Wander - recensione
Coincidenze? Io non credo…
Molte delle tesi complottiste sono folli, ma proprio tutte le sono? Come ha fatto Arthur, uno stimato detective della Polizia a finire a vivere su una scassata roulotte dentro un terreno abbandonato, come unico amico un complottista fuori di testa come Jimmy (Tommy Lee Jones), che con mezzi di fortuna diffonde nell'etere le sue derive mentali?
Due anni prima mentre era in macchina con la sua famigliola, ha subito un terribile incidente, lui ne è uscito azzoppato, la bambina è morta e la moglie sembra guardarlo e ascoltarlo muta, dall'interno di un corpo bloccato ancora bellissimo, ma chissà la sua mente dove è andata.
Strafatto di psicofarmaci, in preda a incubi, non riesce a farsene una ragione, ad accettare quanto accaduto e rivive quel momento in un tragico loop. Adesso Arthur sembra il solito svitato andato via di testa, ossessionato dal controllo del Potere, convinto di essere intercettato, pedinato, spiato e che tutto quanto gli è accaduto sia frutto di una cospirazione.
Per campare intanto fa lavoretti da investigatore privato per conto di un'amica (Heather Graham). Ma un giorno accetta un caso a parte, una madre disperata lo ingaggia per indagare sulla morte della figlia, avvenuta per cause poco chiare sulla linea di confine di Wander, un miserabile paesello dimenticato da tutti, sotto lo sguardo dell'onnipresente sceriffo Santiago (Raymond Cruz), un posto nel New Mexico dove sembrano arenarsi solo immigrati e nativi.
Arthur è in gamba, fa scoperte spiazzanti, ma quante delle sue ricerche corrispondono a fatti reali e quante sono allucinazioni perverse, per fare rientrare tutto nel suo schema? Lui però sembra davvero scoprire un laboratorio segreto dove avvengono cose inenarrabili, sperimentazioni mediche per indurre un controllo a distanza (quasi quello che credono molti no-vax di oggi). Nella confusione della sua mente, realtà e fantasia si confondono, dubita dell'amico, pensa di essere diventato un'arma in mano a gruppi che si fanno la guerra, sembrano entrare in scena FBI e CIA. Quale sarà la verità?
Wander, che è in streaming su alcune piattaforme, è diretto da April Mullen, regista di origine nativo-americana, che sa fare il suo mestiere. La sceneggiatura però, che è il punto debole, è di Tim Doiron, suo socio in affari, con cui ha realizzato altri film che non sono stati distribuiti da noi, un personaggio assai eclettico e attivo artisticamente, forse troppo. Questo film non mantiene quanto promette, regge fino a circa la metà, incuriosendo grazie anche ad un montaggio che rende bene il disordine mentale dell'uomo.
Poi lo spettatore più smaliziato avrà conferma di ciò che già sospettava, che però, come d'obbligo, verrà parzialmente ribaltato/messo in dubbio nel finale. Se da un lato c'è sempre un "loro" cui attribuire ogni colpa o responsabilità, può anche darsi che "loro" siano così in gamba da usare anche i complottisti come longa manu, individuandoli e sfruttando le loro distorsioni mentali per biechi scopi.
Aaron Eckhart non si vedeva da un po' e spiace ritrovarlo in un film così mal riuscito. Tommy Lee Jones riesce a nobilitare quasi qualunque ruolo gli venga affidato e stavolta perfino lui fatica. Heather Graham è bella come non fossero passati 24 anni da quando volteggiava sui pattini a rotelle in Boogie Nights. Katheryn Winnick (Vikings, Big Sky) è la misteriosa e forse letale femme fatale.
La conclusione della storia lascia perplessi e infastiditi, perché non sceglie nessuna delle due ipotesi che lo spettatore aveva formulato, forse in fondo confermandole entrambe. Del resto, a piani folli, folli investigatori. Si fa almeno notare l'originale scelta di brani nella colonna sonora.