WarioWare DIY
Tutti game designer con Nintendo!
Se pensiamo a un brand che faccia della rapidità e semplicità di utilizzo uno dei suoi cavalli di battaglia, WarioWare certamente corrisponde a tale modello. In molti anni la struttura di gioco è rimasta sostanzialmente invariata, forse anche per questo Intelligent Systems ha pensato che fosse il caso di ampliare l’esperienza verso qualcosa di mai provato in precedenza.
WarioWare DIY cambia le carte in tavola focalizzandosi con decisione sulla costruzione. In questo capitolo infatti si potranno edificare nel vero senso della parola i propri micro-giochi, decidendo di creare le meccaniche di base, abbozzare lo stile grafico e scegliere infine la colonna sonora più adatta al contesto. È una sfida interessante, che porta con sé sostanziali cambiamenti, non ultimo il fatto che in questo caso ci si dovrà confrontare con dei tutorial anche della durata di venti minuti.
In occasione del recente Nintendo media summit è stata data la possibilità di testare quanto prospettato dagli sviluppatori e prendere contatto con le lezioni di base. Nonostante la dimostrazione non consentisse di approfondire nei particolari la struttura di gioco, l’opportunità di portare a compimento un micro-game completo offriva una buona idea di quanto fosse fruibile il package a disposizione.
Con DIY sarà possibile scomporre la fase di creazione in varie sezioni tra loro distinte. Si potrà pertanto abbozzare lo sfondo, disegnare e animare gli oggetti, creare la musica, assegnare i comportamenti dell’IA e infine decidere quali saranno le azioni da svolgere in quel determinato livello per poter conseguire la vittoria. Ognuna di queste parti possiede un suo editor indipendente e le sezioni che sono sembrate più intuitive sono rispettivamente quelle dedicata alla componente artistica e quelle rivolte all’inserimento della musica, sufficientemente semplici da permettere di sbizzarrirsi in assoluta libertà.
Se prendiamo in esame la parte destinata agli sfondi si riscontrano una serie di caratteristiche maggiormente standardizzate; sarà consentito infatti disegnare, sommergere determinate aree di gioco, modificare i colori o predisporre degli strumenti, e ancora clonare oggetti o selezionarli direttamente da un’ampia serie di clipart. L’art editor si presenta in una veste molto simile ma con la possibilità di creare quattro frame d’animazione per ogni disegno.
La colonna sonora potrà essere composta suddividendo le note tra i vari slot disponibili e impostando in un secondo tempo anche la tonalità e il ritmo, in base all’esigenza del gioco che si sta plasmando. La scelta tra le varie tipologie di strumento farà il resto, mentre la “hum mode” consentirà di sfruttare il microfono integrato nel DS per aggiungere ulteriori tocchi di originalità (anche raccapriccianti, perché no) al proprio pezzo.