Watchmen: La Fine è Vicina
Imperdonabile.
Fin dal primo momento, dal giorno stesso dell'annuncio, i fan del fumetto cult firmato da Alan Moore e Dave Gibbons erano preoccupati. L'adattamento cinematografico ci poteva anche stare, ma quello videoludico, affidato a Deadline Games, autori dei mediocri Total Overdose e Chili Con Carnage, non prometteva bene per niente. In più sapeva che il titolo sarebbe stato un picchiaduro. Guai in vista per gli appassionati di Watchmen.
Lo scollamento tra la fonte originale (il fumetto) e il videogame potrà non essere così ampio come quello che si concretizzò nell'esecrabile Fight Club o nel mai nato Taxi Driver ma rimangono un sacco di motivi per domandarsi, in tutti e tre i casi, chi ha pensato che sarebbe stata una buona idea realizzare videogame tratti da questi ingombranti quanto celebri predecessori. Chiaramente indirizzato ai fan del film che ancora possono pensare che il sociopatico Rorschach sia un figo pazzesco, il gioco si immerge nel profondo universo di Watchmen ma ne emerge portandosi addosso soltanto un'inutile struttura da brawler di basso livello, insaporita (si fa per dire) da eccessi quasi splatter e costante turpiloquio.
Questi difetti sono particolarmente evidenti e infastidiscono due volte specialmente se consideriamo che esistono indizi che si sarebbe potuto realizzare un gioco dedicato agli Watchmen decisamente più fedele all'originale fumetto o al film, potenziale invece che è andato decisamente sprecato. La palette di colori è stata ben catturata e i nemici sono spesso tratti direttamente dalle pagine del fumetto, oltre addirittura a una citazione della Charlton Comics, i cui personaggi fecero da base allo sviluppo dei vigilanti mascherati.
Per quanti riferimenti all'originale ci possano essere, il gioco nella sua essenza si rivela essere un titolo stupido e breve che boccheggia schiacciato da un prezzo per nulla proporzionato (1600 Microsoft Points, nel caso del Live!). Quindi, scegliete pure Rorschach o Gufo Notturno e fatevi largo a mazzate lungo sei livelli di combattimento abbastanza noioso, praticamente una versione tridimensionale di Double Dragon ma senza l'innegabile fascino che quel titolo riusciva a sfoderare all'epoca della sua uscita. L'ironia vera è che i picchiaduro dei tempi andati avevano una loro grazia particolare e uno stile inimitabile probabilmente sviluppato quasi forzatamente anche in virtù delle limitazioni cui erano sottoposti (si sa che le difficoltà aguzzano l'ingegno), stile che il dipartimento marketing che si è occupato del lancio del film ha utilizzato per un advergame online estremamente retrò che paradossalmente sembra più attinente alla vera fonte-Watchmen di questo recente.
Potrete giocare in singolo o in coop offline, ma va detto che qualsiasi modalità sceglierete non influenzerà minimamente il gameplay e non mostrerà alcuna differenza sostanziale. Rorschach può sbloccare serrature in uno dei più fatidiosi minigame mai realizzati e utilizzare le armi dei nemici caduti, mentre Gufo Notturno fi affida alla sua tuta elettrica e alla sua vista potenziata. Esistono sporadici momenti nei quali i due si separano e possono utilizzare percorsi leggermente differenti, ma questa "variante", di norma, si traduce nell'attraversare un paio di aree completamente vuote prima di riunirsi, tanto che non si capisce bene lo scopo della deviazione ad esclusione di dare l'illusione di giocare un titolo ipoteticamente ottimizzato per il gioco cooperativo.
Qualunque sia la motivazione, è certo che questa separazione tra i due amiconi non riesce a compensare la claudicante e palese mancanza di ambizione del titolo. Per quanto ogni livello sforni diverse tipologie di nemici, da evasi a biker fuorilegge, da poliziotti a mercenari, nello stile di combattimento di ogni gruppo manca una differenza che aiuti a identificare il nuovo nemico come diverso da quello vecchio, skin del modello 3D a parte. Quindi tutti usano il medesimo set di mosse e di animazioni oltre, ovviamente, allo stesso ristretto numero di clip vocali rimpinzate senza nessun motivo valido di parolacce. Entusiasmante davvero...