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Vodafone Italia sfida Google e Apple - editoriale

Un servizio di gaming in streaming per combattere i colossi dell'intrattenimento.

Milano - All'interno della Milan Games Week Vodafone Italia ha lanciato il suo guanto di sfida a Google e Apple. Nonostante possa sembrare un'affermazione sensazionalistica, la divisione italiana del colosso delle comunicazioni sta facendo da apripista per tutta una serie di servizi pensati per gli amanti dei videogiochi, non importa che siano gamer o semplici amanti di Pow3r o degli esport.

Il tutto, ovviamente, gira intorno alla nuova rete 5G, ma i benefici e le proposte presentate oggi possono essere sfruttati anche da tutti coloro che hanno semplicemente una connessione 4G o fibra di Vodafone. Questo perché il colosso delle telecomunicazioni ha lavorato non solo per garantire la bassa latenza e l'ampia banda dati a coloro che hanno a disposizione device compatibili col 5G, ma ha fatto in modo che questa nuova tecnologia possa migliorare l'esperienza di tutti coloro che si collegano alla sua rete. Che poi i vantaggi massimi li avranno coloro che hanno un device 5G è sottinteso, ma questo non vuol dire che tutti gli altri non potranno avere un'esperienza soddisfacente.

Vodafone è il primo operatore a pensare a dei servizi dedicati interamente ai gamer.

La prima novità pensata per sfruttare questa infrastruttura si chiama GameNow. Si tratta di un servizio di gaming in cloud che consente di accedere ad un catalogo di circa 60 videogames da giocare rigorosamente in streaming. Esattamente come Stadia di Google. La differenza principale è che GameNow si poggerà (almeno inizialmente) su di una sottoscrizione mensile e non baserà il suo modello economico sulla vendita di videogiochi. Questo perché, secondo Vodafone Italia il mercato si sta spostando in questa direzione, ovvero su di un abbonamento mensile che dà la possibilità di scegliere tra diversi esperienze, senza pubblicità e interruzioni di sorta. Come fa Apple Arcade. Solo che a differenza del colosso di Cupertino i giochi inclusi non sono esperienze mobile, ma videogames considerati fino ad oggi "da salotto".

I due giochi che sono stati portati sul palco per mostrare le potenzialità del servizio sono Metro 2033 Redux e Valentino Rossi The Game. Ogni titolo presente nel catalogo GameNow sarà controllabile sia attraverso i comandi touch, sia utilizzando periferiche di gioco più tradizionali. Questo perché GameNow sarà un servizio multipiattaforma, pensato per adattarsi alle esigenze e alla disponibilità di ognuno. Per questo l'operatore non vuole mettere limiti di sistema operativo (al momento l'app c'è solo su Android, ma su iOS e PC sarà possibile accedere tramite browser) né sul tipo di periferiche di controllo.

La nostra prova ha ha avuto dei risultati sorprendenti. Se da telefono tutto sembrava funzionare in maniera corretta, con buoni tempi di risposta e una resa grafica di livello, su televisione non abbiamo potuto sperimentare la stessa qualità. La risposta ai comandi non era perfetta, in uno shooter come Metro 2033 Redux avere una risposta ai controlli lenta è fastidioso, e anche il livello di dettaglio non era altissimo.

Sarà possibile giocare sia coi controlli touch sia collegando periferiche più tradizionali.

Da questo punto di vista Stadia sembra più avanti, nonostante sia un servizio pensato per funzionare e adattarsi ad ogni situazione e non confezionato intorno alle più recenti tecnologie in fatto di reti mobile. Vodafone sembra, però, piuttosto sicura della resa del proprio servizio, anche se gli ultimi dettagli, come il costo mensile o l'intero catalogo arriveranno nelle prossime settimane.

Al momento quello che sappiamo è che gli unici requisiti sono l'abbonamento mensile (sarà possibile avere un periodo di prova di 30 giorni) e l'accesso alla rete Vodafone. Questa infrastruttura sembra sia al momento l'unica in grado di garantire le performance richieste. Se un domani altri operatori volessero confederarsi sarà possibile utilizzare GameNow anche con altri operatori. Ma per ora sono tutte opportunità pensate per i clienti di Vodafone.

La seconda iniziativa è un'offerta pensata per gli amanti dei videogiochi in mobilità. La Vodafone Power Gaming è un'offerta che consente di non consumare traffico dati sia che si stia giocando a Clash Royale o Pokémon GO, sia che si passino le ore su Twitch a vedere i propri creator o tornei preferiti.

Pow3r è stato scelto come volto per portare queste iniziative ai più giovani.

Al costo di 5 euro al mese ci si potrà dimenticare dei limiti dei proprio piano e poter guardare senza limiti tutte le trasmissioni di Twitch che si vuole al massimo della qualità. O in alternativa giocare a tutti i giochi di SuperCell, Pokémon Go, Asphalt 9: Legends, Dead Rivals, Forge of Empires, Elvanar e Warlords of Aternum senza intaccare i propri GB. Questa offerta è pensata non solo per coloro che sottoscriveranno GameNow, servizio che consumerà un numero incredibile di dati, ma soprattutto per quelli che già giocano da telefono e seguono i propri streamer preferiti con continuità.

Come dicevamo, l'Italia farà da testa di ponte per queste due iniziative. Questo vuol dire che entrambi i servizi saranno disponibili soltanto nel nostro paese e all'estero non sarà possibile accedere al catalogo GameNow, perlomeno fino a quando anche queste reti non risponderanno ai protocolli di Vodafone Italia, e si consumeranno i GB del proprio piano per giocare o vedere video su Twitch.

Entrambe le iniziative sembrano molto interessanti, sia perché dimostrano un grande interesse di Vodafone per il mondo del gaming, sia perché sono iniziative estremamente al passo coi tempi, che rendono il nostro paese un'avanguardia a livello mondiale. Combattere contro colossi quali Google e Apple non è mai semplice, ma Vodafone può contare su di un'infrastruttura all'avanguardia e una penetrazione nella popolazione massiccia e potrebbe davvero diventare un attore importante per questo settore. Comunque vada saranno gli utenti ad avere i massimi vantaggi e questo non è mai un male.