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Warhammer Quest - review

I pelleverde fanno una brutta fine anche su iPad.

Lo ammetto: se qualcuno, un anno e mezzo fa mi avesse detto che mi sarei appassionato per i giochi su iPad, gli avrei creduto a stento.

Diciamocelo: i tablet stanno cominciando a tirare fuori le unghie, ma il problema maggiore è che i controlli touch non sono sempre cosí intuitivi e comodi. Così abbiamo giochi graficamente ottimi (Shadowrun, Injustice: Gods among us, FIFA 13, Real Racing 3 per fare alcuni esempi) ma non molti comodi da usare.

Ci sono solo alcuni tipi di giochi che però si lasciano giocare per ore e dove i comandi giocano un ruolo di secondaria importanza: i giochi di carte (Magic 2013, per esempio), gli strategici ed i giochi iper casual stile Candy Crush Saga.

Warhammer Quest rientra nella categoria dei giochi strategici a turni, che tanto si adatta al tablet: alla guida di uno sparuto gruppo di 4 avventurieri, ci faremo strada tra i dungeon piú pericolosi del regno, facendo incetta di tesori e anelando gloria.

La struttura del gioco è piuttosto immediata: Warhammer Quest è un gioco a turni che ricorda moltissimo il tanto osannato XCOM, con l'unica differenza che non avremo alieni, pistole e tecnologie da ricercare per battere il male supremo.

Una volta finito l'utile tutorial che ci permetterà di capire le meccaniche di gioco, verremo catapultati a Sigfriedhof, villaggio da cui partiranno le nostre quest. Una volta selezionati i quattro guerrieri da utilizzare per le nostre avventure, potremo scegliere tra le quest assegnateci: solitamente si tratta di una main quest e di una side quest che permette di racimolare oggetti, denaro ed esperienza. La scelta dei guerrieri è forzata: i personaggi a disposizione sono 7, ma solo 4 sono utilizzabili sin dall'inizio. Gli altri 3 sono a pagamento, e considerato il prezzo iniziale del gioco sono sproporzionatamente cari.

I guerrieri selezionabili prima di ogni avventura.

Il vostro party iniziale sarà quindi composto da un guerriero (il tank), un nano guerriero (guerriero DPS, o secondo tank se si desidera), un predone (DPS dalla distanza) ed un mago (guaritore e DPS dalla distanza). Come potete notare il gruppo è ben eterogeneo e permette un gioco di squadra piuttosto complesso.

"Warhammer Quest è un gioco a turni che ricorda moltissimo il tanto osannato XCOM"

Le quest sono ambientate in dungeon, dove essenzialmente dovremo uccidere tutto quello che vi si para davanti: il bestiario è piuttosto variegato e popolato da creature note nel mondo di Warhammer (quindi i Goblin ricoprono ovviamente una parte molto grande).

Le mappe sono suddivise in quadrati, che si illumineranno nel caso possiate spostarvici sopra, e alcune parti sono letteralmente coperte dalla nebbia di guerra. Le parti più oscure dei dungeon offrono nel 90% dei casi incontri di vario genere: entrare nella nebbia di guerra in una formazione sbagliata può compromettere l'esito del combattimento! Quindi niente maghi o arcieri in prima linea: la morte di un personaggio non compromette sempre la missione, e alla conclusione della stessa lo ritroveremo al villaggio, pronto per una nuova avventura.

Quando il gioco si fa duro, il sangue scorre!

Uccidendo mostri e completando quest si otterranno monete d'oro e bottini. Il valore e la potenza del bottino è facilmente identificabile tramite il loro colore: verde, viola, arancione... vi ricorda qualcosa? World of Warcraft ha fatto scuola.

"Il gioco è graficamente valido, anche se non fa gridare al miracolo"

Una volta concluso il dungeon (di norma in circa 15-20 minuti), potremo ritornare al nostro quartier generale, e visitare il mercato per vendere gli oggetti più inutili. Nelle città sono presenti inoltre dei templi, dove i vostri guerrieri potranno ricevere dei bonus una tantum, al prezzo di 50 monete. Nei terreni d'addestramento potrete avanzare di livello (pagando una somma di monete che cresce esponenzialmente): l'avanzamento comporta ovviamente un aumento dei punti ferita e l'aggiunta di nuove skills più o meno potenti. Una volta pronti, si riparte di nuovo per l´avventura.

Il gioco è graficamente valido, anche se non fa gridare al miracolo: la visuale a volo d'uccello se da una parte non permette di ammirare i modelli dei vostri guerrieri (comunque ampliamente riconoscibili), dall'altra offre una visuale strategica ottima.

Le mappe offrono bivi, e non sempre farete la scelta giusta.

Il motore di gioco si occupa solamente dei combattimenti: non ci saranno mai scene di intermezzo che raccontano la storia, ma testi (tradotti in maniera eccezionale), che mi hanno ricordato il buon vecchio Baldur's Gate.

"non ci saranno mai scene di intermezzo che raccontano la storia, ma testi (tradotti in maniera eccezionale)"

Le quest, nonostante non brillino di originalità, sono descritte in maniera eccellente: le pergamene danno quel senso di "avventura carta e penna" che da tanto tempo non mi ritrovavo a vivere in un videogioco.

Gli eventi narrati saranno qua e là interrotti da imprevisti, sempre sotto forma di pergamena: mi è capitato durante la permanenza in città, che il mio guerriero fosse derubato... 300 monete in meno e tanti sforzi vanificati da un ladruncolo.

La domanda è dunque: Warhammer Quest è un gioco valido? La lunghezza di questa recensione vi dovrebbe dare già qualche indizio. Ma non è oro tutto quello luccica, e come per ogni titolo ci sono luci e ombre.

Un po' di amarcord: uno dei testi che descrive un incontro casuale.

L'ombra maggiore è sicuramente quella che si staglia sulla ripetitività. Come ogni gioco a turni, anche Warhammer è affetto dal positivo "ancora un turno e poi basta", che bilancia la scarsa varietà di dungeon, i quali, dimensioni e forma a parte, sono tutti dannatamente uguali. Dopo 10 missioni, tutto sa di già visto e a parte qualche nuovo nemico, le porte distrutte e le stanze con il teschio per terra fanno sbuffare più di una volta.

"L'ombra maggiore è sicuramente quella che si staglia sulla ripetitività"

Un'altra scelta infelice è la struttura dell´inventario: l'unico modo per richiamarlo è mettere in posizione verticale il vostro iPad (il gioco funziona solamente in posizione orizzontale). Una scelta macchinosa e odiosa, specialmente se giocate bevendo o magari facendo qualcosa con l'altra mano (non pensate male!).

Scelta poco condivisibile anche quella di mettere in vendita 3 personaggi aggiuntivi per €2,69 l'uno, così come missioni aggiuntive (e nemici aggiuntivi) per €4,50. Un prezzo sproporzionato, considerato quello iniziale del gioco (€5 circa). Inoltre il gioco è costruito sulle monete d'oro: i punti esperienza non vi basteranno per passare di livello, ma dovrete comprare tramite le vostre amate monete l'addestramento che parte da 200 monete e cresce esponenzialmente al livello successivo. Non avete monete? Potrete comprare anche quelle. E non a poco.

Siamo nella stanza finale del dungeon: la situazione si fa calda.

In conclusione Warhammer Quest è un titolo altamente consigliato a tutti gli amanti dell'universo Warhammer (il gioco è fornito di licenza ufficiale di Games Workshop), a quelli che vivono di pane e strategia a turni, ed infine a chi è alla ricerca di un gioco longevo e non difficile da padroneggiare. La ripetitività degli ambienti e i contenuti aggiuntivi troppo cari non lo fanno salire sul gradino più alto del podio.

Scusate, ora devo staccare, ho da uccidere un troll di fiume...

8 / 10
Avatar di Simone Barillà
Simone Barillà: Simone Barillá è un genovese DOC. Tifoso del Genoa, divide la sua vita tra famiglia, lavoro, videogiochi e antipatia per i ciclisti.

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Warhammer Quest

iOS, PC, Mac

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