAL troverete il livello di difficoltà Super Facile, pensato per coloro che acquisteranno Catherine principalmente per godersi l'ottimo intreccio narrativo.

Prima di lasciarvi alle immagini della versione italiana del gioco vi ricordiamo che l'uscita di Catherine è prevista per il 10 febbraio e che, esattamente com'è accaduto oltreoceano, anche da noi verrà proposta una succosa edizione speciale, sfortunatamente orfana dei prestigiosi boxer del protagonista.

Per il momento è tutto. Ci leggiamo tra qualche settimana per la recensione!

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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Catherine

PS3, Xbox 360, PC

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