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Warhammer 40.000: Eternal Crusade - prova

Portiamo ordine nella galassia, un proiettile alla volta.

Immaginate un universo fantascientifico dove non esistono i buoni sentimenti, dove tutti gli attori si dividono in due gruppi: uno etichettabile come "molto cattivo" e l'altro "molto prepotente". Un universo in balia di forze demoniache che corrompono armi e tecnologie delle quali si è perduto il segreto, ma preservate da sette religioso-militari. Questo è il setting che fa da sfondo a Warhammer 40.000, ideato quasi trent'anni fa per dare un "cugino futuristico" al franchise di Warhammer: il gioco di battaglie, tra eserciti di miniature, dell'inglese Games Workshop, dal quale Blizzard ha pescato a piene mani come ispirazione per il suo Warcraft.

Warhammer 40.000 è sicuramente una delle narrative più "smodate" mai concepite. Ambientata in un futuro incomprensibilmente lontano, la proprietà intellettuale fantascientifica non conosce mezze misure. Quelli che passano per "buoni" sono dei nazisti spaziali, membri di un Impero umano oscurantista, brutale e violento, costantemente in guerra con forze demoniache e aliene (a volte anche alieni demoniaci). Il loro capo è un Imperatore inavvicinabile, che non si sa nemmeno se sia vivo o morto. I soldati imperiali sono invece i famosissimi Space Marine: esseri umani che di umano hanno oramai ben poco, avendo sacrificato, attraverso procedure a metà strada tra chirurgia e magia, gran parte del loro corpo, in modo da poter utilizzare incredibili armature da battaglia.

Fiamme, guglie, archi gotici, aquile bicipiti, croci a otto punte. L'estetica di Warhammer 40.000 non va mai per il sottile.

Contro di loro si schierano, tra gli altri, armate di orchi, elfi (convenientemente chiamati Eldar), bestie insettiformi, che sembrano una via di mezzo tra i mostri di Starship Troopers e di Alien e soprattutto il Caos, composto da entità malevole che vivono in uno spaziotempo separato e corrompono i membri delle varie razze. Gli esponenti più in vista di questa fazione sono probabilmente i Chaos Marines, ovvero degli Space Marine votati al male, tanto per confermare il luogo comune che non c'è peggior cattivo del buono che si incazza.

Coprire in maniera esaustiva Warhammer 40.000 in uno spazio così breve è impossibile. Nel corso degli anni sono state pubblicate sette edizioni del gioco originale, espansioni a non finire, versioni ridotte e alternative, giochi da tavolo collegati, una quantità improponibile di romanzi e racconti (sono circa 370 titoli, a oggi), fumetti e un inevitabile film in CG (Ultramarines: A Warhammer 40.000 Movie, io ve lo sconsiglio).

Con una simile quantità di materiale, un universo così ricco e dei fan così attenti, come ha fatto Warhammer 40.000 a rimanere sempre fuori dal giro dei "giochi che contano", tolta la serie di Dawn of War? A questa situazione tenta di rimediare Behaviour Interactive, sotto l'egida di Bandai Namco, proponendo su PC, PlayStation 4 e Xbox One uno shooter multigiocatore in terza persona esclusivamente online, con scontri di massa da 60 giocatori, quattro fazioni tra cui scegliere (Space Marine, Chaos Marine, Orki ed Eldar), veicoli da schierare in campo e scenari PVE cooperativi. Sulla carta Warhammer 40.000: Eternal Crusade vuole riprodurre quell'atmosfera da battaglia campale tipica degli scontri tra eserciti di miniature.

Per un'esperienza un po' più leggera c'è la possibilità di affrontare scenari PVE da cinque giocatori contro i Tyranid: gli insetti-alieni di cui vi ho accennato. L'esito dei vari scontri altera lo scenario di potere del pianeta sul quale è ambientata la partita, concedendo ai giocatori la possibilità di affrontare missioni differenti a seconda delle zone controllate dalle fazioni.

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Ovviamente, essendo un'opera figlia dell'era moderna, abbiamo la possibilità di creare il nostro personaggio e farlo crescere a suon di battaglie, ottenendo nuove abilità, controllando i suoi loadout e scegliendo tra cinque (sette nel caso degli Eldar) classi differenti. Abbiamo inoltre l'opportunità di aggiungere il nostro tocco personale, grazie a un sistema di microtransazioni che, nelle promesse degli sviluppatori, si limiterà a influenzare l'estetica degli eroi.

Sulla carta, Warhammer 40.000: Eternal Crusade potrebbe essere il sogno proibito di una generazione di appassionati, ma la fantasia si scontra subito con la realtà oggettiva del gioco, attualmente in fase Early Access su Steam. Quello che abbiamo potuto verificare su PC e che abbiamo intravisto in una build davvero ancora troppo acerba per PlayStation 4, non ci ha esattamente convinto: per cominciare, dal punto di vista tecnico c'è poco da festeggiare.

L'aspetto complessivo è datato, con modelli non particolarmente dettagliati e mappe che mostrano un po' troppo la natura modulare degli elementi utilizzati per realizzarle. Ci sono pochissimi dettagli "fatti a mano" e l'impressione è che sia tutto un prefabbricato dietro l'altro. I personaggi non si muovono in maniera fluida e non danno quella sensazione di "concretezza" che si ha provando altri giochi che occupano più o meno la stessa fascia. Il fatto è che Eternal Crusade non dispone di un budget stellare, che tipicamente contraddistingue giochi etichettati con termini come "battaglie online di massa" o "mondo persistente" e questo, al momento, è evidente.

Dal punto di vista del gameplay vero e proprio abbiamo notato dei vistosi problemi di bilanciamento, visto che per ora la battaglia in mischia sembra essere molto più efficace rispetto alle armi da fuoco. Il cosiddetto gunplay non è particolarmente soddisfacente, considerando che le armi non restituiscono quella forza e quell'impatto che sarebbe lecito aspettarsi, ma purtroppo anche quando si vanno a menare fendenti l'azione non è esattamente chiara e leggibile. A questo scenario dobbiamo aggiungere due informazioni chiave: il gioco attualmente è in una versione Alpha, per cui largamente embrionale, ma la data di pubblicazione è annunciata per questa estate (che, nel caso non l'aveste notato, è già in corso).

Il bellissimo diorama di Warhammer 40.000 nella sede londinese di Namco. Questa è l'atmosfera che il gioco vorrebbe catturare.

Da qui possiamo azzardare alcune previsioni per il futuro di Eternal Crusade. Ottimisticamente, il team è al corrente di tutti i nostri dubbi (prestazioni tecniche, livello di raffinatezza, gameplay, peso delle armi) e lavorerà alacremente per risolverli, continuando ad aggiungere contenuti all'esperienza di gioco (mancano ancora gli Orki e l'equipaggiamento disponibile è scarso). Al contrario, pessimisticamente, gli sviluppatori non potranno riuscire in tre mesi a portare il gioco a livello di un Battlefront (mannaggia! L'ho nominato) e il titolo uscirà parzialmente incompleto o mancando la finestra di pubblicazione estiva.

Noi vogliamo assolutamente credere nelle potenzialità (nascoste?) di Eternal Crusade e già brindiamo, nei teschi dei nostri nemici, alla prospettiva di poter inscenare sanguinose e spettacolari battaglie su mondi lontani tra nazisti spaziali. Prima che questo sogno diventi realtà, però, Behaviour Interactive si dovrà davvero rimboccare le maniche.