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Volume: il nuovo re dello stealth? - recensione

L'opera seconda del creatore di Thomas Was Alone.

Mike Bithell non è di certo uno dei primi arrivati nel panorama indie ma sviluppare un titolo appartenente a un genere completamente diverso, con ambizioni decisamente più importanti rispetto al proprio primo progetto, rappresenta una sfida non da poco anche per il talentuoso sviluppatore britannico. Per chi non lo conoscesse, Bithell è il creatore di Thomas Was Alone, un platform che sin dal debutto come browser game ha raccolto consensi, meritandosi una release completa nel 2012, recensioni più che positive e una buona dose di premi.

Come ogni creativo che si rispetti il buon Mike ha deciso di non fossilizzarsi sul proprio successo dando il via a un progetto che si basa sui primi Metal Gear Solid. Un progetto come detto più ambizioso soprattutto grazie al successo e ai guadagni garantiti da Thomas Was Alone e al sostegno di Just Add Water, software house che si occuperà delle versioni console del titolo (PS4 e PS Vita).

Volume si propone innanzitutto come un titolo stealth minimalista che utilizza una visuale a metà tra quella isometrica e quella a volo d'uccello, e che punta forte su un gameplay divertente e almeno sulla carta essenziale, nonché su un gran numero di livelli da completare (100 quelli legati alla sola modalità storia) ma che non disdegna la creazione di un buon background narrativo incentrato su una rivisitazione in chiave moderna della leggenda di Robin Hood.

Guy Gisborne è molto di più che un semplice capo d'industria e le Gisborne Idustries sono la più importante azienda dell'Inghilterra non grazie ad investimenti oculati e a prodotti all'avanguardia, ma perché a conti fatti Gisborne controlla l'intera nazione. Una nazione in cui la libertà viene garantita solamente ai più ricchi e in cui sin dalla nascita si è costretti all'interno di una determinata posizione sociale.

Le cutscene presenti in Volume sono solamente due ed entrambe sono di qualità piuttosto modesta. Fortunatamente la narrazione può contare su dialoghi ben scritti ed interpretati.

La famiglia di Rob Locksley fortunatamente se la passa piuttosto bene grazie all'appartenenza alla classe dei soldati, coloro che sono incaricati di proteggere la nazione ma che in realtà proteggono esclusivamente l'interesse dei cittadini benestanti. Rob però ha deciso che per proteggere davvero l'Inghilterra è necessario reagire scardinando sin dalle fondamenta la corrotta Gisborne Industries e tutti coloro che contribuiscono al potere di Gisborne. Con l'aiuto di un'intelligenza artificiale (volume) utilizzata solitamente per addestrare militari e forze speciali, di nome Alan, Rob darà vita ad una piccola rivoluzione che cercherà di eliminare la tirannia che controlla tutta l'Inghilterra.

Per quanto non rappresenti di certo la componente più importante di Volume, questa rivisitazione in salsa futuristica di Robin Hood ci accompagnerà per tutta la durata della modalità storia attraverso un paio di cutscene di modesta fattura, alcuni documenti raccoglibili all'interno dei livelli di gioco e una buona mole di dialoghi ben scritti e interpretati. La trama non può definirsi un capolavoro ma sa intrattenere accompagnando più che degnamente il gameplay anche grazie ad alcuni interessanti colpi di scena e ad un tema (quello della ribellione contro la corruzione dei poteri forti) che anche se non particolarmente originale, risulta quanto mai attuale.

Gameplay che è il vero piatto forte di Volume e che, come accennato, può contare sulla presenza di ben 100 livelli. Si passa dai più classici dei tutorial iniziali completabili in meno di un minuto alle stanze più complesse che richiederanno fino a cinque minuti, conditi naturalmente da fallimenti e prove non andate a buon fine. In ogni livello l'obiettivo sarà molto semplice: dovremo guidare Rob evitando le guardie e raccogliendo tutte le gemme presenti sbloccando in questo modo la via d'uscita.

Il level design ci fornirà spesso degli spunti e degli elementi da sfruttare per superare indenni le guardie. Il rumore generato da questo rubinetto fa proprio al caso nostro.

Per farlo ci affideremo alle abilità furtive del nostro protagonista e a circa una decina di gadget. Il movimento all'interno di Volume è gestito in maniera estremamente semplice: manterremo costantemente un incedere furtivo con la possibilità di scavalcare certe strutture e di appiattirci contro una parete premendo semplicemente un tasto. Queste semplici meccaniche, unite alla possibilità di fischiare per attirare i nemici, ci permetteranno di sopravvivere nelle prime mappe proposte anche se ben presto verranno introdotti i primi, fondamentali, gadget.

Ogni gadget sarà utilizzabile solamente nel livello in cui viene raccolto e una volta passato alla mappa successiva Rob si ritroverà nuovamente costretto a fare affidamento solamente sulle proprie forze. Tra i particolari dispositivi che avremo a disposizione troviamo strumenti in grado di stordire i nemici o di distrarli ma anche qualche gingillo più interessante che non vi sveleremo per non rovinarvi il piacere della scoperta e della sperimentazione. Sfruttare a pieno le potenzialità dei gadget sarà in ogni caso fondamentale per superare inosservati (o quasi) le guardie che affollano i livelli di gioco.

Ogni tipologia di nemico sarà caratterizzata da uno specifico cono visivo, da armi differenti e da diverse capacità di movimento. Si passa dalle guardie standard agli arcieri dotati di un cono visivo più stretto e allungato fino ai pericolosissimi e letali samurai, per un totale di sei varianti. Essere individuati senza avere una possibile via di fuga o un riparo a disposizione porta in ogni caso sempre allo stesso risultato: una morte prematura.

Come se le guardie da sole non bastassero certi livelli ci mettono di fronte a sensori laser pronti a far scattare l'allarme attirando attenzioni indesiderate.

Proprio ai nemici è inoltre legato quello che a conti fatti è forse l'unico difetto del titolo, un'intelligenza artificiale non sempre impeccabile che in certe situazione può essere aggirata troppo facilmente o in maniera assolutamente casuale. Fortunatamente questo piccolo elemento negativo si presenta raramente e non intacca l'esperienza di gioco.

Ma al di là di ogni gadget e nemico, l'elemento cardine del gameplay di Volume è lo straordinario level design che caratterizza ogni singolo livello. Facendo affidamento su strutture estremamente semplici, Bithell e soci sono riusciti a creare delle mappe sempre interessanti, varie e più o meno articolate e vaste. In pochi minuti passerete dall'evitare delle trappole elettriche e dall'hackerare certi ostacoli che bloccano il vostro incedere, a sfruttare l'ambiente a vostro vantaggio per aggirare le guardie o per creare dei diversivi. Ogni livello si rivelerà un prezioso alleato e un fastidioso avversario ad intervalli regolari, mantenendo costantemente alto l'interesse e la concentrazione.

La modalità storia potrà essere completata in circa 9 ore e al di là della rigiocabilità, garantita dalla possibilità di migliorare il tempo di completamento per raggiungere la vetta delle leaderboard online, il titolo mette a disposizione un vasto editor che permetterà alla community di sbizzarrirsi e creare nuovi livelli. Al momento della recensione i livelli creati dagli utenti sono ancora pochi (il gioco d'altronde non è ancora disponibile al pubblico) ma questa feature ha il potenziale di aumentare esponenzialmente una longevità che, tenendo conto del prezzo di €17,99, è già piuttosto buona.

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Vale la pena spendere qualche apprezzamento anche per il comparto tecnico, che fa affidamento su una grafica estremamente semplice e formata quasi esclusivamente da forme geometriche. L'impatto visivo non fa di certo gridare al miracolo ma si rivela sempre piuttosto piacevole, anche grazie a delle scelte cromatiche decisamente azzeccate.

Menzione d'onore per quanto riguarda il sonoro che coinvolge grazie ad accompagnamenti e musiche elettroniche di buona fattura ma soprattutto grazie ad un doppiaggio in Inglese (accompagnato dai sottotitoli in Italiano) di altissimo livello. A Charlie McDonnell, che ricopre il ruolo di Rob, si uniscono il vincitore del BAFTA Award per il ruolo di narratore in Thomas Was Alone, Danny Wallace e un attore di spicco come Andy Serkis (Gollum de Il Signore degli Anelli per intenderci) nel ruolo dell'antagonista Guy Gisborne.

Senza tanti fronzoli l'opera seconda di Mike Bithell e di Bithell Games offre un'esperienza divertente ed appagante, che si avvicina alla perfezione e che risulta pressoché priva di difetti. Volume è in un certo senso la definizione stessa di stealth, un titolo essenziale e minimalista imperdibile per tutti gli amanti del genere.

9 / 10