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Watch Dogs - Reloaded

I pirati informatici di Ubisoft si rifanno sotto in versione budget.

Sono già passati quasi quattordici mesi dalla pubblicazione di Watch Dogs, il free roamer supertecnologico di Ubisoft che ha rappresentato una piacevole variazione sul tema di GTA per molti possessori delle console della nuova e vecchia generazione. In effetti, si è trattato di un titolo multipiattaforma come siamo stati abituati a vederne parecchi da Ubisoft, essendo stato pubblicato quasi in simultanea per sei piattaforme diverse: Xbox 360, Xbox One, PS3, PS4, PC e Wii U.

Il lancio è stato piuttosto complicato e non privo d'intoppi, com'è spesso accaduto per altri titoli tripla A del publisher francese tra cui i recenti Assassin's Creed e Ghost Recon. Ma le polemiche erano iniziate già prima della pubblicazione quando, ritardi a parte, era evidente che il prodotto finale sulle console della nuova generazione non avrebbe rispecchiato effettivamente il livello qualitativo del trailer mostrato al momento del suo annuncio durante l'E3 del 2012.

Le polemiche montarono immediatamente quando emersero le risoluzioni sub-HD delle versioni Xbox One e PS4, un elemento che non contribuì a creare un clima favorevole, a cui si aggiunsero altri problemi di fondo che tennero alta l'attenzione di pubblico e media nei primi giorni di vita del gioco. Prestazioni di compromesso erano da attendersi su Xbox 360 e PS3 e Wii U, che comunque sono riuscite a proporre l'esperienza "core" del gioco abbastanza dignitosamente. Quella PC invece è stata caratterizzata da un pessimo lavoro di conversione.

T-Bone è un bel personaggio: se lo avete apprezzato nella campagna dell'originale, sicuramente vi piacerà il DLC Bad Blood.

Proprio sulla versione per home computer di un titolo potenzialmente molto bello da vedere, molti avevano riposto speranze purtroppo disattese: nell'immediatezza del lancio si sono verificati numerosi problemi con bachi di varia natura, sia in gioco sia per il lacunoso supporto di Uplay, la piattaforma di digital delivery di Ubisoft. A rovinare la festa è stata però soprattutto la mancata ottimizzazione con determinate schede video, che rendeva impossibile giocare le sequenze d'inseguimento a bordo dei veicoli senza sperimentare brutali cali di performance, presenti anche in molte situazioni da appiedati.

I rallentamenti hanno colpito in misura maggiore i proprietari di schede Nvidia, ma anche il pubblico AMD non è stato immune da problemi d'incompatibilità e mancate ottimizzazioni di vario genere, un'ulteriore conferma di come il testing della versione PC sia stato poco accurato, il che sembra corroborare le difficoltà ammesse da Ubisoft nell'adattare all'architettura PC un titolo pensato per le moderne console next-gen, dotate di un pool di memoria unificato.

E infatti anche computer dotati di schede video e processori molto veloci e vagonate di RAM hanno continuato ad avere problemi anche dopo le patch di Ubisoft, che hanno risolto i bug ma non sono riuscite a debellare i problemi di frame rate che proseguono ancora oggi, nonostante alcuni appassionati, andando a spulciare i file di configurazione del gioco, abbiamo riattivato gli effetti dell'E3 2012 con un'apposita mod. In questo senso, il confronto delle versioni PC di Watch Dogs e GTA V è del tutto impietoso in favore del lavoro svolto da Rockstar in termini di resa complessiva per qualità della grafica, dimensioni della città e stabilità del frame rate, oltre che di codice.

Otto minuti di Watch Dogs tra hacking, rapine e furti d'auto.Guarda su YouTube

Le difficoltà delle sorelle minori hanno fatto da contraltare a una situazione decisamente migliore su Xbox One e PS4, grazie a un lavoro di rifinitura molto accurato che si è tradotto nella possibilità di giocare senza problemi sia in solitario sia in multiplayer. Delle due versioni next-gen, quella PS4 si comporta complessivamente meglio in termini di qualità video e frame rate, ma in realtà le differenze non sono abissali e, come avevamo avuto modo di specificare all'epoca della comparativa del Digital Foundry , il gioco è perfettamente fruibile su entrambe le piattaforme.

Quanto alla produzione di nuovi contenuti, Ubisoft non è mai stata un'azienda molto prolifica sotto questo punto di vista. A parte pochi spiccioli dedicati a chi aveva acquistato le versioni speciali del gioco pre e post-lancio, e qualche missione extra acquistabile tramite l'Access Granted Pack, non ci sono state altre content patch di rilievo che hanno introdotto missioni, personaggi, auto o armi.

Tutta l'attenzione degli sviluppatori si è concentrata sulla pubblicazione di Bad Blood, il DLC uscito lo scorso settembre che vede come protagonista T-Bone, l'hacker con cui Aiden collabora nelle fasi finali della campagna del gioco principale.

Il gameplay completamente basato sull'hacking è una ventata d'aria fresca nel mondo dei free roamer. GTA V rimane un gioco tecnicamente superiore, ma Watch Dogs è indubbiamente una fucina di buone idee.

Complessivamente si è trattato di un buon DLC per le missioni single player proposte e anche per l'introduzione di una piacevole modalità cooperativa, ma i quindici euro a cui è ancora disponibile sullo store Ubisoft sono forse un po' troppi per consigliarne l'acquisto a scatola chiusa insieme al gioco che invece, e per fortuna, è già passato da qualche mese in fascia midprice per tutte le piattaforme. Le versioni digitali si attestano a 29 euro e anche sui maggiori store è possibile acquistare la Special Edition in versione fisica ad una cifra molto simile, che può scendere anche a 25-26 euro a seconda del rivenditore e della versione.

Quella PC è generalmente la più scontata di tutte, arrivando a proporsi anche a poco più di 20 euro, ma si tratta anche dell'acquisto più rischioso visto che, a fronte di una qualità dell'immagine nettamente superiore, non c'è garanzia che il vostro PC riesca a far girare il gioco senza problemi. Un test preventivo con la copia di un amico facendosi prestare gli estremi dell'account Uplay è probabilmente l'unico modo per non avere sorprese in questo senso.

In definitiva, possiamo consigliare l'acquisto di Watch Dogs un anno dopo la sua pubblicazione agli amanti dei free-roamer che se l'erano lasciato scappare in prima battuta, ma solo ai possessori delle versioni PS4 e Xbox One; sono le migliori dal punto di vista tecnico, con un certo margine a favore di quella PS4.

La storia di Watch Dogs non è male e le premesse per un buon seguito ci sono tutte.Guarda su YouTube

Il vero valore aggiunto è rappresentato dall'ampia base installata, che garantisce un multiplayer vivace ancora a lungo, grazie ai tre milioni e mezzo di copie vendute. Il bacino d'utenza favorisce gli incontri casuali per le attività multiplayer più divertenti, ovvero l'hacking e l'inseguimento con la polizia nei panni di vittime o preda, come abbiamo avuto modo di sperimentare giusto qualche giorno fa.

Meno vendute ma abbastanza giocate sono state anche le versioni PS3, Xbox One e Xbox360 che veleggiano tra il milione e i due milioni di copie ciascuna, con buone probabilità di trovare avversari impegnativi per il drop-in multigiocatore ad ogni ora del giorno e della notte. Fanalini di coda sono le build PC e Wii U, il cui acquisto non è consigliabile per i problemi tecnici emersi all'epoca del lancio (molti mai risolti del tutto) e per la scarsa diffusione, a meno che il multiplayer non vi interessi particolarmente.

Le vendite hanno avuto l'apprezzabile (per Ubisoft e i fan del gioco) conseguenza di trasformare Watch Dogs in un franchise annunciato, confermando implicitamente la lavorazione di un secondo capitolo . Un'ulteriore stimolo a prendere a cuore le vicende di Aidan Pearce in previsione di un lungo digiuno in attesa del prossimo GTA.